Trydonis: a cosa serve e come si usa

Trydonis (Beclometasone Dipropionato + Formoterolo Fumarato Diidrato + Glicopirronio Bromuro): indicazioni e modo d’uso

Trydonis (Beclometasone Dipropionato + Formoterolo Fumarato Diidrato + Glicopirronio Bromuro) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Terapia di mantenimento in pazienti adulti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) da moderata a severa per i quali l’associazione di un corticosteroide inalatorio e un beta2-agonista a lunga durata d’azione o l’associazione di un beta2-agonista a lunga durata d’azione e un antagonista muscarinico a lunga durata d’azione non costituiscano un trattamento adeguato (per gli effetti sul controllo dei sintomi e la prevenzione delle riacutizzazioni, vedere paragrafo 5.1).

Trydonis: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Trydonis è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Trydonis ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Trydonis

Posologia

Adulti

La dose raccomandata è di due inalazioni di Trydonis due volte al giorno. La dose massima è di due inalazioni di Trydonis due volte al giorno.

Popolazioni particolari

Anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti anziani (età pari o superiore a 65 anni).

Compromissione renale

Trydonis può essere usato alla dose raccomandata nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata. L’uso di Trydonis in pazienti con compromissione renale severa o nefropatia in stadio terminale con necessità di dialisi, specialmente se associata ad una riduzione significativa del peso corporeo, deve essere considerato soltanto se il beneficio atteso supera il potenziale rischio (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non esistono dati specifici sull’uso di Trydonis in pazienti con compromissione epatica severa e il medicinale deve essere usato con cautela in questi pazienti (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

Non esiste alcuna indicazione per l’uso di Trydonis nella popolazione pediatrica (età inferiore a 18 anni) per l’indicazione broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO).

Modo di somministrazione

Per uso inalatorio.

Per assicurare una somministrazione corretta del medicinale, un medico o un altro operatore sanitario deve mostrare al paziente come usare correttamente l’inalatore e verificare regolarmente che il paziente usi una tecnica inalatoria idonea. I pazienti devono essere istruiti a leggere con attenzione il foglio illustrativo e seguire le istruzioni per l’uso in esso contenute.

Dopo l’inalazione, i pazienti devono sciacquarsi la bocca, fare gargarismi con acqua senza ingerirla o lavarsi i denti (vedere paragrafo 4.4 e 6.6).

Trydonis dispone di un contadosi o di un indicatore della dose sul retro dell’inalatore, che indica il numero di erogazioni rimaste. Per quanto riguarda i contenitori sotto pressione da 60 e 120 erogazioni, ogni volta che il paziente preme sul contenitore viene erogata una dose della soluzione, facendo scalare il contadosi di una unità.

Per quanto riguarda il contenitore sotto pressione da 180 erogazioni, ogni volta che il paziente preme sul contenitore viene erogata una dose della soluzione, facendo ruotare leggermente il contadosi; il numero di dosi rimaste viene visualizzato a intervalli di 20.

I pazienti devono essere istruiti a non far cadere l’inalatore, poiché ciò può causare l’attivazione della numerazione a scalare del contadosi.

Per le istruzioni sull’uso, vedere paragrafo 6.6.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Trydonis seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Trydonis per quanto riguarda la gravidanza:

Trydonis: si può prendere in gravidanza?

Non vi è né esperienza né evidenza di problemi di sicurezza con l’uso del propellente norflurano (HFA134a) durante la gravidanza o l’allattamento negli esseri umani. Tuttavia, gli studi sugli effetti di HFA134a sulla funzione riproduttiva e lo sviluppo embriofetale negli animali non hanno evidenziato effetti avversi clinicamente rilevanti.

Gravidanza

I dati relativi all’uso di Trydonis in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.

Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). È noto che i glucocorticoidi hanno effetti nelle fasi precoci della gravidanza, mentre i beta2-simpaticomimetici come il formoterolo hanno effetti tocolitici. Pertanto, a scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Trydonis durante la gravidanza e il travaglio.

Trydonis deve essere usato durante la gravidanza soltanto se i benefici attesi per la paziente superano il potenziale rischio per il feto. I lattanti e i neonati delle donne che ricevono dosi considerevoli di Trydonis devono essere tenuti sotto osservazione in merito alla soppressione surrenale.

Allattamento

Non esistono dati clinici rilevanti sull’uso di Trydonis durante l’allattamento negli esseri umani.

I glucocorticoidi sono escreti nel latte materno. È ragionevole presumere che anche beclometasone dipropionato e i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.

Non è noto se il formoterolo o il glicopirronio (e i loro metaboliti) passino nel latte materno, ma sono stati riscontrati nel latte di animali in allattamento. Gli anticolinergici come il glicopirronio potrebbero inibire la lattazione.

Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Trydonis tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Fertilità

Con Trydonis non sono stati condotti studi specifici relativi alla sicurezza per la fertilità umana. Gli studi sugli animali hanno mostrato una riduzione della fertilità (vedere paragrafo 5.3).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Trydonis?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Trydonis in caso di sovradosaggio.

Trydonis: sovradosaggio

Il sovradosaggio di Trydonis può indurre segni e sintomi dovuti alle azioni dei singoli componenti, compresi quelli osservati in caso di sovradosaggio di altri beta2-agonisti o anticolinergici, e compatibili con i noti effetti di classe dei corticosteroidi inalatori (vedere paragrafo 4.4). In caso di sovradosaggio, i sintomi del paziente devono essere trattati con misure di supporto e, se necessario, con un monitoraggio adeguato.

Trydonis: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

Per i farmacisti:

Annotare la data della dispensazione al paziente sulla confezione.

Istruzioni per l’uso

Preparazione dell’inalatore

Prima di usare l’inalatore per la prima volta, il paziente deve effettuare un’erogazione in aria per assicurarsi che l’inalatore funzioni correttamente (“priming”). Prima che si effettui il priming dei contenitori sotto pressione da 60, 120 o 180 erogazioni, il contadosi o l’indicatore deve riportare, rispettivamente, la cifra 61, 121 o 180. Dopo il priming, il contadosi o l’indicatore deve riportare la cifra 60, 120 o 180.

Uso dell’inalatore

I pazienti devono stare in piedi o seduti con il busto eretto quando inalano il prodotto con l’inalatore. Seguire i passaggi qui descritti. IMPORTANTE: i passaggi da 2 a 5 non devono essere effettuati troppo rapidamente:

I pazienti devono rimuovere la capsula di protezione dal boccaglio e controllare che il boccaglio sia pulito e privo di polvere, sporco o altro materiale estraneo.

I pazienti devono espirare lentamente e il più profondamente possibile per svuotare i polmoni.

I pazienti devono tenere l’inalatore in posizione verticale, con il corpo del contenitore rivolto verso l’alto, e posizionare il boccaglio tra i denti senza morderlo. Le labbra devono quindi essere chiuse intorno al boccaglio e la lingua deve trovarsi sotto di esso, tenendola piatta.

Contemporaneamente, i pazienti devono inspirare lentamente e profondamente attraverso la bocca fino a riempire i polmoni d’aria (l’inspirazione deve durare circa 4–5 secondi). Subito dopo aver iniziato a inspirare, i pazienti devono premere con decisione sulla parte superiore del contenitore sotto pressione per erogare una dose.

I pazienti devono quindi trattenere il respiro il più a lungo possibile, quindi rimuovere l’inalatore dalla bocca ed espirare lentamente. I pazienti non devono espirare dentro l’inalatore.

I pazienti devono quindi controllare che il contadosi o l’indicatore della dose sia avanzato.

Per inalare la seconda dose, i pazienti devono tenere l’inalatore in posizione verticale per circa 30 secondi e ripetere i passaggi da 2 a 6.

Se dopo l’inalazione si vede fuoriuscire una sorta di “nebbia” dall’inalatore o dai lati della bocca, la procedura deve essere ripetuta a partire dal passaggio 2.

Dopo l’uso, i pazienti devono chiudere l’inalatore con il coperchio protettivo del boccaglio e controllare il contadosi o l’indicatore della dose.

Dopo l’inalazione, i pazienti devono sciacquarsi la bocca, fare gargarismi con acqua senza ingerirla o lavarsi i denti (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Quando procurarsi un inalatore nuovo

I pazienti devono essere istruiti a procurarsi un inalatore nuovo quando il contadosi o l’indicatore della dose riporta il numero 20. Non devono più usare l’inalatore quando il contadosi o l’indicatore di dosi indicano 0, perché il medicinale rimasto nel dispositivo potrebbe essere insufficiente per l’erogazione di una dose completa.

Istruzioni aggiuntive per gruppi specifici di pazienti

Per i pazienti che hanno le mani deboli può essere più facile tenere l’inalatore con entrambe le mani. Per fare questo, entrambi gli indici devono essere posti sulla parte superiore del contenitore sotto pressione ed entrambi i pollici alla base dell’inalatore.

I pazienti che hanno difficoltà a sincronizzare l’erogazione dell’aerosol con l’inspirazione possono usare il distanziatore AeroChamber Plus precedentemente pulito come descritto nelle relative istruzioni. I pazienti devono essere istruiti dal medico o dal farmacista in merito all’uso corretto e alla manutenzione dell’inalatore e del distanziatore e la loro tecnica d’inalazione deve essere controllata per garantire l’erogazione ottimale del principio attivo inalatorio nei polmoni. Questa si ottiene con l’uso del dispositivo AeroChamber Plus con un unico respiro lento e profondo attraverso il distanziatore, senza alcun intervallo tra l’erogazione e l’inalazione. In alternativa, il paziente può semplicemente inspirare ed espirare (attraverso la bocca) dopo l’erogazione per ricevere il principio attivo, come descritto nelle istruzioni del distanziatore. Vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 5.2.

Pulizia

Per la pulizia periodica dell’inalatore, i pazienti devono rimuovere settimanalmente la capsula di chiusura dal boccaglio e pulire l’esterno e l’interno del boccaglio con un panno asciutto. Il contenitore pressurizzato non deve essere estratto dall’erogatore e il boccaglio non deve essere pulito con acqua o altri liquidi.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco