Cernevit: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Cernevit (Retinolo Palmitato + Colecalciferolo + Tocoferolo Alfa + Ac.Ascorbico + Cocarbossilasi Tetraidrato + Riboflavina + Piridossina Cloridrato + Cianocobalamina + Ac.Folico + Dexpantenolo + Biotina + Nicotinamide): sicurezza e modo d’azione

Cernevit (Retinolo Palmitato + Colecalciferolo + Tocoferolo Alfa + Ac.Ascorbico + Cocarbossilasi Tetraidrato + Riboflavina + Piridossina Cloridrato + Cianocobalamina + Ac.Folico + Dexpantenolo + Biotina + Nicotinamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Apporto di vitamine corrispondenti al fabbisogno giornaliero dell’adulto e del bambino di oltre 11 anni d’età, nelle situazioni che richiedono un supplemento di vitamine per via iniettabile quando l’apporto orale e’ controindicato, impossibile od insufficiente (denutrizione, malassorbimento digestivo, nutrizione parenterale).

Cernevit: come funziona?

Ma come funziona Cernevit? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Cernevit

Categoria farmacoterapeutica: codice ATC: A11BA

CERNEVIT è un’associazione equilibrata di tutte le vitamine idrosolubili e liposolubili, necessarie per il metabolismo dell’adulto e del bambino di oltre 11 anni di età, ad eccezione della vitamina K.

Questa composizione risponde alle raccomandazioni dell’AMA (American Medical Association) ed è stata approvata dalla FDA (Food and Drug Administration).


Cernevit: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Cernevit, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Cernevit

La tossicità acuta (DL 50) di CERNEVIT è stata studiata nel topo di entrambi i sessi.

Malgrado la velocità di iniezione molto rapida, la DL 50 è risultata 250 volte superiore alla dose prevista in clinica umana, rivelando così un margine molto elevato.

Nel corso degli studi sulla potenziale tossicità di CERNEVIT per somministrazioni ripetute, condotti nel cane, per 30 giorni a dosi 48 volte superiori a quelle previste nell’uomo, non sono emersi fenomeni di tossicità, né sul piano comportamentale, né dai risultati ematologici ed ematochimici e nè dall’esame istologico dei vari organi.

I solventi delle vitamine liposolubili (acido glicocolico+lecitina) sono stati oggetto di uno studio tossico farmacologico completo inclusi gli studi di riproduzione, mutagenesi e cancerogenesi.

I risultati di tali indagini hanno dimostrato che questi solventi possono essere tranquillamente somministrati per via endovenosa ed intramuscolare.

Gli studi di tollerabilità locale unitamente a quelli per la valutazione del potenziale allergenico e anafilattogeno hanno dimostrato che CERNEVIT è ben tollerato e non induce fenomeni di allergia o anafilassi.

La buona tollerabilità di CERNEVIT è stata confermata anche nell’uomo.


Cernevit: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Cernevit agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Cernevit è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Cernevit: dati sulla sicurezza

Non sono stati eseguiti studi preclinici specifici su CERNEVIT.

Gli studi preclinici effettuati su ciascun componente contenuto in CERNEVIT non hanno mostrato alcun rischio potenziale per l’utilizzo nell’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Cernevit: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Cernevit

Cernevit: interazioni

Le interazioni tra le specifiche vitamine di CERNEVIT ed altri agenti devono essere trattate di conseguenza.

Tali interazioni includono:

Agenti che possono causare pseudotumori cerebrali (incluse alcune tetracicline): aumento del rischio di pseudotumori cerebrali con la somministrazione concomitante di vitamina A

Alcool (consumo cronico eccessivo): aumento del rischio di epatotossicità da vitamina A .

Anticonvulsivanti: l’acido folico può incrementare il metabolismo di alcuni antiepilettici come il fenobarbital, fenitoina, fosfenitoina, e primidone che possono aumentare il rischio di attacchi epilettici. Controllare le concentrazioni di anticonvulsivanti nel plasma con l’uso concomitante di folato e dopo la sua sospensione.

Agenti antipiastrinici (es. aspirina): la vitamina E si può aggiungere all’inibizione della funzione delle piastrine.

Aspirina (terapia ad alto dosaggio): può ridurre i livelli di acido folico incrementando l’escrezione urinaria.

Alcuni anticonvulsivanti (es. fenitoina, carbamazepine, fenobarbital, valproato): possono causare carenze di folato, piridossina e vitamina D.

Alcuni agenti antiretrovirali: diminuizione dei livelli di vitamina D sono stati associati con ad es. efavirenz e zidovudina. La diminuizione della formazione del metabolita attivo della vitamina D è stata associata con gli inibitori delle proteasi.

Cloramfenicolo: può inibire la risposta ematologica alla terapia della vitamina B12.

Deferoxamine: aumento del rischio di insufficienza cardiaca indotta da ferro a causa dell’aumento della mobilità del ferro da supplementazione di vitamina C in eccesso. Per specifiche precauzioni consultare le informazioni di prodotto di deferoxamine.

Etionammide: può causare carenza da piridossina.

Fluoropirimidina (5-fluorouracile, capecitabina, tegafur): aumento della citotossicità in associazione con acido folico.

Antagonisti del folato, ad es. metotressato, sulfasalazina, pirimetamina, triamterene, trimetoprim ed alti dosaggi di catechine del tè: blocco della conversione del folato nei suoi metaboliti attivi e riduzione dell’efficacia della supplementazione.

Antimetaboliti del folato (metotressato, raltitrexed): la supplementazione di acido folico può diminuire gli effetti dell’antimetabolita.

Levodopa: la vitamina B6 può ridurre l’efficacia della supplementazione della levodopa in quanto la decarbossilazione della levodopa richiede un enzima che dipende dalla vitamina B6. Un inibitore della dopa-decarbossilasi come la carbidopa può essere aggiunto per prevenire questa interazione.

Antagonisti della piridossina, inclusi cicloserina, idralazina, isoniazide, penicillamina, fenelzina: possono causare carenza di piridossina.

Retinoidi, incluso bexarotene: aumento del rischio di tossicità quando utilizzato in concomitanza con la vitamina A (vedere paragrafo 4.4: ìpervìtamìnosì A).

Teofillina: può causare carenza da piridossina.

Soluzione orale Tipranavir: contiene 116 UI/mL di vitamina E, che è in eccesso rispetto all’apporto giornaliero raccomandato (vedere paragrafo 4.2).

Antagonisti della Vitamina K (es., warfarina): effetto anticoagulante potenziato dalla vitamina E.

Farmaci che si legano all’alfa1-Acido Glicoproteinico (AAG):

In uno studio in vitro che ha utilizzato siero umano, concentrazioni di acido glicolico approssimativamente 4 volte superiori rispetto alla concentrazione di acido glicolico nel siero che sarebbe risultato da una iniezione in bolo di CERNEVIT negli adulti, aumentò la frazione non legata del farmaco scelto noto per legarsi dal 50 all’80% all’ alfa1-acido glicoproteinico (AAG).

Non è noto se questo effetto è clinicamente rilevante se la quantità di acido glicocolico contenuto in una dose standard di CERNEVIT (come componente delle micelle miscelate) è somministrato mediante un’ iniezione endovenosa lenta, iniezione intramuscolare, o se infusa per un periodo di tempo più lungo.

I pazienti che assumono CERNEVIT come pure farmaci che si legano all’AAG devono essere attentamente controllati per l’aumento della risposta a questi farmaci. Sono inclusi propranololo, prazosin, e numerosi altri.

Interazioni con la supplementazione di vitamine addizionali:

Alcuni medicinali possono interagire con alcune vitamine a dosaggi marcatamente maggiori rispetto a quelli forniti con CERNEVIT. Ciò deve essere preso in considerazione nei pazienti che assumono vitamine da molteplici fonti e, quando applicabile, i pazienti devono essere controllati per queste interazioni e trattati di conseguenza.


Cernevit: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Cernevit: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco