Erpalfa
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Erpalfa: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
ERPALFA
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Un flacone "B" contiene
Principio attivo: citarabina mg 25.
03.0 Forma farmaceutica
Gocce oftalmiche, polvere e solvente per soluzione.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Cheratiti virali (puntate superficiali, dendritiche, ulcere marginali, ulcere a carta geografica, cheratoendoteliti ectogene, da zooster, da mollusco contagioso, da adenovirus, da virus vaccinico, da piscina, oftalmoblenorrea dei neonati, da inclusi, ecc.).
04.2 Posologia e modo di somministrazione
L’Erpalfa collirio e costituito da due flaconcini: A e B.
Versare il liquido contenuto nel flacone A, nel flacone B contenente le polveri, quindi agitare.
La soluzione così ottenuta resta attiva per 30 giorni.
II collirio va instillato ogni 2 ore, dal risveglio fino a tarda sera.
Si consiglia di non associare altri farmaci localmente. Si suggerisce di continuare per qualche altro giorno la terapia a guarigione avvenuta.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità individuale, accertata, verso il prodotto.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
La diagnosi di cheratocongiuntivite da Herpes simplex va stabilita e confermata clinicamente prima di utilizzare I’Erpalfa collirio.
Anche se non e stata mai riportata resistenza virale alla citarabina, questa evenienza deve essere comunque presa in considerazione.
Tenere fuori della portata dei bambini.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Durante il trattamento con Erpalfa collirio, si consiglia di non associare altri farmaci, localmente.
04.6 Gravidanza e allattamento
Nelle donne in stato di gravidanza, in allattamento e nella primissima infanzia, il prodotto va somministrato in casi di effettiva necessita, sotto diretto controllo del medico.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Nessuno.
04.8 Effetti indesiderati
L’uso del prodotto può indurre dolore oculare con aumento della secrezione lacrimale e vasodilatazione congiuntivale, sensazione di corpo estraneo.
04.9 Sovradosaggio
Non noto
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Le terapie delle cheratiti virali e delle cheratocongiuntiviti epidemiche, rappresentano tutt’oggi un capitolo delicato e non completamente risolto della patologia oculare.
È nota la virulenza di queste affezioni che possono presentarsi in forme superficiali e profonde nella cornea, con tendenza alla recidività.
La Citarabina, contenuta nel collirio Erpalfa, rappresenta un nuovo presidio specifico.
Essa, infatti, inibisce la duplicazione e sintesi di certi tipi di acidi nucleici, bloccando la conversione della citosina-ribosio in citosina deossiribosio; la formazione di DNA virale, viene pertanto inibita.
Caratteristiche peculiari della citarabina sono la maggiore potenzialità terapeutica rispetto ai farmaci analoghi, la maggiore solubilità nell’epitelio corneale, l’efficacia terapeutica in casi di affezioni resistenti al trattamento con altri medicamenti.
La sua azione non interferisce con i processi riparativi dell’ulcera corneale, anzi, inibendo la replicazione del virus, ne accelera la guarigione.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Dopo somministrazione parenterale il 70-84% della dose di citarabina veniva eliminata nelle urine entro 24 ore, di cui il 7-8% come citarabina; in 3 pazienti, somministrata per via orale, il 14% veniva escreto nelle 24 ore di cui meno del 3% come citarabina (Ho e Frey, 1971).
05.3 Dati preclinici di sicurezza
II prodotto Erpalfa, somministrato nel coniglio e nel cane, per la via di applicazione consigliata in clinica umana e, cioé, per via congiuntivale, non ha dimostrato di possedere alcuna tossicità acuta, subacuta e cronica, anche per dosi assai elevate e molte volte superiori a quelle consigliate o, comunque, raggiungibili nella pratica clinica.
La tollerabilità locale dell’Erpalfa è apparsa soddisfacente nel coniglio, per somministrazioni congiuntivali, a dosi ripetute per 120 giorni consecutivi (25 Dtd/kg!die); per dosi corrispondenti a 5 Dtd/kg/die e ripetute per 120 giorni consecutivi nel coniglio, si e osservato un modico stato di sfaldamento sulla superficie di applicazione del farmaco.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Flacone "A": propile p-idrossibenzoato, clorobutanolo, acqua distillata sterile.
Flacone "B": sodio cloruro.
06.2 Incompatibilità
Nessuna
06.3 Periodo di validità
Validità in confezionamento integro: 36 mesi
Durata di stabilita previa ricostituzione del prodotto: 30 giorni.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Nessuna.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Astuccio contente due flaconi per la preparazione estemporanea di 5ml di collirio.
– Flacone "A": flacone di vetro scuro chiuso con capsula contagocce a vite.
– Flacone "B": flacone di vetro scuro chiuso con capsula a vite e sottocapsula in polietilene.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Versare nel flacone B contente la polvere, il liquido contenuto nel flacone A ; agitare bene fino a soluzione completa ed utilizzare come descritto al punto "Posologia e modo di somministrazione".
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
ALFA INTES – Industria Terapeutica Splendore
Via Fratelli Bandiera, 26 – 80026 Casoria (NA)
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
AIC n. 024226019
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
24/03/1980 – 01/06/2000
10.0 Data di revisione del testo
Febbraio 2000