Plitalfa: a cosa serve e come si usa

Plitalfa (Alfa 1 Antitripsina Umana): indicazioni e modo d’uso

Plitalfa (Alfa 1 Antitripsina Umana) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Plitalfa è indicato per la terapia cronica sostitutiva in soggetti con carenza congenita di inibitore dell’alfa 1– proteinasi (fenotipi PiZZ, PiZ(null), Pi(null)(null) e PiSZ) in relazione ad una compromissione del flusso respiratorio di grado moderato (FEV1 35-60 %) ed alla valutazione del quadro clinico (condizioni di disabilità).

Plitalfa: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Plitalfa è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Plitalfa ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Plitalfa

Posologia

Adulti, inclusi gli anziani

Salvo diversa prescrizione, la dose raccomandata di Plitalfa di 60 mg/kg di peso corporeo, somministrata per infusione lenta una volta alla settimana (equivalente a 180 ml di soluzione ricostituita per infusione, contenente 25 mg/ml di inibitore dell’alfa1-proteinasi (umano) somministrati ad un paziente di 75 kg di peso) è sufficiente a mantenere il livello sierico di inibitore dell’alfa1-proteinasi costantemente al di sopra degli 80 mg/dl, che corrisponde ad una concentrazione polmonare di 1,3 µM. Teoricamente tali concentrazioni nel siero e nel fluido di rivestimento epiteliale sono considerate protettive contro un ulteriore peggioramento dell’enfisema polmonare.

Popolazione pediatrica

Non c’è esperienza sull’uso di Plitalfa nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età.

Modo di somministrazione

La sostanza liofilizzata va portata a contatto con il solvente e in esso disciolta (40 ml di acqua per preparazioni iniettabili) come descritto nel paragrafo 6.6 “Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione”.

La soluzione ricostituita appare limpida od opalescente, incolore o leggermente verde giallognola.

La soluzione ricostituita deve essere somministrata per infusione endovenosa lenta usando un adeguato set d‘infusione. La velocità di infusione non deve superare gli 0,08 ml/kg/min (equivalente a 6 ml/minuto in un paziente di 75 kg di peso).

La soluzione così preparata deve essere utilizzata entro 3 ore dalla sua ricostituzione.

La durata del trattamento è a discrezione del medico curante e non è previsto un limite specifico alla durata del trattamento stesso.

Il trattamento di pazienti con carenza di inibitore dell’alfa1-proteinasi deve essere eseguito o supervisionato da medici con esperienza nella broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Plitalfa seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Plitalfa per quanto riguarda la gravidanza:

Plitalfa: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza

Per Plitalfa non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte.

Non sono stati eseguiti studi sugli animali. È necessario essere prudenti nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.

Allattamento

Non è noto se l’inibitore dell’alfa1-proteinasi venga escreto nel latte materno. L’escrezione dell’inibitore dell’alfa1-proteinasi nel latte non è stata studiata negli animali.

La decisione riguardante la continuazione/interruzione dell’allattamento o la continuazione/interruzione della terapia con Plitalfa deve essere presa tenendo in considerazione i benefici dell’allattamento per il bambino ed i benefici della terapia con Plitalfa per la madre.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Plitalfa?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Plitalfa in caso di sovradosaggio.

Plitalfa: sovradosaggio

Non sono noti gli effetti derivanti da sovradosaggio.

In caso di sovradosaggio il paziente deve essere accuratamente controllato per l’insorgenza di possibili effetti indesiderati e, nel caso, devono essere instaurate le misure di supporto più idonee.

Plitalfa: istruzioni particolari

La polvere liofilizzata deve essere posta a contatto con il solvente e dissolta nel flaconcino contenente 40 ml di acqua per preparazioni iniettabili, come di seguito descritto. La soluzione ricostituita appare limpida od opalescente, incolore o leggermente verde giallognola.

La ricostituzione totale deve essere ottenuta entro 5 minuti.

Preparazione della soluzione per infusione ricostituita

Operare in condizioni di asepsi (pulizia e sanitizzazione) e su una superficie di lavoro piana durante la procedura di ricostituzione.

Portare il flaconcino di Plitalfa e quello del solvente (acqua sterile per preparazioni iniettabili) a temperatura ambiente (20-25 °C) prima dell’uso.

Togliere il cappuccio protettivo dal flaconcino di Plitalfa e pulire la parte superiore del tappo con un tampone imbevuto di alcool. Lasciare che il tappo di gomma si asciughi.

Ripetere l’operazione anche con il flaconcino di acqua sterile.

Aprire la confezione sterile del Mix2Vial staccando il coperchio (Figura 1). Non rimuovere il dispositivo dalla confezione.

Posizionare il flaconcino del solvente in posizione verticale su una superficie piana. Tenendo il flaconcino di solvente in modo sicuro, spingere l’estremità blu del Mix2Vial verso il basso fino a quando la punta penetra nel tappo (Figura 2).

Rimuovere l’involucro esterno trasparente dal Mix2Vial e gettarlo (Figura 3).

Posizionare il flaconcino di Plitalfa in posizione verticale su una superficie piana e invertire il flaconcino di solvente con il Mix2Vial ancora attaccato.

Tenendo il flaconcino di Plitalfa saldamente su una superficie piana, spingere l’adattatore trasparente del Mix2Vial verso il basso fino a quando la punta penetra nel tappo (Figura 4). Il solvente verrà trasferito automaticamente nel flaconcino di Plitalfa grazie al vuoto in esso contenuto.

Nota: Se il Mix2Vial viene collegato in modo obliquo, si può avere una perdita di vuoto dal flaconcino del prodotto ed il solvente non verrà trasferito nel flaconcino del prodotto. Se il vuoto viene perso, utilizzare una siringa sterile e un ago per rimuovere l’acqua sterile dal flaconcino di solvente e iniettarla nel flaconcino di Plitalfa, dirigendo il flusso del liquido contro la parete del flaconcino.

Con il flaconcino di solvente e quello del Plitalfa ancora attaccati al Mix2Vial, agitare delicatamente (Figura 5) fino a quando la polvere è completamente disciolta. Non scuotere, per evitare la formazione di schiuma. La soluzione ricostituita deve essere limpida. Non utilizzare se si osserva la presenza di particelle o scolorimento.

Se è necessario più di 1 flaconcino di prodotto per ottenere la dose richiesta, ripetere le istruzioni di cui sopra utilizzando una nuova confezione di prodotto contenente un nuovo Mix2Vial. Non riutilizzare il Mix2Vial.

Rimuovere il Mix2Vial (Figura 6) e procedere con la somministrazione del prodotto in asepsi.

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Usare solo soluzioni limpide. La soluzione ricostituita deve essere sempre somministrata entro 3 ore dalla sua ricostituzione.

La soluzione non utilizzata deve essere eliminata.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco