Longazem: effetti collaterali e controindicazioni

Longazem: effetti collaterali e controindicazioni

Longazem (Diltiazem Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia e profilassi dell’insufficienza coronarica: angor da sforzo ed a riposo, angina di Prinzmetal, angor post-infartuale. Ipertensione arteriosa di grado lieve e moderato.

Longazem: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Longazem ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Longazem, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Longazem: controindicazioni

Ipersensibilità individuale al farmaco o ai suoi componenti. L’uso di diltiazem è controindicato nel caso di malattia del nodo del seno e di blocco atrio-ventricolare di II e III grado, eccetto che in presenza di un pace-maker ventricolare funzionante. Esso è pure controindicato in caso di insufficienza ventricolare sinistra con stasi polmonare e di bradicardia accentuata (con frequenza cardiaca inferiore o uguale a 40 battiti/min). L’uso del farmaco è controindicato in gravidanza (accertata o presunta) e nell’allattamento.

Longazem: effetti collaterali

Nell’iperteso gli effetti indesiderati, generalmente lievi e reversibili, sono dovuti nella maggior parte dei casi all’effetto vasodilatatore del farmaco.

In ordine di frequenza decrescente sono da segnalare: edemi degli arti inferiori, cefalea, vampate di calore, astenia, palpitazioni, malessere, disturbi digestivi (dispepsia, dolori addominali, secchezza delle fauci) e rash cutanei.

I fenomeni dovuti a vasodilatazione (in particolare gli edemi) sono dose-dipendenti e risultano più frequenti negli anziani.

Raramente si verificano bradicardia sintomatica, blocco senoatriale, blocco atrio-ventricolare: in questi casi è opportuna la sospensione del trattamento. L’esperienza acquisita in altre indicazioni ha mostrato che le eruzioni cutanee sono per lo più localizzate e consistono in eritemi, orticaria o, eccezionalmente, eritemi desquamativi, eventualmente febbrili, che regrediscono dopo la sospensione del trattamento.

Sono stati osservati nel periodo iniziale del trattamento rari casi di aumento delle transaminasi epatiche. Tali aumenti erano comunque isolati, moderati e transitori.

Eccezionalmente sono stati riportati casi di epatite.

Longazem: avvertenze per l’uso

Scegliere con oculatezza la posologia iniziale in pazienti anziani bradicardici. Deve essere esercitata una stretta sorveglianza nei pazienti che presentano bradicardia (rischio di peggioramento) o blocco atrio-ventricolare di I grado all’elettrocardiogramma (rischio di peggioramento ed eccezionalmente di blocco completo). Nessuna precauzione particolare è necessaria in caso di blocco di branca isolato.

In caso di insufficienza renale, in caso di insufficienza epatica e nei soggetti anziani, le concentrazioni plasmatiche del diltiazem possono risultare aumentate. All’inizio del trattamento, si raccomandano una attenzione particolare alle controindicazioni ed alle precauzioni d’uso, nonché una attenta sorveglianza della frequenza cardiaca e dell’elettrocardiogramma.

In caso di anestesia generale, informare l’anestesista dell’assunzione del farmaco.

Diltiazempuò essere utilizzato senza rischio in pazienti con malattie respiratorie croniche.

In donne di età fertile una eventuale gravidanza deve essere sempre esclusa prima dell’inizio del trattamento e durante il trattamento stesso deve essere assicurata una efficace copertura anticoncezionale.

Tenere fuori dalla portata dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco