Buflan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Buflan (Buflomedil Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Buflan (Buflomedil Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sintomatologia connessa ad insufficienza cerebrovascolare cronica: deterioramento intellettuale, alterazioni della personalità, difetti di memoria e/o di attenzione, disorientamento spazio-temporale, vertigini, tinnito. Sequele dell’apoplessia cerebrale e degli interventi di neurochirurgia.

Insufficienza circolatoria arteriosa periferica e manifestazioni ad essa correlate; claudicatio intermittens, morbo e sindrome di Raynaud, morbo di Bürger, eritrocianosi, crampi su base vascolare.

Buflan: come funziona?

Ma come funziona Buflan? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Buflan

Studi di farmacologia sperimentale e clinica hanno dimostrato che il Buflomedil cloridrato, grazie alle sue particolari proprietà, agisce sul microcircolo, ripristinandone la funzionalità nei distretti con alterazioni del letto vascolare. In particolare, esso non influenza l’equilibrio delle costanti emodinamiche generali e, pertanto, non induce squilibri pressori e cardiaci. Tali caratteristiche rivestono ampio valore terapeutico sia nelle insufficienze circolatorie periferiche che generali.

Le attività farmacologiche di BUFLAN comprendono:

– aumento del flusso ematico distrettuale,

– aumento della pO2 tissutale senza interferenza nei meccanismi di respirazio

ne cellulare,

– inibizione dell’aggregazione piastrinica indotta da collagene, ADP, adrena-lina,

– inibizione del trasporto dello ione Ca++ a livello di membrana con azione

elettiva sulle fibre muscolari lisce della parete vasale con conseguente azione antispastica,

– miglioramento della deformabilità eritrocitaria frequentemente alterata negli

stati di insufficienza circolatoria distrettuale,

– inibizione competitiva dei recettori -adrenergici nei confronti delle contra-

zioni provocate da noradrenalina sulle fibrocellule della muscolatura liscia arteriolare.

Tale profilo di attività consente un miglioramento generale della perfusione dei distretti ischemici nei soggetti con arteriopatie periferiche, nei quali la sintomatologia dolorosa e la limitazione funzionale ad esse connessa viene attenuata.

Frequentemente, la migliorata perfusione locale comporta anche un miglioramento dello stato trofico della cute degli arti.

Nei pazienti con insufficienza cerebrovascolare BUFLAN determina una ripresa della capacità di attenzione ed un miglioramento del profilo comportamentale specie per quanto riguarda l’abitudine alle cure personali e l’equilibrio nei confronti dell’ambiente.


Buflan: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Buflan, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Buflan

Buflomedil cloridrato viene rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale, raggiungendo il picco ematico a circa due ore dalla somministrazione.

Il farmaco si distribuisce ampiamente nei fluidi e tessuti dell’organismo e la sua emivita plasmatica è di circa tre ore.

Buflomedil cloridrato viene escreto in prevalenza per via renale, sia come tale che sotto forma di metabolita.


Buflan: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Buflan agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Buflan è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Buflan: dati sulla sicurezza

La valutazione della tossicità del Buflomedil è stata effettuata nel topo e nel ratto per via orale ed iniettabile.

Le DL50 nel topo e nel ratto sono risultate, rispettivamente, di 243,3 e 628,2 mg/Kg per via orale e di 69,8 e 38,8 mg/Kg per via venosa.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Buflan: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Buflan

Buflan: interazioni

Non sono finora note eventuali interazioni con altri farmaci.


Buflan: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Buflan: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto può causare sonnolenza e vertigini; si consiglia pertanto prudenza nello svolgere attività che richiedono integrità nel grado di vigilanza (guida di autoveicoli, ecc.).

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco