Cefadril: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Cefadril (Cefadroxil Monoidrato): sicurezza e modo d’azione

Cefadril (Cefadroxil Monoidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Infezioni da germi sensibili Gram-positivi e Gram-negativi.

– Vie respiratorie: broncopolmoniti – pleuriti – bronchiti acute e croniche – laringotracheiti – faringiti – otiti – complicanze infettive degli stati influenzali – tonsilliti – sinusiti.

– In urologia: cistiti – pieliti – uretriti – pielonefriti.

– In gastroenterologia: colecistiti – gastroenteriti.

– In ginecologia: annessiti – parametriti.

– In pediatria: tutte le malattie infettive del neonato e del bambino.

– In dermatologia: infezioni dei tessuti molli (ascessi – ulcere da decubito – foruncolosi) e della pelle.

Cefadril: come funziona?

Ma come funziona Cefadril? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Cefadril

Il cefadroxil ac. 7-D-a-(-4-idrossifenil)-acetamido-3-metil-3-cefem-4-carbossilico monoidrato è una cefalosporina semisintetica che costituisce il principio attivo della specialità Cefadril.

Questo antibiotico ha una via di somministrazione esclusivamente orale, viene rapidamente assorbito a livello enterico ed è caratterizzato da un’ alta permanenza nel circolo ematico, con quantità ancora ben dosabili dopo 8-12 ore dall’assunzione; viene eliminato in buona parte per via renale, lentamente, e ciò spiega l’elevata e duratura concentrazione ematica ed urinaria ed, appunto, la particolare efficacia dell’antibiotico nelle infezioni delle vie urinarie.

Il suo spettro di attività antibatterica è assai ampio comprendendo la maggior parte dei germi gram-positivi e gram-negativi e in particolare il Cefadroxil risulta attivo verso gli stafilococchi produttori di penicillinasi.

È antibiotico di ottima tollerabilità, di elevata efficacia per via orale, e per tale ragione può considerarsi farmaco preferenziale nella terapia, sia ospedaliera che domiciliare, di numerose affezioni della prima infanzia.


Cefadril: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Cefadril, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Cefadril

Il farmaco raggiunge il massimo livello ematico un’ora dopo la somministrazione orale e viene eliminato lentamente senza tuttavia dar luogo ad accumulo.

Nelle prove di tossicità acuta per os nel topo e nel ratto, le rispettive dl50 sono state determinabili con esattezza e comunque risultano superiori a 6 g/kg.


Cefadril: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Cefadril agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Cefadril è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Cefadril: dati sulla sicurezza

Nelle prove di tossicità subacuta (10 giorni) per via orale e per via intraperitoneale nel topo e nel ratto, una mortalità significativa è rilevabile soltanto con 0,5-1 g/kg per via intraperitoneale.

Nelle prove di tossicità cronica per os nel ratto e nel maiale con 300 mg/kg/die non si è osservata alcuna variazione significativa dei principali parametri ematologici, ematochimici ed urinari, né dei reperti anatomo-istologici dei principali organi.

Nelle prove di tollerabilità generale, dosi uniche orali comprese tra 1 e 2 g/kg nel ratto e nel coniglio non hanno provocato variazioni significative a carico della pressione arteriosa, dell’ ECG, della frequenza respiratoria e del comportamento.

Infine nelle prove teratologiche, 200-300 mg/kg/die per via orale nel ratto femmina e nella coniglia non sono risultati in grado di interferire sul normale sviluppo embrionale e fetale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Cefadril: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Cefadril

Cefadril: interazioni

L’ eventuale uso contemporaneo o ravvicinato di altri farmaci nefrotossici aumenta la tossicità renale e la funzione del rene va assiduamente controllata (kanamicina, streptomicina, colistina, viomicina, polimixina, neomicina, gentamicina, ecc.).

La somministrazione delle cefalosporine può interferire con i risultati di alcune prove di laboratorio, causando pseudopositività della glicosuria con i metodi di Benedict, Fehling e Clinitest ma non con i metodi enzimatici.

False positività del test di Coombs diretto sono state segnalate in corso di trattamento con cefalosporine.


Cefadril: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Cefadril: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto non esercita effetti particolari nei riguardi della capacità di guidare e dell’uso delle macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco