Paratormone (PTH) alto: le possibili cause

Quali sono le cause dell’aumento del paratormone (PTH)?

Il paratormone (PTH) è un ormone prodotto dalle ghiandole paratiroidi, che si trovano dietro la tiroide. Il paratormone (PTH) regola il metabolismo del calcio e del fosforo nel sangue e nelle ossa. Il paratormone (PTH) aumenta il livello di calcio nel sangue e diminuisce quello di fosforo, stimolando il riassorbimento osseo, l’assorbimento intestinale e l’escrezione renale.

L’aumento del paratormone (PTH) nel sangue si chiama iperparatiroidismo e può avere diverse cause. Le più comuni sono:

– L’iperparatiroidismo primario, dovuto a un’iperattività delle ghiandole paratiroidi, spesso causata da un adenoma (un tumore benigno) o da un’iperplasia (un aumento di volume) di una o più ghiandole. Questa condizione provoca un aumento del calcio nel sangue (ipercalcemia) e una diminuzione del fosforo (ipofosfatemia), con conseguenti disturbi come debolezza muscolare, stanchezza, sete, calcoli renali, osteoporosi e fratture. Per approfondire: https://www.endocrinologiaoggi.it/iperparatiroidismo-primario/
– L’iperparatiroidismo secondario, dovuto a una risposta compensatoria delle ghiandole paratiroidi a una riduzione cronica del calcio nel sangue (ipocalcemia), spesso causata da una malattia renale cronica, da una carenza di vitamina D o da un insufficiente apporto di calcio con l’ alimentazione. Questa condizione provoca un aumento del paratormone (PTH) e del fosforo nel sangue (iperfosfatemia) e una diminuzione del calcio (ipocalcemia), con conseguenti disturbi come crampi muscolari, formicolii, spasmi, dolori ossei e deformità scheletriche. Per approfondire: https://www.nefrologiaoggi.it/iperparatiroidismo-secondario/
– L’iperparatiroidismo terziario, dovuto a una perdita di controllo delle ghiandole paratiroidi dopo un lungo periodo di iperparatiroidismo secondario, spesso in pazienti sottoposti a dialisi renale. Questa condizione provoca un aumento del paratormone (PTH) e del calcio nel sangue (ipercalcemia) e una diminuzione del fosforo (ipofosfatemia), con conseguenti disturbi simili a quelli dell’iperparatiroidismo primario. Per approfondire:[https://www.nefrologiaoggi.it/iperparatiroidismo-terziario/

La diagnosi dell’aumento del paratormone (PTH) si basa sull’esame del sangue che misura i livelli di PTH, calcio, fosforo e vitamina D. Inoltre, possono essere utilizzati altri esami come l’ecografia delle ghiandole paratiroidi, la scintigrafia o la risonanza magnetica per individuare eventuali alterazioni anatomiche o funzionali delle ghiandole.

Il trattamento dell’aumento del paratormone (PTH) dipende dalla causa e dalla gravità dei sintomi. In generale, si cerca di correggere i livelli di calcio e fosforo nel sangue con farmaci o integratori alimentari.
La supplementazione di Vitamina D con integratori raramente è utile. Per il fabbisogno di Vitamina D nell’ uomo è infatti sufficiente l’esposizione occasionale al sole: nei soggetti anziani è sufficiente l’esposizione delle mani, del viso e delle braccia alla luce solare due o tre volte a settimana.

In alcuni casi, può essere necessaria la chirurgia per rimuovere le ghiandole paratiroidi iperattive o tumorali. In altri casi, può essere utile la terapia con radiazioni o farmaci che inibiscono la produzione di PTH.