Granisetron My
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Granisetron My: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Granisetron Mylan Generics 1 mg compresse rivestite con film Granisetron Mylan Generics 2 mg compresse rivestite con film
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Granisetron Mylan Generics 1 mg: ogni compressa contiene 1 mg di granisetron (come cloridrato) Granisetron Mylan Generics 2 mg: ogni compressa contiene 2 mg di granisetron (come cloridrato)
Contiene lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Compresse rivestite con film.
Compresse da 1 mg: compresse di colore bianco-biancastro con impresso“GS” su di un lato e lisce sull’altro.
Compresse da 2 mg: compresse di colore bianco-biancastro con impresso“GS2” su di un lato e lisce sull’altro.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Granisetron Mylan Generics compresse è indicato negli adulti per la prevenzione del trattamento di nausea acuta e vomito associati alla chemioterapia e radioterapia.
Granisetron Mylan Generics compresse sono indicate negli adulti per la prevenzione di episodi ritardati di nausea e vomito ritardati associati alla chemioterapia e radioterapia.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Una compressa da 1 mg due volte al giorno o una compressa da 2 mg una volta al giorno fino ad una settimana successiva alla radioterapia o alla chemioterapia .
La prima dose di Granisetron Mylan Generics deve essere assunta entro un’ora prima dell’inizio della terapia.
Il desametasone è utilizzato in concomitanza fino alla dose di 20 mg una volta al giorno per via orale.
Popolazione pediatrica
La sicurezza e l’efficacia delle compresse di granisetron nei bambini non sono ancora state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Anziani e insufficienza renale
Non sono richieste precauzioni particolari per l’uso in pazienti anziani o pazienti con insufficienza renale o epatica.
Insufficienza epatica
Attualmente non ci sono evidenze di aumentata incidenza di eventi avversi in pazienti con disordini epatici. Sulla base delle caratteristiche farmacocinetiche, sebbene non sia necessario un aggiustamento del dosaggio, granisetron deve essere utilizzato con cautela in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione
Le compresse devono essere deglutite intere con acqua.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Poiché il granisetron può ridurre la motilità dell’intestino crasso, i pazienti con segni di ostruzione intestinale sub-acuta devono essere attentamente monitorati dopo la somministrazione del farmaco stesso.
Come per gli altri antagonisti 5-HT3, anche per granisetron sono state segnalate alterazioni del tracciato ECG, incluso il prolungamento dell’intervallo QT. In pazienti con aritmia pre-esistente o disturbi della conduzione cardiaca, questo effetto potrebbe determinare conseguenze cliniche. Pertanto, occorre prestare cautela in pazienti con malattie cardiache concomitanti, durante una chemioterapia cardiotossica e/o con anormalità elettrolitiche concomitanti (vedere paragrafo 4.5).
È stata segnalata sensibilità crociata fra antagonisti 5-HT3 (ad esempio dolasetron, ondansetron).
Pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Popolazione pediatrica
Non ci sono sufficienti evidenze cliniche per raccomandare la somministrazione di queste compresse nei bambini.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Come per gli altri antagonisti 5-HT3, con granisetron sono stati segnalati casi di modificazioni del tracciato ECG, compreso il prolungamento dell’intervallo QT. In pazienti trattati contemporaneamente con medicinali che notoriamente prolungano l’intervallo QT e/o aritmogeni, questo potrebbe determinare conseguenze cliniche (vedere paragrafo 4.4).
In studi eseguiti in volontari sani, non vi è stata evidenza di interazioni fra granisetron e benzodiazepine (lorazepam), neurolettici (aloperidolo) o farmaci anti-ulcera (cimetidina). Inoltre, granisetron non ha mostrato evidenti interazioni con le chemioterapie antitumorali emetogene.
Non sono stati condotti studi specifici d’interazione in pazienti sottoposti ad anestesia.
04.6 Gravidanza e allattamento
za
I dati disponibili sull’uso di granisetron in donne in gravidanza sono limitati. Studi eseguiti nell’animale non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di granisetron durante la gravidanza.
Allattamento
Non è noto se granisetron o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. A scopo precauzionale, l’allattamento non deve essere consigliato durante il trattamento con granisetron.
Fertilità
Nei topi, granisetron non ha mostrato effetti dannosi sulla capacità riproduttiva o sulla fertilità.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Granisetron Mylan Generics non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza
Le reazioni avverse più frequentemente segnalate con Granisetron Mylan Generics sono cefalea e stitichezza, che possono essere transitorie. Sono state riferite con Granisetron Mylan Generics alterazioni del tracciato ECG compreso il prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Elenco in forma di tabella delle reazioni avverse
La seguente tabella elenca le reazioni avverse associate a Granisetron Mylan Generics e ad altri antagonisti 5-HT3 ed è tratta da studi clinici e post-commercializzazione.
Le categorie di frequenza sono le seguenti:
Molto comune ≥ 1/10
Comune ≥ 1/100 – < 1/10
Non comune ≥ 1/1.000 – < 1/100
Raro (≥ 1/10.000 e < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Disturbi del sistema immunitario | |
Non comune | Reazioni di ipersensibilità, ad esempio anafilassi, orticaria |
Disturbi psichiatrici | |
Comune | Insonnia |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune | Cefalea |
Non comune | Reazioni extrapiramidali |
Patologie cardiache | |
Non comune | Prolungamento del tratto QT |
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune | Stitichezza |
Comune | Diarrea |
Patologie epatobiliari | |
Comune | Aumento delle transaminasi epatiche* |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Eruzione cutanea |
*Si è verificato con una frequenza simile nei pazienti che hanno ricevuto la terapia di confronto
Descrizione di reazioni avverse selezionate
Come per gli altri antagonisti 5-HT3, con granisetron sono state segnalate alterazioni del tracciato ECG, compreso il prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
04.9 Sovradosaggio
Non esiste un antidoto specifico per Granisetron Mylan Generics. In caso di sovradosaggio con le compresse deve essere fornito un trattamento sintomatico. Sono state somministrate dosi fino a 38,5
mg di Granisetron Mylan Generics come iniezione singola che hanno provocato sintomi di lieve cefalea, ma senza altre conseguenze.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: antiemetico e antinausea, antagonisti della serotonina (5-HT3). Codice ATC: A04AA02.
Meccanismi neurologici, nausea e vomito mediati dalla serotonina
La serotonina è il principale neurotrasmettitore responsabile del vomito dopo chemio- o radioterapia. I recettori 5-HT3 sono localizzati in tre sedi: terminazioni nervose vagali nel tratto gastrointestinale e nelle zone trigger chemorecettoriali situate nell’area postrema e nel nucleo del tratto solitario del centro del vomito nel tronco cerebrale. Le zone trigger chemorecettoriali sono localizzate nell’estremità caudale del quarto ventricolo (area postrema). Questa struttura non ha un’efficace barriera emato-encefalica e riconoscerà gli agenti emetici sia nel circolo sistemico che nel liquido cerebrospinale. Il centro del vomito è localizzato nelle strutture midollari del tronco cerebrale. Esso riceve input maggiori dalle zone trigger chemorecettoriali ed un input vagale e simpatico dall’intestino. Dopo esposizione a radiazioni o a sostanze citotossiche, la serotonina (5-HT) è rilasciata dalle cellule enterocromaffini nella mucosa del tenue che sono adiacenti ai neuroni vagali afferenti su cui sono localizzati i recettori 5-HT3. La serotonina rilasciata attiva i neuroni vagali tramite i recettori 5-HT3 che comportano, in definitiva, una severa risposta emetica mediata dalle zone trigger chemorecettoriali nell’area postrema.
Meccanismo d’azione
Granisetron è un potente antiemetico ed un antagonista altamente selettivo dei recettori 5-HT3 (5- idrossitriptamina). Studi di legame a leganti radioattivi hanno evidenziato che granisetron ha una affinità trascurabile per altri tipi di recettori, inclusi 5-HT e i siti di legame della dopamina D2.
Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia
Granisetron somministrato per via orale ha dimostrato di prevenire la nausea e il vomito associati alla chemioterapia antitumorale negli adulti.
Nausea e vomito post-operatori
Granisetron somministrato per via orale ha dimostrato di essere efficace nella profilassi e nel trattamento della nausea e del vomito post-operatori negli adulti.
Proprietà farmacologiche di granisetron
Sono state riferite interazioni con farmaci neurotropi e altri principi attivi a causa della sua attività sul citocromo P 450 (vedere paragrafo 4.5).
Studi in vitro hanno dimostrato che il sottogruppo 3A4 del citocromo P450 (che partecipa al metabolismo di alcuni dei principali narcotici) non è modificato da granisetron. Sebbene sia stato dimostrato in vitro che il ketaconazolo inibisce l’ossidazione dell’anello aromatico di granisetron, questa azione non è considerata clinicamente rilevante.
Sebbene sia stato osservato un prolungamento del tratto QT con gli antagonisti dei recettori 5-HT3 (vedere paragrafo 4.4), l’incidenza e l’entità dell’effetto è tale per cui non comporta alcun significato clinico nei soggetti normali. Tuttavia, è consigliabile monitorare sia l’ECG sia anomalie cliniche quando i pazienti sono trattati contemporaneamente con farmaci noti per allungare il tratto QT (vedere paragrafo 4.5).
05.2 Proprietà farmacocinetiche
La farmacocinetica della somministrazione orale è lineare fino a 2,5 volte la dose raccomandata negli adulti. Da un esteso programma di studi di ricerca della dose è emerso chiaramente che l’efficacia
antiemetica non è correlata in modo inequivocabile né con la dose somministrata né con le concentrazioni plasmatiche di granisetron.
Un incremento di quattro volte della dose profilattica iniziale di granisetron non ha determinato differenze né in termini di proporzione di pazienti che rispondono al trattamento né in termini di durata del controllo dei sintomi.
Assorbimento
L’assorbimento di granisetron è rapido e completo, anche se la biodisponibilità orale è ridotta a circa il 60% come conseguenza del metabolismo di primo passaggio. La biodisponiblità orale generalmente non è influenzata dal cibo.
Distribuzione
Granisetron si distribuisce largamente nei tessuti con un volume medio di distribuzione di circa 3 l/kg. Il legame alle proteine plasmatiche è circa il 65%.
Biotrasformazione
Granisetron è metabolizzato principalmente a livello epatico per ossidazione seguita da coniugazione. I principali metaboliti sono il 7-OH granisetron e il suo solfato e i coniugati con glucoronide. Sebbene la proprietà antiemetica è stata osservata per il il 7-OH granisetron e l’indazolina N-demetil granisetron, è improbabile che questi metaboliti contribuiscano in modo significativo all’attività farmacologica di granisetron nell’uomo.
Studi in vitro su microsomi epatici dimostrano che la principale via di metabolizzazione di granisetron è inibita dal ketoconazolo, il che indica che la metabolizzazione di granisetron è mediata dal sottogruppo 3A del citocromo P-450 (vedere paragrafo 4.5).
Eliminazione
L’eliminazione di granisetron avviene prevalentemente per metabolizzazione epatica. L’escrezione urinaria di granisetron invariato è circa il 12% della dose somministrata mentre quella dei metaboliti ammonta a circa il 47% della dose somministrata. Il resto è escreto con le feci sotto forma di metaboliti. L’emivita plasmatica media nei pazienti dopo somministrazione orale ed endovenosa è di circa 9 ore, con un’ampia variabilità inter-individuale.
Farmacocinetica in popolazioni particolari Insufficienza renale
In pazienti affetti da grave insufficienza renale i dati indicano che i parametri farmacocinetici, dopo singola somministrazione endovenosa, sono generalmente simili a quelli rilevati in soggetti normali.
Insufficienza epatica
In pazienti con insufficienza epatica dovuta a neoplasia del fegato, la clearance plasmatica totale di una dose endovenosa era all’incirca dimezzata rispetto a quella dei pazienti senza alterazione epatica.
Nonostante queste alterazioni, non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica
Queste compresse non sono raccomandate nei bambini.
Pazienti anziani
In soggetti anziani, dopo dosi singole per via endovenosa, i parametri farmacocinetici erano entro il range rilevato in soggetti non-anziani.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, tossicità riproduttiva e genotossicità. Studi di carcinogenesi non hanno rivelato particolari rischi per l’uomo quando il prodotto viene usato alle dosi raccomandate. Tuttavia quando somministrato a dosi più elevate o per periodi di tempo prolungati, il rischio di carcinogenesi non può essere escluso.
Uno studio che ha preso in esame i canali ionici cardiaci umani clonati, ha dimostrato che il granisetron può potenzialmente agire sulla ripolarizzazione cardiaca attraverso il blocco dei canali HERG del potassio. Il granisetron ha mostrato di bloccare i canali sia del potassio sia del sodio, che potenzialmente interferiscono sia con la depolarizzazione sia con la ripolarizzazione mediante il prolungamento degli intervalli PR, QRS e QT. Questi dati aiutano a chiarire il meccanismo molecolare attraverso cui compaiono alcune delle alterazioni dell’ECG (particolarmente i prolungamenti QT e QRS) associati a questa classe di farmaci. Tuttavia non vi sono modificazioni della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna e del tracciato dell’ECG. Se compaiono dei cambiamenti sono generalmente privi di significato clinico.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Lattosio monoidrato
Cellulosa microcristallina (E460) Idrossipropilmetilcellulosa (E464) Sodio amido glicolato
Magnesio stearato (E572) Titanio diossido(E171) Polietilenglicole 400
Polisorbato 80 (E433).
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
36 mesi.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo prodotto medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione. Conservare nella confezione originale.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Granisetron 1 mg:
blister in PVC/PVDC alluminio, in scatola di cartone contenente 1, 2, 4, 5, 6, 7, 10, 14, 20, 28, 30, 50,
90, 100, 150, 200, 250, 500 compresse.
Granisetron 2 mg:
blister in PVC/PVDC alluminio, in scatola di cartone contenente 1, 2, 4, 5, 6, 7, 10, 14, 20, 28, 30, 50,
90, 100, 150, 200, 250, 500 compresse.
E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Mylan S.p.A.
Via Vittor Pisani, 20
20124 Milano
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
1 mg compresse rivestite con film 10 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037950072/M (in base 10) 1464MS (in base 32)
2 mg compresse rivestite con film 5 compresse in blister PVC/PVDC/AL
AIC n. 037950223/M (in base 10) 1464SH (in base 32)
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
giugno 2009
10.0 Data di revisione del testo
—–