Alfakinasi: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Alfakinasi (Urochinasi): sicurezza e modo d’azione

Alfakinasi (Urochinasi) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

L’urochinasi trova indicazione in tutte le forme tromboemboliche e di trombosi di vene ed arterie di recente formazione.

Alfakinasi: come funziona?

Ma come funziona Alfakinasi? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Alfakinasi

Gruppo farmacoterapeutico

Sangue e organi emopoietici, antitrombotici/enzimi. Classe ATC B01AD04

Meccanismo d’azione/effetti farmacodinamici

L’urochinasi è un enzima estratto dall’urina umana, normalmente reperibile in due forme di peso molecolare rispettivamente 54.000 e 33.000 daltons, che determina l’attivazione enzimatica del sistema fibrinolitico endogeno, convertendo il plasminogeno ematico inattivo in plasmina. Con questo meccanismo d’azione esplica la sua attività litica sui depositi di fibrina ed in particolare determina un’intensa azione trombolitica a livello dei coaguli ematici e delle formazioni tromboemboliche di recente formazione dissolvendoli e ripristinando in un tempo relativamente breve il normale flusso sanguigno senza dare luogo ad evidenti effetti collaterali, previene ed elimina i danni determinati dalle ostruzioni vasali. L’attività fibrinolitica dell’urochinasi viene determinata quantitativamente in riferimento a preparazioni standard (Standard di riferimento O.M.S.) e viene espressa, correntemente, in Unità Internazionali (U.I.) praticamente equivalenti alle Unità C.T.A. (Standard Committee on Thrombolytic Agents).

L’intensità fibrinolitica "in vivo" dell’urochinasi dipende:

dai fattori emodinamici che ne regolano la diffusione e concentrazione a livello del coagulo;dai livelli di inibitori plasmatici;dalle quantità di plasminogeno e di fibrina presenti nel coagulo;dall’estensione e dall’età del coagulo.


Alfakinasi: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Alfakinasi, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Alfakinasi

Dopo iniezione endovenosa, l’urochinasi abbandona rapidamente il circolo.

Il suo tempo di emivita deve ritenersi compreso fra 9 e 16 minuti.

La sostanza si concentra principalmente nel fegato e nel rene.

Pazienti con alterata funzionalità epatica possono presentare un aumento dell’emivita plasmatica della sostanza.

Piccole quantità di urochinasi sono eliminate con l’urina e con la bile.

Non è noto se la sostanza attraversa la placenta o se passa nel latte.


Alfakinasi: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Alfakinasi agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Alfakinasi è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Alfakinasi: dati sulla sicurezza

L’urochinasi è priva di antigenicità in quanto trattasi di proteine di origine umana e, nella pratica clinica, rispetto agli agenti fibrinolitici di origine batterica presenta molteplici vantaggi:

può essere somministrata a dosi standardizzate e la sua efficacia è costante anche in trattamenti ripetuti in quanto non risultano naturalmente presenti nè si formano anticorpi neutralizzanti;provoca raramente reazioni allergiche.

Nelle prove di tossicità acuta dosi singole di urochinasi oltre cento volte superiori a quelle impiegate in clinica, somministrate per via endovenosa, od endoperitoneale non sono risultate letali nel topo e nel ratto.

Studi di tossicità subacuta negli stessi animali hanno confermato l’innocuità del prodotto.

In particolare 7 giorni consecutivi di trattamento e.v. nel ratto con dosi quotidiane fino a 350.000 U.I./kg non hanno provocato effetti tossici macroscopici e l’esame istologico dei principali organi ha permesso di escludere alterazioni e lesioni.

Inoltre studi condotti sul ratto e sul coniglio hanno evidenziato l’assenza di teratogenicità e l’assenza di influenza sulla gestazione, sulla vitalità e sullo sviluppo corporeo del feto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Alfakinasi: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Alfakinasi

Alfakinasi: interazioni

L’uso contemporaneo di salicilici, indometacina, fenilbutazone, ed in genere farmaci antiinfiammatori non steroidei, anticoagulanti orali, antiaggreganti piastrinici, dipiridamolo e destrano può aumentare il rischio di emorragie e pertanto andrà evitato.

Per quanto riguarda l’eventuale uso contemporaneo con eparina, si tenga conto di quanto riportato alla voce "Posologia e modo di somministrazione".


Alfakinasi: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Alfakinasi: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

La sostanza non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso delle macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco