Odomzo: effetti collaterali e controindicazioni

Odomzo: effetti collaterali e controindicazioni

Odomzo (Sonidegib Fosfato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Odomzo è indicato per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma basocellulare (BCC) in stadio localmente avanzato che non sono suscettibili di intervento chirurgico curativo o radioterapia.

Odomzo: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Odomzo ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Odomzo, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Odomzo: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Gravidanza e allattamento (vedere paragrafì 4.4 e 4.6).

Donne in età fertile che non si attengono al Programma di Prevenzione della Gravidanza di Odomzo (vedere paragrafì 4.4 e 4.6)

Odomzo: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Lo studio registrativo di fase II ha valutato la sicurezza di Odomzo in un totale di 229 pazienti adulti con BCC localmente avanzato o metastatico. I pazienti sono stati trattati con Odomzo 200 mg al giorno (n=79) o con Odomzo 800 mg al giorno (n=150). La durata media del trattamento è stata di 11,0 mesi per i pazienti trattati con Odomzo alla dose raccomandata di 200 mg (range da 1,3 a

41,3 mesi). Tra i pazienti trattati con Odomzo 200 mg, un decesso si è verificato durante il trattamento o entro 30 giorni successivi all’ultima dose sia nel gruppo con BCC metastatico sia in quello con BCC localmente avanzato.

Le più comuni reazioni avverse che si sono verificate nel ?10% dei pazienti trattati con Odomzo 200 mg sono state spasmi muscolari, alopecia, disgeusia, affaticamento, nausea, dolore muscoloscheletrico, diarrea, perdita di peso, diminuzione dell’appetito, mialgia, dolore addominale, mal di testa, dolore, vomito e prurito.

Le più comuni reazioni avverse di grado 3/4 che si sono manifestate nel ?2% dei pazienti trattati con Odomzo 200 mg sono state affaticamento, perdita di peso e spasmi muscolari.

Nell’ambito delle reazioni avverse riportate (Tabella 2), la frequenza è stata maggiore nei pazienti che hanno assunto Odomzo 800 mg rispetto a quelli trattati con Odomzo 200 mg, tranne che per dolore muscoloscheletrico, diarrea, dolore addominale, cefalea e prurito. Questo andamento è stato riscontrato anche per le reazioni avverse di grado 3/4 ad eccezione dell’affaticamento.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse registrate alla dose raccomandata nello studio registrativo di fase II (Tabella 2) sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA (Medical Dictionary for Regulatory Activities) versione 18. All’interno di ciascuna classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza, quelle più frequenti per prime. All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Inoltre, la corrispondente categoria di frequenza per ogni reazione avversa è definita utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III): molto comune (?1/10); comune (?1/100, <1/10); non comune (?1/1.000,

<1/100); raro (?1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 2 Reazioni avverse osservate nello studio registrativo di fase II

Classificazione per sistemi e organi
Preferred term
Frequenza degli eventi di qualsiasi grado
200 mg
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Diminuzione dell’appetito Molto comune
Disidratazione Comune
Patologie del sistema nervoso
Disgeusia Molto comune
Cefalea Molto comune
Patologie gastrointestinali
Nausea Molto comune
Diarrea Molto comune
Dolore addominale Molto comune
Vomito Molto comune
Dispepsia Comune
Stipsi Comune
Reflusso gastroesofageo Comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Alopecia Molto comune
Prurito Molto comune
Rash Comune
Crescita anormale dei peli Comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Spasmi muscolari Molto comune
Dolore muscoloscheletrico Molto comune
Mialgia Molto comune
Miopatia
[affaticamento muscolare e debolezza muscolare]
Comune
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Amenorrea* Molto comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Affaticamento Molto comune
Dolore Molto comune
Esami diagnostici
Perdita di peso Molto comune
*Cinque dei 79 pazienti che hanno ricevuto Odomzo 200 mg erano donne in età fertile.
L’amenorrea è stata osservata in 1 di queste pazienti (20%).

Anomalie di laboratorio clinicamente rilevanti

Le anomalie di laboratorio di grado 3/4 più comunemente riportate con un’incidenza di ?5% in pazienti trattati con Odomzo 200 mg sono state aumento della lipasi ed aumento della CK nel sangue (Tabella 3).

Tabella 3 Alterazione dei valori di laboratorio*

Test di laboratorio Tutti i gradi di frequenza
200 mg
Parametri ematologici
Diminuzione dell’emoglobina Molto comune
Diminuzione della conta dei linfociti Molto comune
Parametri biochimici
Aumento della creatinina sierica Molto comune
Aumento della creatinfosfochinasi sierica (CK) Molto comune
Aumento del glucosio nel sangue Molto comune
Aumento della lipasi Molto comune
Aumento dell’alanina aminotransferasi (ALT) Molto comune
Aumento dell’alanina aminotransferasi (AST) Molto comune
Aumento dell’amilasi Molto comune
* Sulla base del peggior valore di laboratorio osservato dopo il trattamento a prescindere dal valore basale, secondo CTCAE versione 4.03

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Eventi a carico del muscolo tra cui l’aumento della CK

La tossicità muscolare è l’effetto indesiderato clinicamente rilevante riportato più frequentemente in pazienti in trattamento con sonidegib e si ritiene che sia un effetto di classe degli inibitori della via di segnalazione di Hedgehog (Hh). Nello studio registrativo di fase II gli spasmi muscolari sono stati gli eventi avversi più comuni a carico della muscolatura, e sono stati osservati in un numero inferiore di pazienti nel gruppo trattato con Odomzo 200 mg (54%) rispetto al gruppo trattato con Odomzo

800 mg (69%).

Nell’8% dei pazienti che avevano assunto Odomzo 200 mg è stato riportato l’aumento di grado 3/4 della CK nel sangue. La maggior parte dei pazienti che hanno presentato incrementi di CK di grado 2 o superiore avevano sviluppato in precedenza sintomi muscolari. In questi pazienti, il tempo mediano di insorgenza di valori di laboratorio di CK aumentati di grado 2 e superiore è stato di 12,9 settimane (range da 2 a 39 settimane) dopo l’inizio della terapia di Odomzo ed il tempo mediano di risoluzione (fino a normalizzazione o al grado 1) è stato di 12 giorni (95% CI da 8 a 14 giorni).

Un paziente in trattamento con Odomzo 200 mg ha avuto sintomi muscolari, con aumento dei livelli di CK superiore a 10xULN e necessità di somministrazione endovenosa di liquidi, rispetto a 6 pazienti che avevano assunto Odomzo 800 mg.

Nello studio registrativo di fase II, nessuno dei casi di rabdomiolisi riportati è stato confermato (secondo la definizione di livelli di CK aumentati >10 volte rispetto al valore pretrattamento o basale, o, se non era stato riportato un valore basale, >10x ULN con un aumento della creatinina sierica di 1,5 volte il valore pretrattamento o basale). Tuttavia, in un altro studio non principale, un caso riportato in un paziente trattato con Odomzo 800 mg è stato confermato.

Amenorrea

Nello studio principale di fase II, 2 (14,3%) su 14 donne in età fertile o in età fertile ma sterilizzate con l’intervento di legatura delle tube hanno sviluppato amenorrea durante il trattamento con Odomzo

200 mg o 800 mg una volta al giorno.

Popolazione pediatrica

La valutazione sulla sicurezza nella popolazione pediatrica si basa su dati da 16 pazienti adulti e 60 pediatrici dello studio CLDE225X2104 e 16 pazienti adulti e 2 pediatrici dello studio CLDE225C2301. La durata media dell’esposizione a sonidegib durante lo studio X2104 è stata 97 giorni (range da 34 a 511 giorni) per i pazienti adulti e 55 giorni (range da 2 a 289 giorni) per i pazienti pediatrici. La durata media dell’esposizione a sonidegib durante lo studio C2301 è stata 2,8 mesi (range da 0,4 a 33,2 mesi) per i pazienti adulti e 3,5 mesi (range da 1,3 a 5,7 mesi) per i pazienti pediatrici.

La tossicità di sonidegib, secondo quanto osservato negli studi C2301 e X2104 negli adulti, è risultata in linea con quella correlata al trattamento già nota, riportata nei pazienti adulti con carcinoma basocellulare. La tossicità correlata a sonidegib, riportata nei pazienti pediatrici, era simile ai risultati riportati negli adulti, con l’eccezione di una ridotta incidenza per quanto riguarda la tossicità muscolare (es. incrementi della CK osservati nel 16,7% dei pazienti pediatrici rispetto al 50% degli adulti nello studio X2104) e l’osservazione degli effetti sullo sviluppo post-natale, soprattutto con l’esposizione prolungata (sono stati riportati casi di disturbi delle placche epifisarie delle falangi, condensazione dell’osso subcondrale del ginocchio nell’area delle cartilagini di accrescimento, disturbi della cartilagine di accrescimento femorale distale, condropatia e denti scheggiati).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Odomzo: avvertenze per l’uso

Reazioni avverse a carico dei muscoli

Nello studio registrativo di fase II, sono stati osservati spasmi muscolari, mialgie, miopatie e casi di aumento della CK. La maggior parte dei pazienti trattati con Odomzo 200 mg al giorno che hanno avuto aumenti della CK di grado 2 o superiore avevano sviluppato sintomi muscolari prima degli aumenti della CK. Per la maggior parte dei pazienti, i sintomi muscolari e gli aumenti della CK si sono risolti con una gestione appropriata.

Tutti i pazienti che iniziano la terapia con Odomzo devono essere informati del rischio di eventi avversi correlati alla muscolatura, inclusa la possibilità di rabdomiolisi. I pazienti devono essere istruiti a segnalare tempestivamente qualsiasi dolore, indolenzimento o indebolimento muscolare di natura sconosciuta che si verificano durante il trattamento con Odomzo o se i sintomi persistono dopo l’interruzione del trattamento.

I livelli di CK devono essere controllati prima di iniziare il trattamento e successivamente secondo indicazione clinica, ad esempio se sono segnalati sintomi correlati alla muscolatura. Se viene riscontrato un aumento della CK clinicamente rilevante, si deve valutare la funzione renale (vedere paragrafo 4.2).

Devono essere seguite le linee guida per la modifica della dose o l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.2). Deve essere presa in considerazione la gestione di aumenti elevati di CK usando una terapia di supporto, inclusa un’adeguata idratazione, secondo gli standard locali di pratica medica e le linee guida di trattamento.

I pazienti con disturbi neuromuscolari (es. miopatie infiammatorie, distrofia muscolare, sclerosi laterale amiotrofica, atrofia muscolare spinale) devono essere attentamente monitorati a causa di un aumentato rischio di tossicità muscolare.

Morte embriofetale o gravi malformazioni alla nascita

Odomzo può causare morte embriofetale o gravi malformazioni alla nascita quando viene somministrato a donne in gravidanza. Sulla base del meccanismo d’azione, negli studi su animali, sonidegib ha dimostrato di essere teratogeno e fetotossico. Le donne che assumono Odomzo non devono essere in gravidanza o iniziare una gravidanza durante il trattamento e per 20 mesi dopo la fine del trattamento.

Criteri che definiscono una donna in età fertile

Una donna in età fertile è definita nel Programma di Prevenzione della Gravidanza di Odomzo come una donna sessualmente matura che

ha avuto il ciclo mestruale in qualunque momento nei precedenti 12 mesi consecutivi,

non ha subito un’isterectomia o un’ovariectomia bilaterale, o non ha un’insufficienza ovarica precoce permanente accertata dal punto di vista medico,

non presenta il genotipo XY, sindrome di Turner o agenesia uterina,

ha sviluppato amenorrea a seguito di una terapia antitumorale, incluso il trattamento con Odomzo.

Consigli di supporto

Per le donne in età fertile

Odomzo è controindicato in donne in età fertile che non si attengono al Programma di Prevenzione della Gravidanza di Odomzo. Una donna in età fertile deve capire che:

Odomzo espone il feto ad un rischio teratogeno.

Non deve assumere Odomzo se è in corso una gravidanza o sta pianificando una gravidanza.

Deve avere un test di gravidanza negativo, eseguito da un operatore sanitario nei 7 giorni precedenti l’inizio del trattamento con Odomzo.

Deve avere un test di gravidanza negativo ogni mese durante il trattamento anche se è in amenorrea.

Non deve iniziare una gravidanza mentre assume Odomzo e per 20 mesi dopo l’ultima dose assunta.

Deve essere in grado di attenersi a misure contraccettive efficaci.

Deve usare 2 metodi di contraccezione raccomandati (vedere ìl paragrafo “Contraccezìone” dì seguìto ed ìl paragrafo 4.6) mentre sta assumendo Odomzo, a meno che non si impegni a non avere rapporti sessuali (astinenza).

Deve avvertire il medico se si verifica una delle seguenti situazioni durante il trattamento o durante i 20 mesi successivi all’ultima dose assunta:

oinizia una gravidanza o per qualche motivo sospetta di aver iniziato una gravidanza,

oha saltato il ciclo mestruale previsto,

oha interrotto le misure contraccettive a meno che non si impegni a non avere rapporti sessuali (astinenza),

o ha bisogno di cambiare contraccettivo.

Non deve allattare mentre assume Odomzo e per 20 mesi dopo l’ultima dose assunta.

Per gli uomini

Sonidegib può passare nello sperma. Per evitare una potenziale esposizione del feto durante la gravidanza, un paziente di sesso maschile deve comprendere che:

Odomzo espone il nascituro a rischio teratogeno se ha rapporti sessuali non protetti con una donna in gravidanza.

Deve sempre usare una misura contraccettiva efficace (vedere ìl paragrafo “Contraccezìone” dì seguìto ed ìl paragrafo 4.6).

Dovrà provvedere ad informare il medico se durante il trattamento con Odomzo o nei 6 mesi dopo l’assunzione dell’ultima dose la sua partner dovesse iniziare una gravidanza.

Per gli operatori sanitari

Gli operatori sanitari devono informare esaustivamente i pazienti in modo che possano capire e riconoscere tutte le condizioni del Programma di Prevenzione della Gravidanza di Odomzo.

Contraccezione

Donne in età fertile

Le donne in età fertile devono usare due metodi contraccettivi raccomandati, compreso un metodo altamente efficace e un metodo di barriera, nel periodo in cui assumono Odomzo e nei 20 mesi successivi alla fine del trattamento (vedere paragrafo 4.6).

Uomini

I pazienti di sesso maschile, anche quelli che hanno effettuato una vasectomia, devono usare sempre un profilattico (con spermicida, se disponibile) quando hanno un rapporto sessuale con una partner nel periodo in cui assumono Odomzo e nei 6 mesi successivi alla fine del trattamento (vedere

paragrafi 4.6 e 5.3). Test di gravidanza

Lo stato di gravidanza delle donne in età fertile deve essere stabilito nei 7 giorni che precedono l’ inizio del trattamento di Odomzo ed ogni mese durante il trattamento mediante un test eseguito da un operatore sanitario. I test di gravidanza devono avere una sensibilità minima di 25 mIU/ml secondo la disponibilità locale. In caso di gravidanza, il trattamento non deve essere iniziato. In caso di gravidanza avviata durante il trattamento, Odomzo deve essere sospeso immediatamente (vedere paragrafo 5.3). Le pazienti che presentano amenorrea durante il trattamento con Odomzo devono continuare ad effettuare il test di gravidanza ogni mese durante il trattamento.

Prescrizione e restrizioni della dispensazione per le donne in età fertile

La prescrizione iniziale e la dispensazione di Odomzo devono avvenire entro 7 giorni dalla data di esecuzione di un test di gravidanza negativo. La prescrizione di Odomzo deve essere limitata a

30 giorni di trattamento, con una nuova prescrizione necessaria per la continuazione del trattamento. Materiale educazionale

Come supporto a operatori sanitari e pazienti per evitare l’esposizione dell’embrione e del feto a Odomzo, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio fornirà dei materiali educazionali (Programma di Prevenzione della Gravidanza di Odomzo) al fine di rafforzare le avvertenze relative ai potenziali rischi associati all’uso del medicinale.

Donazione di sangue

I pazienti devono essere istruiti a non donare il sangue durante il trattamento con Odomzo e per almeno 20 mesi dopo la fine del trattamento.

Donazione di sperma

I pazienti di sesso maschile non devono donare sperma durante il trattamento con Odomzo e per almeno 6 mesi dopo la fine del trattamento.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco