Guajaco
Tratto da “Piante Medicinali – Chimica, Farmacologia e Terapa” di R. Benigni, C. Capra e P.F.Cattorini
(Guajacum officinale L. – Fam. Zygofillacee/Zigofillee)
Guajaco- Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2018
Indice dei contenuti
- Generalità
- Componenti principali
- Proprietà farmacologiche
- Estratti e preparati vari
- Preparazioni usuali e Formule
- Bibliografia
Generalità
Etimologia – Guajacum, nome indios Guayacan, Guajacan, Hauxacan.
officinale – delle officine (farmaceutiche).
Nome volgare – c. s.
Habitat – America tropicale. Originario da Santa Lucia, San Domingo, della Trinidad, Haiti. Spontaneo e coltivato nel Venezuela, Giamaica, Cuba e nel nord dell’America del sud (Columbia).
Parti usate – La rasura del legno.
Componenti principali
Circa 20-25 % di resina di composizione complessa e sinora non bene chiarita. Sembra essere costituita da diversi acidi resinosi (1) (2): acidi a- e b-guajaconico 70%, acido guajacinico e guajaciresinolo circa 10%, acido diidroguajaretico (1) (2) e l’acido guajaretico ( = guajaresinolo) C20H24O4 (1) (2) (3) (4), che è il componente più noto e che si trova nella resina nelle proporzioni di circa il 10%. La struttura chimica dell’acido guajaretico, secondo la seguente formula, è riferibile al gruppo dei lignani:
Per distillazione dal legno di Guajaco è stato ottenuto dal 4,8 % al 5,37% di olio essenziale, ma il rendimento dell’olio può raggiungere anche il 7,5 % (5). La composizione chimica dell’olio volatile di Guajaco è relativamente poco nota, specialmente per ciò che concerne i componenti odorosi. E’ stata indicata la presenza del guajolo e del bulnesolo. Il contenuto di alcooli, calcolati come guajolo, nell’olio, secondo Gildemeister e Hoffmann (6), varia dal 42 al 72 %. In olio di legno di Guajaco importato dal Paraguay e dal Brasile è stato trovato dal 62,9 all’82,5 % di alcooli espressi in guajolo (5).
Il guajolo è un alcool sesquiterpenico biciclico, C15H26O, contenente un doppio legame. E’ stato isolato dall’olio di Guajaco per la prima volta da Schimmel e Co. (7). La composizione chimica del guajolo è stata definita da Plattner e Magyar (8), secondo la seguente formula:
II guajolo per deidratazione produce il sesquiterpene guajene C15H24.
II bulnesolo, l'altro composto isolato dall'olio di Guajaco, è un alcool sesquiterpenico biciclico insaturo, C15H26O, isomero del guajolo. Esso è stato estratto dal legno di Guajaco da Wienhaus e Scholz (9).
Altri componenti del legno: amido, acido benzoico, tracce di vanillina, ceneri sino all'1,2% (10) ed una saponina, guajacosaponina, che per idrolisi produce il derivato triterpenico acido oleanolico (11).
Proprietà farmacologiche ed impiego terapeutico
Somministrato per os sotto forma dei suoi preparati galenici (tintura, infuso), il Guaiaco determina un'azione diaforetica e diuretica con aumento dell’eliminazione dei cloruri e dell'acido urico.
Secondo Jaretzky (12) quest'azione sarebbe simile, ma più debole, di quella di cui è dotata la Salsapariglia della quale il Guaiaco riuscirebbe a potenziare l'azione.
Interessante il fatto che la saponina contenuta nel Guaiaco, sia stata trovata attiva in alcune forme di artritismo e ciò sia se somministrata per via endovenosa che intramuscolare od anche orale [Marceron e coll. (13)]. Da notare che da questa saponina deriva, come prodotto di scissione idrolitica, l'acido oleanolico il quale rientra nel novero di quei triterpeni di cui si è già detto a proposito dell'azione dell'Agrimonia eupatoria, dell'Elicriso e di altre droghe che trovano utile impiego nel trattamento delle malattie reumartritiche.
I preparati di Guaiaco somministrati per os, possono riuscire irritanti per le mucose del tubo digerente. Essi debbono essere quindi somministrati con cautela, non a stomaco vuoto e opportunamente diluiti. Somministrati a dosi elevate possono provocare, secondo Murrel (14), un’eruzione scarlattiniforme.
Applicati esternamente, i preparati di Guaiaco agiscono come revulsivi, in maniera più o meno attiva a seconda della concentrazione impiegata.
Attualmente il Guaiaco è poco usato in terapia.
Estratti e preparati vari
a) Estratto fluido (g 1 = XLV gtt).
Dosi: g 0,5-1 pro dose.
b) Tintura al 20 % di droga
Dosi: a cucchiaini.
c) Resina in polvere.
Dosi: g 0,1-1 pro die.
Preparazioni usuali e formule galeniche
Tintura
Estratto fluido guaiaco g 20
Alcool di 70°………………………………………………………….. g 80
(a cucchiaini)
Sciroppo
Tintura guajaco……………………………………………………….. g 5
Sciroppo semplice F.U………………………………………….. g 95
(a cucchiai)
Sciroppo depurativo Larrey
Estratto fluido salsapariglia…………………………….. g 10
Estratto fluido guajaco………………………………………….. g 2,5
Estratto fluido sassafrasso
Estratto fluido china detannizzato per sciroppo
Estratto fluido sena……………………………………………….. ana g 0,5
Estratto fluido sambuco…………………………………………. g 5
Sciroppo semplice F.U………………………………………….. g 85
(a cucchiai)
BIBLIOGRAFIA
(1) HADELICH, J. prakt. Chtm.. 87, 321, 1862 – (2) DOEBNER e LUCKER, Arch. Fharm., 590. 1896 – (3) SCHROETER Q., LICHTENSTADT L. e IRINEU D„ Ber., Sì, 1587, 1918 – (4) HAWORTH e coll,, J. Chem. Soc., 1923, 1934 – (5) GUENTHER E,, The Essenllal Olls. 1952, voi. V, p. 199 – (6) GILDEMEISTER e HOFFMANN, Aetherische Oele, III* ed., voi. Il, p. 911 – (7) SCHIMMEL, Ber. ScMmmel, aprile 1892, 42; aprile 1893, 33 – (8) PLAITNER e MAGYAR, Helv. CUm. Ada. H. 191, 1941; 15, 581, 1942- (9) WIENHAUS e SCHOLZ, Ber. ScA/mmel, Jubiiiums Ausgabe, 1929, 269 – (10) WEHMER C., Die Pflanzenslone, 1929, p, 601 – (II) WINTERSTEIN A, e STEIN G., 2. Physiol. Chem., 199, 64, 1931 – (12) JARETZKY R., Pharmazie. 6. 3, 115-116, 1951 – (13) MARCERON, CERF, DE MASSY e CLO- STRE, Presse Méd., n. 4, 33, 1944 – (14) MURREL, cil. da PIC A. e BONNAMOUR S., Phylothérapie – Médlcamenls Vegtlaus, Bailliire Paris, 1923, p. 393.