Nerisona Forte: effetti collaterali

Nerisona Forte: effetti collaterali

Nerisona (Diflucortolone Valerato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Placche localizzate resistenti di:

psoriasi, lichenificazione, lupus eritematoso discoide, lichen ipertrofico.

Cicatrici ipertrofiche.

Nerisona 0,3% è disponibile in due formulazioni: crema idrofoba e unguento. Nerisona 0,3% crema idrofoba è un’emulsione di tipo acqua in olio e, in quanto tale, permette la traspirazione cutanea e gli scambi di calore. La componente oleosa protegge, nel contempo, da un indesiderabile essiccamento della cute.

Nerisona 0,3% unguento è costituito da una base anidra indicata nelle forme particolarmente secche per le proprietĂ  emollienti. Questo tipo di base è talora in grado di favorire i processi di guarigione. L’occlusione attuata dall’unguento aiuta la penetrazione del principio attivo negli strati cutanei.

Nerisona: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Nerisona ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nerisona, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nerisona: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Presenza sulla zona da trattare di affezioni cutanee di origine tubercolare o luetica; patologie virali ( varicella e herpes zoster), reazioni cutanee post vacciniche.

Il preparato non è indicato per il trattamento di lattanti e di bambini in etĂ  inferiore a 4 anni, data l’elevata concentrazione del principio attivo. Nerisona 0,3% crema idrofoba o unguento non deve essere applicata sul viso per l’elevata concentrazione del principio attivo.

Nerisona: effetti collaterali

Sintomi locali quali prurito, bruciore, eritema o vescicolazione possono verificarsi in casi isolati durante il trattamento con Nerisona 0,3% crema idrofoba o unguento.

In rari casi possono intervenire follicolite, decolorazione cutanea , aumentata crescita di peli corporei (ipertricosi), reazioni allergiche cutanee ad uno

qualunque dei componenti della formulazione (dermatite allergica da contatto). Nel corso di trattamento di estese aree cutanee (circa il 10% e piĂ¹ della superficie corporea) e/o di impiego prolungato (oltre 10 giorni) non puĂ² essere esclusa, come per gli altri cortisonici, la comparsa delle seguenti reazioni concomitanti: atrofie cutanee, decolorazione cutanea, teleangectasie, strie, manifestazioni acneiformi e sintomi sistemici da riassorbimento di glucocorticoide, quali soppressione reversibile dell’asse ipotalamo-ipofisi- surrene (HPA). I sintomi clinici includono Sindrome di Cushing, iperglicemia e glicosuria. Una maggiore incidenza si puĂ² osservare con l’uso di farmaci glucocorticoidi su una superficie di grandi dimensioni, l’uso prolungato, l’aggiunta del bendaggio occlusivo, coesistenti ad insufficienza epatica. Dopo la sospensione del farmaco, il recupero dell’asse HPA è pronta e completa.

Nei trattamenti occlusivi si tenga presente che le pellicole usate per il bendaggio possono essere esse stesse causa di fenomeni di sensibilizzazione.

Patologie dell’occhio

Frequenza non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili): visione, offuscata (vedere anche ìl paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione- avversa.

Nerisona: avvertenze per l’uso

Nelle malattie cutanee accompagnate da infezioni batteriche o micotiche è opportuno

associare un trattamento specifico locale.

In caso di lesioni estese è opportuno trattare in successione, una alla volta, aree parziali.

Il trattamento con bendaggio occlusivo su vaste superfici corporee non è consigliato.

L’impiego dei glucorticoidi su ampie superfici corporee o per prolungati periodi di tempo, in particolare sotto bendaggio occlusivo, aumenta significativamente il rischio di effetti collaterali.

L’applicazione percutanea di glucocorticoidi nel trattamento di dermatosi estese e/o per lunghi periodi di tempo, puĂ² determinare fenomeni secondari di assorbimento sistemico (sindrome di Cushing, inibizione dell’asse ipotalamo- ipofisario). Tale evenienza è piĂ¹ frequente in caso di bendaggio occlusivo. Pertanto, nel trattamento di affezioni croniche che richiedano terapie prolungate, qualora sia stato raggiunto un favorevole effetto terapeutico, sarĂ  opportuno ridurre il dosaggio e la frequenza delle applicazioni al minimo necessario per controllare i sintomi ed evitare le recidive, sospendendo l’uso del preparato appena possibile.

Così come è noto per i glucocorticoidi sistemici, anche con l’impiego dei glucocorticoidi topici è possibile la comparsa di glaucoma (ad es. dopo l’impiego di dosi eccessive o su aree estese per periodi prolungati, con tecniche di bendaggio occlusivo).

Disturbi visivi

Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi. Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio ad un oculista per la valutazione delle possibili cause, che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

L’uso, specie se prolungato, dei medicinali glucocorticoidi per uso topico puĂ² dar origine a fenomeni di sensibilizzazione. In tal caso occorre interrompere il trattamento ed istituire una terapia adeguata.

Alcuni eccipienti presenti in Nerisona 0,3 % possono ridurre l’efficacia dei prodotti in lattice. Per esempio se Nerisona 0,3% è applicata sulla regione genitale o anale, l’efficacia dei prodotti in lattice, come i preservativi, puĂ² essere ridotta.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco