Cyrdanax: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg (Dexrazoxano Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg (Dexrazoxano Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione della cardiotossicità cronica cumulativa causata dall’uso di doxorubicina o epirubicina in pazienti adulti affetti da cancro mammario avanzato e/o metastatico che hanno ricevuto una precedente dose cumulativa di 300 mg/m2 di doxorubicina o una precedente dose cumulativa di 540 mg/m2 di epirubicina candidati ad un ulteriore trattamento con antracicline.

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: come funziona?

Ma come funziona Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg

Categoria farmacoterapeutica: sostanze disintossicanti per trattamenti citostatici, codice ATC: V03AF02

Il meccanismo esatto attraverso il quale dexrazoxano esercita il suo effetto cardioprotettivo non è stato completamente chiarito comunque basandosi sulle evidenze disponibili, è stato suggerito il seguente meccanismo d’azione. La cardiotossicità dose-dipendente osservata durante la somministrazione di antracicline è dovuta allo stress ossidativo ferro dipendente dei radicali liberi indotto dalle antracicline sul muscolo cardiaco relativamente non protetto. Il dexrazoxano, un analogo dell’EDTA (acido etilendiamino-tetra-acetico), viene idrolizzato nelle cellule cardiache ad ICRF-198 mediante l’apertura degli anelli. Sia il dexrazoxano (ICRF-187) che l’ICRF-198 sono in grado di chelare gli ioni metallici. Generalmente si ritiene che essi possano fornire una cardioprotezione agendo come chelanti nei confronti degli ioni metallo e quindi prevenendo l’ossidazione riduttiva dei complessi Fe3+- antracicline dal redox ciclico e la formazione dei radicali liberi.

L’evidenza ottenuta dagli studi clinici fino ad oggi suggerisce un aumento del beneficio cardioprotettivo del dexrazoxano con l’aumento della dose cumulativa di antracicline.

Dexrazoxano non protegge dalla tossicità non cardiaca indotta dalle antracicline.

La maggioranza degli studi clinici controllati è stata effettuata in pazienti con cancro mammario avanzato. Sono stati rivisti i dati negli adulti trattati in 8 studi clinici randomizzati controllati, 780 pazienti che hanno ricevuto dexrazoxano più chemioterapia e 789 che hanno ricevuto chemioterapia da sola. La percentuale di morte in corso di studio era più alta con la combinazione di dexrazoxano più chemioterapia (5,0%) rispetto a quella con sola chemioterapia (3,4%). La differenza non era

statisticamente significativa e non vi era nessuna consistente causa apparente, tuttavia il contributo di dexrazoxano a questa differenza non può essere escluso.


Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg

Dopo somministrazione endovenosa a pazienti oncologici, la cinetica serica del dexrazoxano segue generalmente un modello aperto a due compartimenti con un’eliminazione di primo ordine. Le concentrazioni plasmatiche massime osservate dopo 12-15 minuti di infusione di 1000 mg/m² sono di circa 80 ?g/ml con un’area sotto la curva (AUC) di 130±15 mg.h/l. Le concentrazioni plasmatiche diminuiscono successivamente con un’emivita media di 2,2±1,2 ore. Il volume apparente di distribuzione è 44,0±3,9 l, suggerendo che il dexrazoxano si distribuisce principalmente nell’acqua totale del corpo. La clearance corporea totale del dexrazoxano negli adulti è stimata intorno a 14,4±1,6 l/h. Cyrdanax ed i suoi metaboliti sono stati rilevati nel plasma e nelle urine degli animali e dell’uomo. La maggior parte della dose somministrata viene eliminata nelle urine, prevalentemente come dexrazoxano immodificato. L’escrezione urinaria totale di dexrazoxano immodificato è nell’ordine del 40%. Il legame delle proteine plasmatiche da parte di dexrazoxano è basso (2%) e non penetra nei fluidi cerebrospinali in quantità significativa. La clearance della sostanza attiva può essere ridotta nei pazienti con bassa clearance della creatinina. Esistono dati limitati sulle interazioni farmacocinetiche con agenti chemioterapici diversi dalla doxorubicina, epirubicina e ciclofosfamide, 5-fluorouracile e paclitaxel. Non sono stati condotti studi negli anziani e nei soggetti con insufficienza epatica o renale.


Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: dati sulla sicurezza

Gli studi preclinici indicano che dopo somministrazioni ripetute di dexrazoxano, gli organi bersaglio primari sono quelli a rapida divisione cellulare come il midollo osseo, il tessuto linfoide, i testicoli e la mucosa gastrointestinale. Lo schema di dosaggio di Cyrdanax è un fattore primario nel grado di tossicità prodotto a livello tissutale. Un’alta dose singola è meglio tollerata rispetto alla stessa dose somministrata più volte al giorno. Il dexrazoxano ha dimostrato possedere un’attività mutagena. Il potenziale carcinogenico di dexrazoxano non è stato studiato. Tuttavia, la somministrazione prolungata di alte dosi di raxozano, la miscela racemica della quale il dexrazoxano è il S (+)- enantiomero, è stata associata allo sviluppo di secondi tumori maligni (primariamente leucemia mieloide cronica). Gli studi di riproduzione animale hanno rivelato che raxozano è embriotossico nei topi, ratti e conigli e si è rivelato teratogenico nei ratti e nei topi, sebbene sia stato usato uno schema di dosaggio differente in confronto a quello utilizzato nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: interazioni

Associazioni controindicate:

Vaccino contro la febbre gialla: rischio di malattia vaccinica generalizzata ad esito fatale (vedere paragrafo 4.3).

Associazioni non raccomandate:

Altri vaccini vivi attenuati: rischio di malattia sistemica, potenzialmente fatale. Il rischio è più alto nei pazienti già immunocompromessi a causa della malattia di base. Usare un vaccino inattivato ove disponibile (poliomielite) (vedere paragrafo 4.4).

Fenitoina: gli agenti citotossici possono ridurre l’assorbimento della fenitoina con conseguente esacerbazione delle convulsioni. Dexrazoxano non è raccomandato in combinazione con fenitoina.

Associazioni da valutare attentamente:

Ciclosporina, tacrolimus: eccessiva immunosoppressione con rischio di malattia linfoproliferativa.

Cyrdanax può aumentare la tossicità ematologica indotta dalla chemioterapia o dalla radioterapia, pertanto si raccomanda un attento controllo dei parametri ematologici durante i primi due cicli di trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Cyrdanax non deve essere miscelato con nessun altro medicinale durante l’infusione.


Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Cyrdanax 20 mg ml polv inf 1 fl in 250 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti devono essere avvisati di usare cautela quando guidano o usano macchinari se notano affaticamento durante il trattamento con Cyrdanax.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco