Brinerdina: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Brinerdina (Diidroergocristina + Clopamide + Reserpina): sicurezza e modo d’azione

Brinerdina (Diidroergocristina + Clopamide + Reserpina) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipertensione arteriosa di grado lieve.

Brinerdina: come funziona?

Ma come funziona Brinerdina? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Brinerdina

Brinerdina è una associazione di tre componenti che, con punti d’attacco diversi

e complementari, agiscono in modo sinergico sulla malattia ipertensiva.

La diidroergocristina, oltre all’azione ipotensiva a punto di attacco centrale e periferico, migliora l’irrorazione cerebrale ed inibisce le crisi ipertensive.

La clopamide, salidiuretico, esplica la sua azione ipotensiva anche per azione diretta sulla parete vasale.

La reserpina, a lato della sua azione sedativa centrale, esplica la ben conosciuta azione di riduzione dei valori pressori.

Esperimenti effettuati in diverse condizioni sperimentali con i singoli componenti e con l’associazione in toto hanno ampiamente evidenziato un sinergismo d’azione sia per quanto riguarda l’intensità e la durata dell’attività antipertensiva che l’azione diuretica anche in forme di ipertensione cronica indotta.


Brinerdina: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Brinerdina, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Brinerdina

Dopo somministrazione orale del composto marcato nel ratto, la diidroergocristina è stata ritrovata per l’1,2% nelle urine, il 13,8% nella bile e l’88,6% nelle feci, che rappresentano pertanto la via principale di escrezione.

La reserpina viene assorbita dal tratto gastroenterico e ritrovata nelle urine, dopo 24 ore, in una percentuale di circa il 6% della dose somministrata. Viene escreta per via fecale: dopo 3 gg dalla somministrazione circa il 60% è stato infatti ritrovato nelle feci, per lo più immodificato.

La clopamide per via orale viene rapidamente assorbita e la sua attività si manifesta già dopo 1-2 ore dalla somministrazione e perdura fino a 24 ore.


Brinerdina: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Brinerdina agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Brinerdina è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Brinerdina: dati sulla sicurezza

Somministrata per os alla dose di 4 g/Kg, Brinerdina non ha indotto nel ratto e nel topo alcuna mortalità, mentre la sua DL50 i.p. è risultata rispettivamente di 3465 e 2970 mg/Kg.

Esperimenti di tossicità cronica nel ratto e nel coniglio per 180 gg non hanno indotto variazioni patologiche dei parametri esaminati e manifestazioni istologiche a carico dei principali organi e apparati.

Brinerdina non è risultata teratogena nè nel ratto nè nel coniglio.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Brinerdina: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Brinerdina

Brinerdina: interazioni

Il farmaco può aumentare la risposta alla tubocurarina e diminuire la risposta arteriosa alla noradrenalina.

In caso di chirurgia d’urgenza è opportuno ridurre il dosaggio di preanestetici e di anestetici.

L’associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico, ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.


Brinerdina: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Brinerdina: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto può determinare sonnolenza; di ciò devono essere avvertiti coloro che potrebbero condurre veicoli o attendere ad operazioni richiedenti vigilanza integra.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco