Acetilcisteina Hexal bust 600 mg
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Acetilcisteina Hexal bust 600 mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
Acetilcisteina Hexal A/S 600 mg polvere per soluzione orale
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Ogni bustina contiene 600 mg di acetilcisteina Eccipiente con effetto noto: Ogni bustina contiene 2,0 g di saccarosio.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Polvere per soluzione orale Polvere omogenea, di colore bianco con odore di limone/miele .
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Terapia secretolitica nelle malattie broncopolmonari acute e croniche accompagnate dalla compromissione della formazione e del trasporto del muco negli adulti e negli adolescenti a partire dai 14 anni di età.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Posologia
Per Acetilcisteina Hexal A/S 600 mg polvere per soluzione orale si raccomanda la seguente dose: Gli adulti e gli adolescenti a partire dai 14 anni devono prendere una bustina una volta al giorno (equivalente a 600 mg di acetilcisteina al giorno).
Modo di somministrazione
Dopo il pasto, sciogliere Acetilcisteina Hexal A/S 600 mg polvere per soluzione orale in almeno mezzo bicchiere di acqua fredda, poi riempire il bicchiere con acqua calda, ma non bollente.
Mescolare la soluzione e bere non appena la temperatura è accettabile. Attenzione: aggiungere sempre l’acqua calda a quella fredda, non il contrario. La soluzione ricostituita deve essere presa subito dopo la preparazione.
Durata d’impiego
Acetilcisteina Hexal A/S non deve essere assunto per più di 4-5 giorni senza consultare il medico.
Nota: La possibile presenza di odore sulfureo non indica una alterazione del prodotto ma è una caratteristica del principio attivo contenuto in questa preparazione.
04.3 Controindicazioni
ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 A causa dell’elevato contenuto di principio attivo, Acetilcisteina Hexal A/S 600 mg polvere per soluzione orale non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti sotto i 14 anni di età.
Sono disponibili altre forme farmaceutiche più appropriate.
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
Molto raramente in associazione all’uso di acetilcisteina è stata riportata l’insorgenza di gravi reazioni cutanee, come la sindrome di Stevens-Johnson e la sindrome di Lyell. Se compaiono alterazioni cutanee e mucosali, consultare immediatamente un medico e interrompere uso di acetilcisteina.
È necessario prestare molta attenzione durante l’uso nei pazienti con asma bronchiale e nei pazienti con ulcere anamnestiche.
L’uso di acetilcisteina, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento, può provocare la liquefazione delle secrezioni bronchiali, e di conseguenza un aumento del loro volume. Se il paziente non è in grado di espettorarne una quantità sufficiente, devono essere adottate le opportune contromisure (come il drenaggio posturale e l’aspirazione).
Si consiglia cautela nei pazienti con intolleranza all’istamina. In questi pazienti la terapia a lungo termine deve essere evitata, poiché acetilcisteina esercita un effetto sul metabolismo dell’istamina e può dare origine a sintomi di intolleranza (come mal di testa, rinite vasomotoria, prurito).
Acetilcisteina Hexal A/S contiene saccarosio e sodio
Questo medicinale contiene 2,0 g di saccarosio per bustina. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, malassorbimento di glucosio-galattosio o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Combinazione con antitussivi
L’uso combinato di acetilcisteina con antitussivi (sedativi della tosse) può causare una pericolosa congestione secretoria dovuta alla riduzione del riflesso della tosse, al punto che, per questo trattamento in combinazione, è necessario effettuare una diagnosi particolarmente accurata.
Antibiotici
Fino a oggi le segnalazioni relative a un’inattivazione degli antibiotici (tetracicline, aminoglicosidi, penicilline) dovuta ad acetilcisteina si riferiscono esclusivamente a esperimenti in vitro, in cui le sostanze in questione sono state miscelate direttamente. Tuttavia, per ragioni di sicurezza, gli antibiotici orali devono essere somministrati separatamente e a distanza di almeno 2 ore. Questo non vale per cefixima e loracarbef.
Carbone attivo ad alte dosi
L’uso di carbone attivo può ridurre l’effetto di acetilcisteina.
Acetilcisteina/nitroglicerina
La co-somministrazione di acetilcisteina può tradursi in un aumento degli effetti vasodilatatori e antipiastrinici del trinitrato di glicerina (nitroglicerina).
Se un trattamento concomitante con nitroglicerina e acetilcisteina è ritenuto necessario, il paziente deve essere monitorato per potenziale ipotensione, che può essere grave e indicata da mal di testa.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Acetilcisteina può influenzare il test colorimetrico dei salicilati.
Negli esami delle urine, acetilcisteina può influenzare i risultati della determinazione dei corpi chetonici.
La dissoluzione delle formulazioni di acetilcisteina con altri medicinali non è raccomandata.
04.6 Gravidanza e allattamento
Fertilità
Non sono disponibili dati relativi agli effetti dell’acetilcisteina sulla fertilità umana. Negli studi sugli animali, non sono stati osservati effetti dannosi sulla fertilità per dosi rilevanti di terapia con acetilcisteina (vedere paragrafo 5.3).
Non ci sono dati clinici adeguati sull’esposizione delle donne all’acetilcisteina durante la gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno mostrato alcun effetto dannoso diretto o indiretto rispetto alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Quando possibile, l’uso durante la gravidanza deve essere evitato e deve avvenire solo dopo una attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.
Allattamento
Non sono disponibili informazioni riguardanti l’escrezione nel latte materno di acetilcisteina o dei suoi metaboliti. Non può essere escluso il rischio per i neonati allattati al seno. L’uso durante l’allattamento deve avvenire solo dopo una attenta valutazione del rapporto rischio-beneficio.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Acetilcisteina non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.
04.8 Effetti indesiderati
La valutazione delle reazioni avverse si basa sulle seguenti informazioni relative alle frequenze: Molto comune ( 1/10) Comune (da 1/100 a<1/10)
Non comune (da 1/1000 a<1/100) Raro (da 1/10.000 a <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi |
Effetti indesiderati | |||
---|---|---|---|---|
Non comune | Raro | Molto raro | Non nota | |
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni di ipersensibilità |
Shock anafilattico, reazioni anafilattiche / anafilattoidi |
||
Patologie del sistema nervoso |
Mal di testa | |||
Patologie dell’orecchio e del labirinto |
Tinnito | |||
Patologie cardiache | Tachicardia | |||
Patologie vascolari | Emorragia | |||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Broncospasmo, dispnea | |||
Patologie gastrointestinali |
Vomito, diarrea, stomatite, dolore addominale, nausea |
Dispepsia | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Orticaria, rash, angioedema, prurito, esantema | |||
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Febbre | Edema facciale | ||
Esami diagnostici | Ipotensione |
In casi molto rari sono stati segnalate gravi reazioni cutanee come la sindrome di Stevens- Johnson e la necrolisi epidermica tossica in associazione temporale all’uso di acetilcisteina. Nella maggior parte dei casi segnalati, almeno un altro medicinale che potrebbe potenzialmente aver intensificato gli effetti mucocutanei descritti, era stato somministrato allo stesso tempo.
In caso di recidiva di lesioni cutanee e mucosali, consultare subito un medico e interrompere immediatamente l’uso di acetilcisteina.
Diversi studi hanno confermato una diminuzione dell’aggregazione piastrinica in presenza di acetilcisteina. La rilevanza clinica di questi dati non è ancora stata chiarita.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema di rete nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
04.9 Sovradosaggio
Fino a oggi, in associazione alle forme farmaceutiche orali di acetilcisteina non è stato osservato alcun caso di sovradosaggio tossico. I volontari sono stati trattati con una dose di 11,6 g di acetilcisteina/die nel corso di 3mesi senza osservare gravi reazioni avverse. Dosi orali fino a 500 mg di acetilcisteina/kg di peso corporeo sono state tollerate senza alcun sintomo di intossicazione.
Sintomi di intossicazione
Il sovradosaggio può provocare sintomi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. I neonati sono a rischio di ipersecrezione.
Misure terapeutiche in caso di sovradosaggio Da adottare al bisogno, in base ai sintomi.
Nell’uomo è disponibile l’esperienza acquisita dal trattamento con acetilcisteina per via endovenosa dell’intossicazione da paracetamolo, con dosi massime giornaliere fino a 30 g di acetilcisteina. La somministrazione endovenosa di concentrazioni estremamente elevate di acetilcisteina ha provocato reazioni “anafilattoidi” parzialmente irreversibili, in particolare in caso di somministrazione rapida.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: tosse e preparazioni fredde; mucolitici Codice ATC: R05C B01
Acetilcisteina è un derivato dell’aminoacido cisteina. L’efficacia di acetilcisteina è di tipo secretolitico e secretomotorio nella zona del tratto respiratorio. È stato ipotizzato che acetilcisteina scinde i legami di disolfuro che interconnettono le catene di micopolisaccaridi ed esercita un effetto depolimerizzante sulle catene di DNA (nel muco purulento). Grazie a questi meccanismi, la viscosità del muco si riduce.
Un meccanismo alternativo di acetilcisteina si ritiene sia basato sulla capacità del suo gruppo reattivo SH di legare i radicali chimici e in questo modo di detossificarli.
Inoltre, acetilcisteina contribuisce a un aumento della sintesi del glutatione, che è importante per la detossificazione delle noxae. Questo fornisce la spiegazione del suo effetto antidotico nell’intossicazione da paracetamolo.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
In seguito alla somministrazione orale, acetilcisteina viene rapidamente e quasi completamente assorbita e metabolizzata nel fegato in cisteina, il metabolita farmacologicamente attivo, oltre che in diacetilcistina, cistina e ulteriori disolfuri misti.
Distribuzione
A causa dell’elevato effetto di primo passaggio, la biodisponibilità di acetilcisteina somministrata per via orale è molto bassa (circa il 10%). Nell’uomo le concentrazioni plasmatiche massime vengono raggiunte dopo 1-3 ore, con la massima concentrazione plasmatica del metabolita cisteina nell’intervallo di circa 2 µmol/l. È stato stabilito che il legame di acetilcisteina alle proteine è pari a circa il 50%.
Biotrasformazione
Acetilcisteina e suoi metaboliti si presentano nell’organismo in tre diverse forme: in parte in forma libera, in parte in forma legata alle proteine attraverso labili legami disolfurici e in parte sotto forma di aminoacido incorporato. Acetilcisteina viene escreta quasi esclusivamente sotto forma di metaboliti inattivi (solfati inorganici, diacetilcistina) attraverso i reni. L’emivita plasmatica di acetilcisteina è di circa un’ora ed è determinata principalmente dalla rapida biotrasformazione epatica. La compromissione della funzionalità epatica provoca pertanto un prolungamento delle emivite plasmatiche fino a 8 ore.
Eliminazione
Gli studi farmacocinetici con somministrazione endovenosa di acetilcisteina hanno rivelato un volume di distribuzione di 0,47 l/kg (in totale) o 0,59 l/kg (ridotto); la clearance plasmatica è stata determinata rispettivamente in 0,11 l/h/kg (in totale) e 0,84 l/h/kg (ridotta). L’emivita di eliminazione dopo somministrazione endovenosa è di 30-40 minuti, mentre l’escrezione segue una cinetica in tre fasi (alfa, beta e fase gamma terminale).
Acetilcisteina attraversa la placenta e viene rilevata nel sangue del cordone ombelicale. Non sono disponibili informazioni riguardanti l’escrezione nel latte materno.
Non sono disponibili dati e informazioni sul comportamento di acetilcisteina in corrispondenza della barriera ematoencefalica nell’uomo.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Tossicità acuta
Negli esperimenti sugli animali la tossicità acuta è bassa. Per il trattamento del sovradosaggio, vedere paragrafo 4.9.
Tossicità cronica
Gli studi condotti su varie specie animali (ratto, cane) con una durata fino a un annon hanno mostrato alcuna alterazione patologica.
Potenziale cancerogeno e mutageno
Non si prevede alcun effetto mutageno di acetilcisteina. Un test in vitro è risultato negativo.
Non è stato condotto alcuno studio relativo a un eventuale potenziale oncogeno di acetilcisteina.
Tossicologia riproduttiva
Non è stata rilevata alcuna malformazione nel corso degli studi di embriotossicità nei conigli e nei ratti. Gli studi di fertilità e tossicità perinatale o postnatale sono risultati negativi.
Acetilcisteina attraversa la placenta nei ratti ed è stata rilevata nel liquido amniotico. La concentrazione del metabolita L-cisteina nella placenta e nel feto è superiore alla concentrazione nel plasma materno fino a 8 ore dopo la somministrazione orale.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
Saccarosio Acido ascorbico (E300) Saccarina sodica Aroma limone Aroma miele
06.2 Incompatibilità
La dissoluzione delle formulazioni di acetilcisteina con altri medicinali non è raccomandata.
06.3 Periodo di validità
3 anni La soluzione ricostituita deve essere usata subito dopo la preparazione.
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
06.5 Natura e contenuto della confezione
La polvere per soluzione orale è confezionata in bustine in polietilene-alluminio-carta e inserite in una scatola di cartone. Le bustine contengono 3 g di polvere Dimensioni delle confezioni: 6, 10, 20, 30, 60, 90 bustine contenenti 3 g di polvere.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Hexal A/S EdvardThomsensVej 14 DK-2300 København S Danimarca Rappresentante per l’Italia: Sandoz S.p.A., L.go U. Boccioni 1, 21040 Origgio (VA)
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
AIC n. 043199013 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 6 Bustine in PE/AL/CA AIC n. 043199025 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 10 Bustine in PE/AL/CA AIC n. 043199037 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 20 Bustine in PE/AL/CA AIC n. 043199049 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 30 Bustine in PE/AL/CA AIC n. 043199052 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 60 Bustine in PE/AL/CA AIC n 043199064 – "600 mg Polvere per soluzione orale" 90 Bustine in PE/AL/CA
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
18/03/2014
10.0 Data di revisione del testo
Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 20/04/2023