Citofur: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Citofur (Tegafur): sicurezza e modo d’azione

Citofur (Tegafur) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Nel trattamento del carcinoma dell’apparato digerente: dello stomaco, del retto, della mammella e dei polmoni.

Citofur: come funziona?

Ma come funziona Citofur? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Citofur

Il tegafur è un farmaco ad attività antimetabolita, analogo del 5-fluorouracile, appartenente alla classe delle fluoropirimidine, che esplica la sua azione interferendo nel metabolismo degli acidi nucleici attraverso l’inibizione degli enzimi cellulari timidilato-sintetasi e timidilato-chinasi.

Nei tumori degli animali di laboratorio l’intensità e lo spettro d’azione del farmaco sono praticamente identici a quelli del 5-fluorouracile; sperimentalmente la sua somministrazione i.v. a dosi elevate (100-200 mg/kg) determina ipotensione, dispnea, adinamia, ptosi, riduzione della motilità spontanea, atassia, ipotermia, potenziamento della ipnonarcosi farmacologica; il tegafur negli animali di laboratorio ha inoltre azione anticonvulsivante e aumentante la resistenza alla anossia; in soluzione al 2% il farmaco non risulta irritante locale.


Citofur: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Citofur, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Citofur

Il tegafur è molto ben assorbito dal tratto gastroenterico; dopo somministrazione orale di 0.25-0.5-0.75-1 g per metro quadrato di superficie corporea la massima concentrazione plasmatica, corrispondente rispettivamente a 24-36-42 e 51 mcg/ml, viene raggiunta dopo 2-4 ore dall’assunzione.

I livelli ematici decrescono poi secondo una cinetica di primo ordine con un tempo di emivita plasmatica variabile da 5 a 14 ore (in media 9).

Il tegafur diffonde rapidamente dal sangue ai tessuti con un volume di distribuzione apparente nell’uomo di 0.4-0.8 l/kg e una percentuale di legame alle proteine plasmatiche del 30-50%.

Nell’uomo il farmaco è metabolizzato a livello epatico prevalentemente in 5-fluoracile, gamma-butirrolattone, deidroftorafur, trans-3′-idrossiftorafur, trans-4′-idrossiftorafur, cis-4′-idrossiftorafur; il 20% della dose somministrata viene escreto immodificato nelle urine.

Il tegafur è escreto per via renale con un’emivita di eliminazione variabile nell’uomo da 6 a 17 ore ed una clearance plasmatica di 22-95 ml/kg/ora.


Citofur: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Citofur agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Citofur è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Citofur: dati sulla sicurezza

Dal complesso delle ricerche condotte risulta che il tegafur presenta una letalità ed una tossicità acuta negli animali da esperimento non molto accentuate per la categoria a cui il medicamento appartiene: la DL50 per via orale nel topo è di 928,8 mg/kg, nel ratto è di 1973,6 mg/kg; per via intramuscolare è di 923 mg/kg nel topo e di 1390,5 mg/kg nel ratto; per via endoperitoneale nel topo maschio è di 750 mg/kg, nel topo e nel ratto femmina è rispettivamente di 640 mg/kg e 1280 mg/kg.

Le prove di tossicità subacuta e cronica nel cane e nel ratto hanno messo in evidenza che il farmaco non determina significative modificazioni sistemiche tranne una manifesta depressione midollare, mentre nel ratto per dosi orali più elevate anche per periodi di 30 giorni si osserva un rallentamento dell’accrescimento corporeo ed intensa inibizione emopoietica.

Il farmaco per somministrazioni ripetute risulta tollerato in maniera soddisfacente con la via di somministrazione consigliata in clinica umana; infatti per via gastrica non determina, anche per dosi pro-chilo varie volte superiori a quelle suggerite nell’uomo, significative variazioni della pressione arteriosa, del respiro, dell’ECG nel cane e dell’ECG nel ratto.

Nel ratto e nel coniglio gravidi, in caso di somministrazioni ripetute, il tegafur ha presentato effetti teratogeni in analogia a quanto noto in letteratura per altri antineoplastici.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Citofur: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Citofur

Citofur: interazioni

Non associare con farmaci che deprimono la funzionalità del midollo osseo.


Citofur: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Citofur: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non risultano limitazioni.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco