Perfalgan: effetti collaterali e controindicazioni

Perfalgan: effetti collaterali e controindicazioni

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione (Paracetamolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Perfalgan è indicato per il trattamento a breve termine del dolore di intensitĂ  moderata, specialmente a seguito di intervento chirurgico e per il trattamento a breve termine della febbre, quando la somministrazione per via endovenosa sia giustificata dal punto di vista clinico dall’urgente necessitĂ  di trattare il dolore o l’ipertermia e/o quando altre vie di somministrazione siano impossibili da praticare.

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione: controindicazioni

Perfalgan è controindicato:

in pazienti con ipersensibilitĂ  al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (profarmaco del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti

in caso di grave insufficienza epatocellulare

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci a base di paracetamolo, le reazioni avverse sono rare (>1/10.000, <1/1000) o molto rare (<1/10.000), e sono di seguito descritte:

Organi e sistemi Raro (>1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Malessere Reazioni di ipersensibilità
Patologie cardiache e patologie vascolari Ipotensione
Patologie epatobiliari Aumento dei livelli di transaminasi epatiche
Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia, leucopenia e neutropenia

Durante gli studi clinici, sono state segnalate frequenti reazioni avverse alla sede di somministrazione (dolore e sensazione di bruciore).

Sono stati segnalati casi molto rari di reazioni di ipersensibilità, dalla semplice eruzione cutanea o orticaria allo shock anafilattico, che richiedono l’interruzione del trattamento.

Sono stati riportati casi di eritema, arrossamento, prurito e tachicardia.

Perfalgan 10 mg/ml soluzione per infusione: avvertenze per l’uso

e

RISCHIO DI ERRORI TERAPEUTICI

Fare attenzione ad evitare errori di dosaggio dovuti alla confusione tra milligrammi (mg) e millilitri (mL), che possono provocare overdose accidentale e morte (vedere paragrafo 4.2).

Si raccomanda l’uso di un adeguato trattamento analgesico per via orale appena questa via di somministrazione sia possibile.

Al fine di evitare il rischio di sovradosaggio, si controlli che altri farmaci somministrati non contengano né paracetamolo né propacetamolo.

Dosaggi piĂ¹ elevati di quelli raccomandati comportano il rischio di gravissimo danno epatico. I sintomi e i segni clinici di danno epatico (incluse epatite fulminante, insufficienza epatica, epatite colestatica, epatite citolitica) si manifestano generalmente giĂ  dopo due giorni di somministrazione del medicinale con un picco dopo 4-6 giorni. Il trattamento con l’antidoto deve essere somministrato prima possibile (vedere paragrafo 4.9).

Questo medicinale contiene meno di 1 millimole di sodio (23 mg) ogni 100 ml di PERFALGAN, il che significa che è essenzialmente privo di sodio.

Flaconcini da 50 ml e 100 ml

Come per tutte le soluzioni per infusione contenute in flaconcini di vetro, è richiesto uno stretto monitoraggio specialmente alla fine dell’infusione (vedere paragrafo 4.2).

Precauzioni d’impiego

Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di:

insufficienza epatocellulare

insufficienza renale grave (clearance della creatinina £ 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2 e 5.2)

alcolismo cronico

malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico)

disidratazione.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco