Tifactor: a cosa serve e come si usa

Tifactor (Levotiroxina Sodica): indicazioni e modo d’uso

Tifactor (Levotiroxina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

TIFACTOR è indicato per l’ipotiroidismo (congenito o acquisito), gozzo non tossico diffuso, gozzo associato a tiroidite di Hashimoto, terapia soppressiva nel tumore della tiroide.

Tifactor: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Tifactor è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Tifactor ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Tifactor

Posologia

Adulti

Il trattamento di qualsiasi disturbo della tiroide deve essere determinato su base individuale, considerando la risposta clinica, gli esami biochimici e il monitoraggio regolare.

La dose individuale giornaliera deve essere determinata sulla base dei risultati dei test di laboratorio e degli esami clinici. PoichĂ© un certo numero di pazienti mostra elevate concentrazioni di T4 e fT4, la concentrazione sierica basale dell’ormone tiroide-stimolante fornisce una base piĂ¹ affidabile per il successivo decorso del trattamento.

I pazienti che passano da una soluzione orale alla compressa o dalla compressa alla soluzione orale devono essere attentamente monitorati. Lo stesso vale per i pazienti che passano da una marca all’altra di soluzioni orali a base di levotiroxina.

Ipotiroidismo (congenito o acquisito)

Adulti, bambini di etĂ  superiore a 12 anni

Dose iniziale: 50-100 microgrammi al giorno prima di colazione

Dose abituale di mantenimento: 100-200 microgrammi al giorno

La dose iniziale deve essere aggiustata da 25 a 50 microgrammi con incrementi ad intervalli di 3-4 settimane fino a che la risposta clinica e le misurazioni della tiroxina plasmatica e dell’ormone tiroide-stimolante non indichino che il deficit tiroideo è stato corretto e non sia stata stabilita la dose di mantenimento.

In caso di ipotiroidismo il trattamento dura generalmente per tutta la vita.

Popolazione pediatrica

La dose di mantenimento è generalmente da 100 a 150 microgrammi per m2 di superficie corporea.

Per i neonati e lattanti con ipotiroidismo congenito, nei quali è importante una rapida terapia sostitutiva, la dose iniziale raccomandata è da 10 a 15 microgrammi/kg peso corporeo/die per i primi 3 mesi. Dopodiché, la dose deve essere adattata individualmente in base alla risposta clinica e alla determinazione dei livelli plasmatici degli ormoni tiroidei e del TSH.

Per i bambini con ipotiroidismo acquisito, la dose iniziale raccomandata è di 12,5-50 microgrammi al giorno. La dose deve essere aumentata gradualmente ogni 2-4 settimane in base alla risposta clinica e alla determinazione dei livelli plasmatici degli ormoni tiroidei e del TSH finché una dose che assicuri una piena sostituzione sia stata raggiunta.

Per gli infanti la dose giornaliera totale deve essere somministrata almeno 30 minuti prima del primo pasto della giornata.

Gozzo non tossico diffuso e gozzo associato a tiroidite di Hashimoto La dose raccomandata è 50-200 microgrammi/die.

Per i pazienti con gozzo non-tossico diffuso e livelli normali di T4 e TSH, il trattamento con levotiroxina puĂ² essere preso in considerazione. Se non si verifica una riduzione osservabile delle dimensioni del gozzo dopo 6-12 mesi di trattamento, la terapia con tiroxina deve essere interrotta.

In caso di gozzo non tossico diffuso e gozzo associato a tiroidite di Hashimoto il trattamento dura generalmente per tutta la vita.

Terapia soppressiva nel tumore della tiroide

La dose raccomandata è 150-300 microgrammi/die.

Adulti e anziani

Nei pazienti anziani, in pazienti con malattia coronarica e in pazienti che presentano ipotiroidismo da lungo tempo o ipotiroidismo grave, è richiesta particolare attenzione quando si inizia la terapia con ormoni tiroidei, ovvero, deve essere somministrata una bassa dose iniziale (per esempio 12,5 microgrammi al giorno) che dovrebbe essere aumentata lentamente e a intervalli lunghi (per esempio un incremento graduale di 12,5 microgrammi al giorno due volte al mese) con monitoraggio frequente degli ormoni tiroidei. PuĂ² essere necessario prendere in considerazione una dose piĂ¹ bassa della dose ottimale che assicuri la completa terapia sostitutiva e che non determina, di conseguenza, una completa correzione dei livelli di TSH.

Modo di somministrazione

Per uso orale. Ăˆ preferibile assumere TIFACTOR come singola dose a stomaco vuoto, di solito prima di colazione. Le dosi devono essere separate da intervalli di diverse ore.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Tifactor seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Tifactor per quanto riguarda la gravidanza:

Tifactor: si puĂ² prendere in gravidanza?

Le donne in trattamento con dose di mantenimento per l’ipotiroidismo che entrano in gravidanza devono essere attentamente monitorate. Levotiroxina sodica non attraversa rapidamente la placenta nel secondo e terzo trimestre, ma puĂ² farlo durante il primo. Non sono noti effetti cancerogeni o teratogeni di levotiroxina sodica.

Durante la gravidanza e in particolare durante l’allattamento il trattamento con levotiroxina deve essere proseguito costantemente. La dose richiesta durante la gravidanza puĂ² anche essere aumentata.

L’esperienza ha mostrato che non c’è evidenza di teratogenicità e/o fetotossicità indotta dal farmaco nell’uomo ai dosaggi terapeutici raccomandati. Dosi eccessivamente alte di levotiroxina durante la gravidanza possono avere un effetto negativo sullo sviluppo fetale e postnatale.

Durante la gravidanza, la terapia combinata per l’ipertiroidismo con levotiroxina e agenti antitiroidei non è indicata. Questa combinazione richiede dosi piĂ¹ elevate di agenti antitiroidei, che sono noti oltrepassare la placenta e indurre ipotiroidismo nel lattante.

I test diagnostici della soppressione della funzione tiroidea non devono essere effettuati durante la gravidanza, poiché l’impiego di sostanze radioattive nelle donne in gravidanza è controindicato.

Allattamento

La levotiroxina è escreta nel latte materno durante l’allattamento ma le concentrazioni raggiunte alle dosi terapeutiche raccomandate non sono sufficienti a causare lo sviluppo di ipertiroidismo o la soppressione della secrezione di TSH nel lattante.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Tifactor?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Tifactor in caso di sovradosaggio.

Tifactor: sovradosaggio

Un aumento del livello di T3 è un indicatore di sovradosaggio piĂ¹ attendibile dell’aumento dei livelli di T4 o fT4.

Dopo sovradosaggio si manifestano i sintomi di un forte aumento dell’attivitĂ  metabolica (vedere paragrafo 4.8). A seconda dell’entitĂ  del sovradosaggio, si raccomanda di interrompere il trattamento e di effettuare esami.

Sintomi consistenti in intensi effetti beta-simpaticomimetici come tachicardia, ansia, agitazione e ipercinesie possono essere alleviati dall’assunzione di betabloccanti. A seguito dell’assunzione di dosi eccessive del medicinale, la plasmaferesi puĂ² essere d’aiuto.

In seguito a sovradosaggio nell’uomo (con intento suicida) dosi di 10 mg di levotiroxina sono state tollerate senza complicazioni.

Sono stati riportati diversi casi di morte per attacco cardiaco improvviso in pazienti che facevano abuso di levotiroxina da molti anni.

Il sovradosaggio in seguito ad ingestione recente puĂ² essere trattato usando lavanda gastrica/emesi. Per mantenere la circolazione si usano propranololo e altre misure di supporto. Ăˆ improbabile che farmaci anti-tiroidei come il propiltiouracile e il litio possano essere di beneficio nella prevenzione di crisi tireotossiche dovute ad assorbimento/azione ritardati.

Tifactor: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare per lo smaltimento.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco