Cosa mangiare la sera prima della gastroscopia

Indicazioni pratiche su cosa mangiare la sera prima della gastroscopia, tempi di digiuno per solidi e liquidi chiari, differenze con sedazione e gestione dei farmaci.

Perché la dieta pre-gastroscopia è importante e obiettivi della preparazione

Una preparazione alimentare corretta nelle ore che precedono la gastroscopia aiuta a ottenere immagini nitide e a svolgere l’esame in sicurezza. L’obiettivo principale è arrivare con lo stomaco vuoto, così da ridurre la presenza di residui che potrebbero ostacolare la visibilità e minimizzare il rischio di rigurgito e aspirazione durante la procedura. La gastroscopia diagnostica consente di esplorare esofago, stomaco e duodeno; talvolta il medico può eseguire piccole biopsie. Le indicazioni su dieta e digiuno sono parte integrante della preparazione e possono variare in base al centro, all’orario dell’esame e all’eventuale sedazione. Attenersi sempre al foglio di preparazione fornito dall’unità di endoscopia.

Residui gastrici e qualità dell’esame

La presenza di cibo o liquidi non consentiti nello stomaco può ridurre la qualità delle immagini, allungare i tempi della procedura o determinare il rinvio dell’esame. Un’adeguata preparazione migliora la visibilità della mucosa e la possibilità di identificare lesioni sottili.

Perché lo stomaco deve essere vuoto (anche in caso di biopsia)

Lo svuotamento gastrico riduce il rischio che contenuti gastrici risalgano verso le vie aeree durante la procedura. Anche quando sono previste biopsie, lo stomaco vuoto contribuisce a sicurezza ed efficacia.

Differenze minime tra esame con e senza sedazione (solo impatto su digiuno)

Le finestre di digiuno per solidi e liquidi chiari possono variare in funzione della sedazione. Alcuni centri adottano protocolli più conservativi se è prevista sedazione. Verificare sempre le tempistiche indicate sul proprio promemoria pre-esame.

Tempistiche di digiuno e idratazione prima dell’esame

Indicazioni diffuse prevedono di interrompere i solidi diverse ore prima della gastroscopia e di poter assumere liquidi chiari fino a un intervallo temporale definito, salvo diversa prescrizione del centro. In modo prudente, molte strutture indicano di non assumere cibo per almeno 6 ore prima dell’esame; i liquidi chiari possono essere consentiti fino a circa 2 ore prima, in assenza di indicazioni più restrittive. Le tempistiche esatte dipendono dall’organizzazione locale e dall’eventuale sedazione: consultare sempre il foglio di preparazione e, in caso di dubbi, contattare l’unità di endoscopia.

Solidi: quando interrompere i pasti

In genere l’assunzione di cibi solidi viene sospesa almeno 6 ore prima della procedura. Se l’esame è al mattino, ciò implica terminare la cena la sera precedente e non fare colazione. Se l’esame è nel pomeriggio, le istruzioni del centro possono prevedere una colazione molto precoce o direttamente il digiuno: attenersi sempre alle indicazioni ricevute.

Liquidi chiari consentiti: cosa rientra e fino a quando

I liquidi chiari sono bevande trasparenti che lasciano poco o nessun residuo: acqua (anche frizzante), tè o caffè senza latte, tisane filtrate, brodo filtrato. Spesso sono consentiti fino a circa 2 ore prima dell’esame, ma alcune strutture possono adottare tempi diversi. Evitare di assumere volumi eccessivi nelle ultime ore; piccoli sorsi sono generalmente preferibili.

Bevande e sostanze da evitare (latte, alcol, succhi con polpa)

Il latte e le bevande vegetali non rientrano nei liquidi chiari. Succhi con polpa, frullati e bevande torbide non sono in genere consentiti nelle ore pre-esame. Riguardo a bevande gassate e alcol, le indicazioni possono variare: molti centri sconsigliano l’alcol soprattutto in caso di sedazione; verificare le istruzioni del proprio centro.

Chewing-gum, caramelle e fumo: indicazioni pre-esame

Alcune strutture chiedono di evitare gomme da masticare, caramelle e fumo nelle ore precedenti l’esame; le politiche non sono uniformi. In caso di dubbio, seguire quanto riportato nel promemoria pre-procedura o contattare l’unità di endoscopia.

Criteri dietetici nelle 24 ore precedenti

Nelle 24 ore precedenti, alcuni centri potrebbero suggerire pasti semplici e facilmente digeribili, con porzioni moderate, per favorire uno svuotamento gastrico regolare. Non esistono tuttavia raccomandazioni istituzionali del tutto univoche su una “dieta tipo” per tutti prima della gastroscopia: attenersi quindi alle istruzioni locali. In linea generale, si potrebbe preferire una dieta a basso residuo e povera di grassi, evitando alimenti noti per rallentare la digestione o lasciare residui nello stomaco.

Macronutrienti e fibre: cosa privilegiare e cosa limitare

Potrebbero essere preferibili cereali raffinati (pane bianco, riso bianco), proteine magre (ad es. quantità moderate di pesce o carni bianche ben cotte) e condimenti leggeri. Semi, bucce, legumi e alimenti molto ricchi di fibre potrebbero essere limitati nelle ore precedenti su indicazione del centro. Verificare sempre il foglio di preparazione.

Metodi di cottura consigliati

In assenza di istruzioni diverse, cotture semplici come bollitura, vapore o forno leggero risultano in genere più digeribili rispetto a fritture o rosolature intense. Evitare intingoli pesanti, piatti molto speziati e porzioni eccessive.

Porzioni e tempistiche dei pasti (pranzo, spuntino, cena)

Se l’esame è al mattino, la cena della sera precedente dovrebbe essere moderata e compatibile con il digiuno dei solidi (in genere almeno 6 ore prima dell’orario di inizio). Se l’esame è nel pomeriggio, il centro può consentire un piccolo spuntino mattutino; attenersi alle tempistiche fornite localmente.

Cosa mangiare la sera prima: esempi di menu e combinazioni leggere

Gli esempi che seguono hanno valore orientativo e vanno adattati alle istruzioni del centro. In linea prudente, molti pazienti tollerano una cena leggera con cotture semplici e porzioni moderate, terminata in tempo utile per rispettare il digiuno dei solidi (in genere almeno 6 ore prima dell’esame). Evitare di introdurre alimenti nuovi la vigilia, per non incorrere in imprevisti digestivi.

Menu standard onnivoro

Riso bianco o semolino con un filo d’olio, piccola porzione di pesce bianco al vapore o petto di pollo ai ferri, pane bianco in quantità moderata. In alcuni casi si può preferire un brodo filtrato con pochi crostini. Regolarsi con le quantità per non appesantirsi.

Opzione vegetariana

Pasta o riso bianchi con condimento semplice (ad es. olio e un po’ di formaggio stagionato se tollerato), uova ben cotte in porzione moderata o tofu al vapore. Evitare verdure crude filamentose o molto fibrose; se previste, preferire piccole porzioni di verdure ben cotte e sbucciate, secondo eventuali indicazioni del centro.

Varianti senza lattosio e senza glutine (se già in uso)

Chi segue già una dieta senza lattosio o senza glutine può mantenere le proprie alternative abituali (ad esempio riso, pasta senza glutine, pane senza glutine; formaggi stagionati naturalmente privi di lattosio se tollerati), evitando di sperimentare prodotti nuovi alla vigilia.

Idratazione serale senza eccedere

Nelle ore precedenti, se consentito, piccoli sorsi di liquidi chiari possono essere utili per idratarsi, rispettando comunque la finestra di stop ai liquidi fissata dal centro.

Alimenti e comportamenti da evitare

Per ridurre il rischio di residui gastrici o rallentamenti digestivi, molte persone scelgono di evitare alla vigilia piatti molto pesanti. Le indicazioni possono variare e non esiste una regola unica valida per tutti i centri: verificare il foglio di preparazione locale.

Cibi ricchi di fibre e semi

Integrali, legumi, semi e frutta secca possono lasciare residui o rallentare la digestione; alcune strutture suggeriscono di limitarli nelle ore precedenti. Confermare con il proprio centro.

Grassi, fritture e condimenti pesanti

Fritture, intingoli ricchi e carni molto grasse tendono a prolungare la digestione. In ottica prudenziale, molte preparazioni risultano più gestibili se semplici e leggere.

Dolci, cioccolato e bevande gassate/alcoliche

Dolci molto ricchi e cioccolato possono risultare pesanti. Riguardo a bevande gassate e alcol, le raccomandazioni non sono uniformi: l’alcol è spesso sconsigliato soprattutto in caso di sedazione; verificare le istruzioni del centro.

Integratori e fitoterapici: quando sospenderli su indicazione

Integratori di fibre, carbone vegetale o fitoterapici come ginseng/gingko potrebbero interferire con digestione o coagulazione; la gestione non è univoca. Chiedere al medico o all’unità di endoscopia se e quando sospenderli.

Gestione dei farmaci in relazione a dieta e digiuno (da concordare col medico)

La terapia va sempre gestita con il medico: non sospendere o modificare i farmaci di propria iniziativa. Alcuni medicinali richiedono un piano dedicato e possono dipendere dall’eventuale esecuzione di biopsie o dalla sedazione. In generale, il centro può indicare se assumere la dose del mattino con un piccolo sorso d’acqua.

Anticoagulanti e antiaggreganti: gestione solo su prescrizione

Farmaci per la coagulazione richiedono indicazioni personalizzate; l’eventuale sospensione o sostituzione è decisa esclusivamente dal medico.

Antidiabetici e insulina: rischio ipoglicemia/iper, serve piano personalizzato

In presenza di digiuno, la gestione di ipoglicemizzanti orali e insulina va concordata per evitare cali o picchi glicemici. Contattare lo specialista o il centro.

Farmaci gastrici (IPP, antiacidi, procinetici)

Questi farmaci possono essere mantenuti o modulati secondo la prescrizione. Chiedere se assumerli la mattina dell’esame con un piccolo sorso d’acqua.

Farmaci del mattino dell’esame: cosa chiedere al centro

Domandare quali farmaci assumere prima della procedura e con quanta acqua, rispettando le finestre sui liquidi chiari riportate dal centro.

Sedazione e anestesia: possibili differenze nelle indicazioni alimentari

La sedazione può influire sulle finestre di digiuno e sull’uso dei liquidi chiari. Alcune unità endoscopiche adottano margini più cautelativi quando è prevista sedazione. È essenziale seguire il foglio di preparazione del proprio centro. Dopo sedazione, in genere viene richiesto un accompagnatore e di non guidare per un intervallo di tempo stabilito: organizzare in anticipo il rientro e le attività della giornata.

Sedazione cosciente vs senza sedazione: impatto sul digiuno

Con sedazione, i tempi di stop per solidi e liquidi possono essere più stringenti rispetto all’esame senza sedazione. Attenersi alle istruzioni locali.

Liquidi chiari: differenze con sedazione

Il permesso di assumere liquidi chiari fino a circa 2 ore prima può essere modulato in base al protocollo del centro e alla sedazione. In caso di dubbi, contattare l’unità.

Organizzazione pratica (accompagnatore, rientro)

Pianificare un accompagnatore, evitare di guidare e di svolgere attività che richiedono piena attenzione dopo la sedazione. Verificare le tempistiche consigliate per il rientro alla normalità.

FAQ sulla dieta pre-gastroscopia

Di seguito alcune domande frequenti. Ricordare che le politiche possono variare tra strutture: attenersi sempre al proprio foglio di preparazione.

Posso bere caffè o tè? E con zucchero?

Spesso tè o caffè senza latte rientrano nei liquidi chiari consentiti fino a circa 2 ore prima. Piccole quantità di zucchero possono essere permesse dal centro. Verificare le istruzioni locali.

Latte e bevande vegetali: sono liquidi chiari?

No, in genere non sono considerati liquidi chiari nelle ore pre-esame. Attenersi alle indicazioni del proprio centro.

Fumo e chewing-gum prima dell’esame

Molte strutture suggeriscono di evitare gomme, caramelle e fumo nelle ore precedenti; non esiste una regola univoca. Controllare il promemoria del centro.

Celiacia, intolleranze e altre condizioni

Chi segue diete senza glutine o senza lattosio può mantenere le abituali alternative, senza introdurre cibi nuovi la vigilia. Per patologie come reflusso o ulcera, chiedere indicazioni personalizzate al medico.

Acqua frizzante e bevande isotoniche

L’acqua frizzante è spesso considerata un liquido chiaro; le bevande isotoniche trasparenti possono essere accettate in alcune strutture. Verificare sempre le istruzioni del centro e rispettare la finestra di stop ai liquidi.

Cosa fare se si è commesso un errore nella preparazione

Se si è mangiato o bevuto troppo vicino all’orario dell’esame, non forzare il digiuno oltre le indicazioni e non assumere rimedi non prescritti per “svuotare” lo stomaco. La cosa più sicura è contattare il centro, spiegare l’accaduto e chiedere come procedere: in alcuni casi la procedura può essere spostata per garantire sicurezza e qualità diagnostica.

Se si è cenato troppo tardi o in modo non adeguato

Informare l’unità di endoscopia: valuterà se mantenere l’appuntamento o riprogrammarlo.

Se si sono assunti liquidi non consentiti

Avvisare il centro e indicare tipo e orario dell’assunzione; potrebbe essere necessario attendere più a lungo o rinviare.

Sintomi che richiedono di avvisare il centro

Comparsa di vomito, febbre, dolore addominale importante o altri sintomi insoliti vanno riferiti prima dell’esame.

Fonti e riferimenti

Le indicazioni su digiuno e liquidi chiari prima della gastroscopia sono in linea con documenti istituzionali. Le tempistiche esatte possono variare in base ai protocolli locali e alla sedazione: attenersi sempre al foglio del proprio centro. Approfondimenti utili: guida del servizio sanitario britannico alla gastroscopia, scheda informativa di MedlinePlus sull’EGD e indicazioni dell’American Society of Anesthesiologists sui liquidi chiari nel preoperatorio. Ultimo aggiornamento: 30/10/2025. Si raccomanda revisione periodica per allineamento ai protocolli locali.