Technescan: a cosa serve e come si usa

Technescan (Sodio Pirofosfato Decaidrato): indicazioni e modo d’uso

Technescan (Sodio Pirofosfato Decaidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Questo medicinale è solo per uso diagnostico.

Marcatura degli eritrociti in vivo oppure in vivo/in vitro per scintigrafia del pool ematico per le seguenti indicazioni

Angiocardioscintigrafia per:

Valutazione della frazione di eiezione ventricolare

Valutazione della motilitĂ  regionale e globale della parete cardiaca

Analisi di fase dell’ imaging miocardico

Imaging della perfusione d’organo e delle anomalie vascolari

Diagnosi e localizzazione del sanguinamento gastrointestinale occulto

Determinazione del volume ematico

Scintigrafia della milza

Technescan: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Technescan è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Technescan ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Technescan

Posologia Adulti

Scintigrafia del pool ematico:

L’attivitĂ  media somministrata con una singola iniezione endovenosa dopo marcatura in vivo oppure in vitro è di 890 MBq (740-925 MBq).

Determinazione del volume ematico:

L’attivitĂ  media somministrata dopo iniezione endovenosa della marcatura in vitro è di 3 MBq (1-5 MBq).

Scintigrafia della milza:

L’attivitĂ  media somministrata dopo iniezione endovenosa di eritrociti denaturati con marcatura in vitro è di 50 MBq (20-70 MBq).

La quantitĂ  ottimale di stagno (II) stannoso non radioattivo per la preparazione degli eritrociti in vivo oppure

in vitro varia da 0,05 µg a 1,25 µg per ml di volume ematico totale del paziente (quasi 5000 ml in un uomo di

70 kg di peso). Soprattutto nei casi di marcatura in vitro, questa dose non deve essere superata. Sodio pertecnetato (99mTc) deve essere iniettato (in vivo) o aggiunto alla miscela di incubazione (in vitro) dopo 30 minuti. La scansione puĂ² essere avviata subito dopo l’iniezione.

Popolazione pediatrica

L’uso nei bambini e negli adolescenti deve essere considerato con attenzione, in base alle necessitĂ  cliniche e alla valutazione del rapporto beneficio/rischio in questo gruppo di pazienti.

Le attività da somministrare ai bambini e agli adolescenti possono essere calcolate in base al range raccomandato di attività per gli adulti e regolate in base al peso corporeo o all’area di superficie corporea.

Di seguito sono riportati i calcoli secondo la scheda dei dosaggi EANM versione Agosto 2016 per l’indicazione:

Scintigrafia di pool ematico:

A[MBq]somministrati = 56,0 x moltiplicatore della tabella 1

Scintigrafia della milza:

A[MBq]somministrati = 2,8 x moltiplicatore della tabella 1

Tabella 1

3 kg = 1 22 kg = 5,29 42 kg = 9,14
4 kg = 1,14 24 kg = 5,71 44 kg = 9,57
6 kg = 1,71 26 kg = 6,14 46 kg = 10,00
8 kg = 2,14 28 kg = 6,43 48 kg = 10,29
10 kg = 2,71 30 kg = 6,86 50 kg = 10,71
12 kg = 3,14 32 kg = 7,29 52-54 kg = 11,29
14 kg = 3,57 34 kg = 7,72 56-58 kg = 12,00
16 kg = 4,00 36 kg = 8,00 60-62 kg = 12,71
18 kg = 4,43 38 kg = 8,43 64-66 kg = 13,43
20 kg = 4,86 40 kg = 8,86 68 kg = 14,00

Nei neonati e nei bambini molto piccoli (fino a 1 anno di età) è necessaria una dose minima di 80 MBq per ottenere immagini di qualità sufficiente. Per la scintigrafia della milza è necessaria una dose minima di 20 MBq.

Data la fissazione duratura dei sali stannosi sugli eritrociti, si raccomanda di non ripetere la procedura prima di 3 mesi.

Modo di somministrazione

Somministrazione mediante iniezione endovenosa. Uso multidose.

Per istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione al paziente, vedere paragrafo 12.

Metodi per la marcatura degli eritrociti (RBC):

Il liofilizzato di pirofosfato stannoso (sostanza non radioattiva) viene prima ricostituito con soluzione iniettabile isotonica di sodio cloruro.

Metodo in vivo:

Iniezione della soluzione ricostituita del complesso pirofosfato stannoso, seguita da iniezione di sodio pertecnetato (99mTc) dopo 30 minuti.

Metodo in vitro:

Prelievo di 10 ml di sangue del paziente.

Incubazione in vitro della soluzione ricostituita del campione totale di sangue prelevato o degli eritrociti separati, aggiunta di sodio pertecnetato (99mTc) e re-iniezione degli eritrociti marcati.

Metodo in vivo modificato (in vivo/in vitro):

Iniezione della soluzione ricostituita di pirofosfato stannoso per il “carico stannoso" in vivo degli eritrociti.

Marcatura degli eritrociti in vitro con sodio pertecnetato (99mTc) dopo il prelievo di un campione di

sangue.

Re-iniezione degli eritrociti marcati.

Marcatura degli eritrociti denaturati:

Marcatura in vitro degli eritrociti seguita dalla denaturazione, ad esempio riscaldando gli eritrociti marcati a 49-50 °C per 25 minuti.

Re-iniezione degli eritrociti denaturati marcati.

Acquisizione delle immagini

Scintigrafia della milza: la scansione puĂ² essere iniziata immediatamente dopo l’iniezione del radiofarmaco.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Technescan seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Technescan per quanto riguarda la gravidanza:

Technescan: si puĂ² prendere in gravidanza?

Donne potenzialmente fertili

Quando è necessario somministrare medicinali radioattivi a donne potenzialmente fertili, si devono assumere sempre informazioni su una possibile gravidanza. Ove non sia provato il contrario, qualsiasi donna che abbia saltato un ciclo mestruale deve essere considerata in stato di gravidanza. In caso di dubbi riguardo ad una possibile gravidanza (se la donna ha saltato un ciclo mestruale, se il ciclo mestruale è molto irregolare, ecc.), devono essere proposte alla paziente tecniche alternative che non utilizzino radiazioni ionizzanti (se disponibili).

Gravidanza

Le procedure con radionuclidi eseguite su donne in stato di gravidanza comportano l’esposizione alle radiazioni anche per il feto. Tali procedure possono essere eseguite durante la gravidanza solo in caso di assoluta necessitĂ , quando il probabile beneficio atteso supera il rischio corso dalla madre e dal feto.

La somministrazione di 925 MBq produce una dose assorbita dall’utero di 4,3 mGy. Dosi superiori a 0,5 mGy vanno considerate un rischio potenziale per il feto.

Allattamento

Prima di somministrare radiofarmaci a una donna che sta allattando con latte materno, si deve considerare la possibilitĂ  di posticipare la somministrazione del radionuclide fino al termine dell’allattamento e verificare che sia stato scelto il radiofarmaco piĂ¹ appropriato tenendo conto della secrezione di attivitĂ  nel latte materno. Se la somministrazione è ritenuta necessaria, l’allattamento deve essere interrotto per almeno 12 ore scartando il latte prelevato. Solitamente, si raccomanda di riprendere l’allattamento non appena il livello nel latte determina una dose di radiazioni per il bambino non superiore a 1 mSv.

Durante questo periodo, evitare la stretta vicinanza con i neonati.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Technescan?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Technescan in caso di sovradosaggio.

Technescan: sovradosaggio

Nel caso di sovradosaggio di radiazioni di Technescan PYP, le contromisure sono limitate poiché la sua eliminazione dipende completamente dal processo emolitico normale.

In caso di sovradosaggio con pertecnetato (99mTc), sono raccomandati la diuresi forzata e lo svuotamento frequente della vescica.

Technescan: istruzioni particolari

Avvertenze generali

I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati solo da personale autorizzato in strutture cliniche appositamente designate. Il ricevimento, la conservazione, l’uso, il trasferimento e lo smaltimento devono essere eseguiti in conformità alla normativa e/o alle appropriate autorizzazioni delle Autorità competenti locali.

I radiofarmaci devono essere preparati in modo da soddisfare sia le norme di radioprotezione, sia i requisiti di qualitĂ  farmaceutica. Vanno sempre adottate adeguate precauzioni di asepsi.

Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 12.

Se in qualsiasi momento nella preparazione del prodotto l’integrità del flaconcino risulta compromessa, il prodotto non deve essere utilizzato.

La somministrazione deve essere effettuata in modo da minimizzare il rischio di contaminazione del medicinale e l’esposizione dell’operatore alle radiazioni. Ăˆ obbligatoria una schermatura adeguata.

Il contenuto del kit prima della ricostituzione non è radioattivo. Tuttavia, dopo l’aggiunta di sodio pertecnetato (99mTc) durante la marcatura degli RBC in vitro, si deve mantenere un’adeguata schermatura della preparazione finale.

La somministrazione di radiofarmaci comporta rischi per le persone a contatto con il paziente a causa dell’irradiazione esterna o della contaminazione prodotta da versamento di urine, vomito, ecc. Devono essere pertanto adottate le opportune misure di protezione contro le radiazioni in conformità alla normativa locale vigente.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco