Alfaflor Collirio: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Alfaflor collirio (Betametasone + Nafazolina + Tetraciclina): sicurezza e modo d’azione

Alfaflor collirio (Betametasone + Nafazolina + Tetraciclina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Alfaflor collirio é indicato nelle congiuntiviti subacute e croniche di origine batterica.

Congiuntiviti non batteriche, comprese le forme allergiche di qualsiasi origine.

Dacriocistiti e dacriostenosi, blefarocongiuntiviti, dermatiti eczematose delle palpebre, iriti reumatiche ed in tutte le altre infezioni sensibili alla tetraciclina od infiammazioni da ustioni o lesioni suscettibili di infezioni.

Alfaflor collirio: come funziona?

Ma come funziona Alfaflor collirio? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Alfaflor collirio

Categoria farmacoterapeutica: corticosteroidi – antiinfettivi – midriatrici in combinazione, codice ATC: S01CB04.

Il betametasone sodio fosfato è un cortisonico con nota attività anti- infiammatoria, l’uso del betametasone sodio fosfato in oftalmologia, per applicazioni locali, é indicato nelle forme infiammatorie accompagnate o non da infezioni dell’occhio.

La nafazolina nitrato è un derivato imidazolinico, con azione vasocostrittrice di tipo alfa-adrenergico. Per applicazione topica oculare, allevia molti sintomi, quali fotofobia, blefarospasmo, lacrimazione, prurito, ecc.

La tetraciclina cloridrato è un noto antibiotico a largo spettro d’azione, nel trattamento delle infezioni da germi gram-positivi e gram-negativi, da grossi virus, da rickettsie, ecc.

In particolare, sono ad essa sensibili: Strept. Pyogenes – D. Pneumoniae – Staph. Aureus – Clamidiae – Micoplasmi – Pasteurella Multicida – H. Influentiae – Brucella (melitensis, abortus, suis).

La tetraciclina è ottimamente tollerata dall’occhio; in rari casi é stata descritta la comparsa di miopia transitoria (Edwards T.S.J. Am. Med. Ass. 186, 69, 1973).


Alfaflor collirio: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Alfaflor collirio, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Alfaflor collirio

La nafazolina nitrato e il betametasone sodio fosfato non modificano le concentrazioni attive, in senso antibatterico, osservate nell’umor acqueo dei conigli trattati localmente con Alfaflor collirio.

L’Alfaflor (0,25 ml/kg/die nel sacco congiuntivale, ripetuto per 180 giorni consecutivi) non determina nel coniglio concentrazioni ematiche ed urinarie, attive in senso antibatterico.

L’Alfaflor, anche se viene somministrato nel coniglio, ad una dose pro- animale elevata, non determina effetti ipotrofizzanti surrenalici, né modificazioni del contenuto in acido ascorbico e in colesterolo del surrene del ratto e del tasso plasmatico degli 11-idrossicorticosteroidi.


Alfaflor collirio: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Alfaflor collirio agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Alfaflor collirio è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Alfaflor collirio: dati sulla sicurezza

Indagini tossicologiche:

DL 50 al 7° giorno, somministrato per os nel ratto: 18,12 ml/kg – nel Mus musculus: 22,18 ml/kg

DL 50 al 7° giorno, somministrato per via endoperitoneale: nel ratto: 10,82 ml/kg – nel Mus musculus: 10,08 ml/kg.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Alfaflor collirio: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Alfaflor collirio

Alfaflor collirio: interazioni

Non note.


Alfaflor collirio: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Alfaflor collirio: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Alfaflor non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco