Lorviqua: effetti collaterali e controindicazioni

Lorviqua: effetti collaterali e controindicazioni

Lorviqua (Lorlatinib) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Lorviqua come monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da cancro del polmone non a piccole cellule (Non-Small Cell Lung Cancer, NSCLC) in stadio avanzato positivo per la chinasi del linfoma anaplastico (ALK) la cui malattia è progredita dopo:

alectinib o ceritinib come terapia di prima linea con un inibitore della tirosin chinasi (TKI) ALK; oppure

crizotinib e almeno un altro TKI ALK.

Lorviqua: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Lorviqua ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Lorviqua, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Lorviqua: controindicazioni

Lorviqua: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono state ipercolesterolemia (84,4%), ipertrigliceridemia (67,1%), edema (54,6%), neuropatia periferica (47,8%), effetti cognitivi (28,8%), stanchezza (28,1%), aumento di peso (26,4%) ed effetti sull’umore (22,7%).

Riduzioni della dose a causa di reazioni avverse si sono verificate nel 23,4% dei pazienti trattati con lorlatinib. Le reazioni avverse più comuni che hanno portato alla riduzione della dose sono state edema e neuropatia periferica. L’interruzione definitiva del trattamento associata a reazioni avverse si è verificata nel 3,1% dei pazienti trattati con lorlatinib. La reazione avversa più frequente che ha portato a interruzioni definitive ha riguardato gli effetti cognitivi.

Tabella delle reazioni avverse

La Tabella 2 presenta reazioni avverse che si verificano in 295 pazienti adulti trattati con lorlatinib 100 mg una volta al giorno con NSCLC in stadio avanzato dello Studio A.

Le reazioni avverse elencate nella Tabella 2 vengono presentate in base alla Classificazione per sistemi e organi (SOC) e alle categorie di frequenza, definita utilizzando la seguente convenzione:

molto comune (? 1/10); comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000,

< 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità medica.

Tabella 2. Reazioni avverse

Classificazione per sistemi e organi e reazione avversa Categoria di frequenza Tutti i gradi
%
Gradi 3-4
%
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia Molto comune 15,9 5,1
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipercolesterolemiaa Ipertrigliceridemiab
Molto comune Molto comune 84,4
67,1
16,6
16,6
Disturbi psichiatrici Effetti sull’umorec Allucinazionid Molto comune Comune 22,7
7,8
1,7
1,0
Patologie del sistema nervoso Effetti cognitivie
Neuropatia perifericaf Cefalea
Effetti sulla parolag
Molto comune Molto comune Molto comune Comune 28,8
47,8
18,0
9,8
2,0
2,7
0,7
0,3
Patologie dell’occhio Disturbo della vistah Molto comune 15,3 0,3
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Polmonitei
Comune 1,4 1,0
Patologie gastrointestinali Diarrea
Nausea Stipsi
Molto comune Molto comune Molto comune 22,7
18,3
15,9
1,0
0,7

0

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutaneaj
Molto comune 14,2 0,3
Classificazione per sistemi e organi e reazione avversa Categoria di frequenza Tutti i gradi
%
Gradi 3-4
%
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Artralgia Mialgiak
Molto comune Molto comune 24,7
19,3
0,7

0

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Edemal Stanchezzam
Molto comune Molto comune 54,6
28,1
2,4
0,7
Esami diagnostici
Peso aumentato Molto comune 26,4 5,4
Lipasi aumentata Molto comune 13,9 8,8
Amilasi aumentata Molto comune 10,2 3,1
Prolungamento dell’intervallo PR Non comune 0,7 0
dell’elettrocardiogramma

Nella tabella precedente, le reazioni avverse che rappresentano lo stesso concetto o la stessa condizione medica sono state raggruppate e riportate come singola reazione avversa. I termini effettivamente riportati negli studi e che contribuiscono alla relativa reazione avversa sono indicati tra parentesi, come elencato di seguito.

a Ipercolesterolemia (incluso colesterolo ematico aumentato, ipercolesterolemia).

b Ipertrigliceridemia (inclusi trigliceridi ematici aumentati, ipertrigliceridemia).

c Effetti sull’umore (compresi disturbo affettivo, labilità affettiva, aggressività, agitazione, ansia, umore depresso, depressione, umore euforico, irritabilità, mania, umore alterato, sbalzi d’umore, alterazione della personalità, stress).

d Allucinazioni (comprese allucinazione uditiva, allucinazione, allucinazione visiva)

e Effetti cognitivi (compresi eventi da Classificazione per sistemi e organi Patologie del sistema nervoso:

amnesia, disturbi cognitivi, demenza, disturbi dell’attenzione, compromissione della memoria, insufficienza mentale e anche eventi da Classificazione per sistemi e organi Disturbi psichiatrici: disturbo da deficit dell’attenzione/iperattività, stato confusionale, delirio, disorientamento, difficoltà nella lettura). All’interno di questi effetti, sono stati segnalati più frequentemente termini della Classificazione per sistemi e organi Patologie del sistema nervoso rispetto a termini della Classificazione per sistemi e organi Disturbi psichiatrici.

f Neuropatia periferica (compresi sensazione di bruciore, sindrome del tunnel carpale, disestesia, formicolio, alterazione dell’andatura, ipoestesia, debolezza muscolare, nevralgia, neuropatia periferica, neurotossicità, parestesia, neuropatia sensoriale periferica, paralisi del nervo peroneale, disturbi sensoriali).

g Effetti sulla parola (disartria, linguaggio lento, disturbi della parola).

h Disturbi della vista (inclusi diplopia, fotofobia, fotopsia, visione offuscata, acuità visiva ridotta, compromissione della visione, mosche volanti nel vitreo).

i Polmonite (incluse malattia polmonare interstiziale, polmonite).

j Eruzione cutanea (inclusi dermatite acneiforme, eruzione maculo-papulosa, esantema pruriginoso, eruzione cutanea).

k Mialgia (inclusi dolore muscoloscheletrico, mialgia).

l Edema (inclusi edema generalizzato, edema, edema periferico, gonfiore periferico, gonfiore).

m Stanchezza (inclusi astenia, affaticamento).

Descrizione di reazioni avverse specifiche

Ipercolesterolemia/ipertrigliceridemia

Reazioni avverse di aumento del colesterolo o dei trigliceridi sierici sono state riportate rispettivamente nell’84,4% e nel 67,1% dei pazienti. Di queste, reazioni avverse lievi o moderate di ipercolesterolemia o ipertrigliceridemia si sono verificate rispettivamente nel 67,8% e nel 50,5% dei pazienti (vedere paragrafo 4.4). Il tempo mediano all’insorgenza di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia è stato di 15 giorni (range: da 1 a 399 giorni). La durata mediana di ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia è stata rispettivamente di 381 e 405 giorni.

Effetti sul sistema nervoso centrale

Le reazioni avverse sul SNC sono state principalmente effetti cognitivi (28,8%), effetti sull’umore (22,7%) ed effetti sulla parola (9,8%), e sono state generalmente lievi, transitorie e reversibili spontaneamente dopo un ritardo della dose e/o una riduzione della dose (vedere paragrafì 4.2 e 4.4). L’effetto cognitivo più comune di qualsiasi grado è stata la compromissione della memoria (11,5%) e le reazioni di Grado 3 o 4 più comuni sono state l’effetto cognitivo e lo stato confusionale (0,7% ognuno). L’effetto sull’umore più comune di qualsiasi grado è stato l’irritabilità (6,1%), che è risultata anche la reazione di Grado 3 o 4 più comune (1,0%). Il disturbo della parola più comune di qualsiasi grado è stata la disartria (4,1%) e la reazione di Grado 3 o 4 più comune è stato il linguaggio lento (0,3%). Il tempo mediano all’insorgenza di effetti cognitivi, sull’umore e sulla parola è stato rispettivamente di 92, 44 e 42 giorni. La durata mediana degli effetti cognitivi, sull’umore e sulla parola è stata rispettivamente di 224, 83 e 106 giorni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Lorviqua: avvertenze per l’uso

Iperlipidemia

L’uso di lorlatinib è stato associato ad aumenti del colesterolo e dei trigliceridi sierici (vedere paragrafo 4.8). Il tempo mediano di insorgenza di un aumento severo del colesterolo e dei trigliceridi sierici è rispettivamente di 201 giorni (range: da 42 a 518 giorni) e 127 giorni (range: da 15 a

358 giorni). Il colesterolo e i trigliceridi sierici devono essere monitorati prima di iniziare il trattamento con lorlatinib; 2, 4 e 8 settimane dopo l’inizio di lorlatinib e regolarmente in seguito. Iniziare l’assunzione o aumentare la dose dei medicinali ipolipemizzanti, se indicato (vedere paragrafo 4.2).

Effetti sul sistema nervoso centrale

Effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) sono stati osservati in pazienti che hanno assunto lorlatinib, compresi cambiamenti relativi a funzione cognitiva, umore o linguaggio (vedere paragrafo 4.8). Può essere necessaria una modifica della dose o la sua sospensione per i pazienti che sviluppano effetti sul SNC (vedere paragrafo 4.2).

Blocco atrioventricolare

Lorlatinib è stato studiato in una popolazione di pazienti che escludeva quelli con blocco AV di secondo o terzo grado (a meno che non avessero un pacemaker) o qualsiasi blocco AV con intervallo PR > 220 msec. Prolungamento dell’intervallo PR e blocco AV sono stati riportati in pazienti trattati con lorlatinib (vedere paragrafo 5.2). Monitorare l’elettrocardiogramma (ECG) prima di iniziare la terapia con lorlatinib e successivamente ogni mese, in particolare in pazienti con condizioni predisponenti al verificarsi di eventi cardiaci clinicamente significativi. Può essere necessaria una modifica della dose per i pazienti che sviluppano un blocco AV (vedere paragrafo 4.2).

Riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra

In pazienti trattati con lorlatinib sottoposti a una valutazione al basale e ad almeno una valutazione di follow-up della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) è stata riportata una riduzione della LVEF. Sulla base dei dati degli studi clinici disponibili, non è possibile determinare un nesso di causalità tra gli effetti sulle variazioni della contrattilità cardiaca e lorlatinib. Nei pazienti che presentano fattori di rischio cardiaco e in quelli con condizioni che possono influenzare la LVEF, deve essere considerato il monitoraggio cardiaco, inclusa la valutazione della LVEF al basale e durante il trattamento. Nei pazienti che sviluppano segni/sintomi cardiaci rilevanti durante il trattamento, deve essere considerato il monitoraggio cardiaco, compresa la valutazione della LVEF.

Aumento di lipasi e amilasi

In pazienti trattati con lorlatinib si sono verificati aumenti di lipasi e/o amilasi (vedere paragrafo 4.8). Il tempo mediano di insorgenza di un aumento della lipasi e dell’amilasi sieriche è rispettivamente di 70 giorni (range: da 7 a 696 giorni) e 41 giorni (range: da 7 a 489 giorni). A causa di ipertrigliceridemia concomitante e/o di un potenziale meccanismo intrinseco, in pazienti trattati con

lorlatinib deve essere considerato il rischio di pancreatite. I pazienti devono essere monitorati per possibili aumenti della lipasi e dell’amilasi prima dell’inizio del trattamento con lorlatinib e, da quel momento in poi, regolarmente come clinicamente indicato (vedere paragrafo 4.2).

Malattia polmonare interstiziale (Interstitial Lung Disease, ILD)/polmonite

Con lorlatinib si sono verificate reazioni avverse polmonari gravi o potenzialmente fatali, coerenti con ILD/polmonite (vedere paragrafo 4.8). Qualsiasi paziente che presenti un peggioramento dei sintomi respiratori indicativi di ILD/polmonite (ad es. dispnea, tosse e febbre) deve essere prontamente valutato per ILD/polmonite. Lorlatinib deve essere sospeso e/o interrotto definitivamente in base alla gravità (vedere paragrafo 4.2).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco