Corlopam: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Corlopam (Fenoldopam Mesilato): sicurezza e modo d’azione

Corlopam (Fenoldopam Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Terapia d’emergenza dell’ipertensione che richieda trattamento per via endovenosa.

Corlopam: come funziona?

Ma come funziona Corlopam? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Corlopam

Categoria farmacoterapeutica: Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci, adrenergici e dopaminergici, codice ATC: C01CA19

Corlopam è un potente vasodilatatore a rapido effetto che agisce con un meccanismo d’azione unico. Questo composto stimola selettivamente i recettori dopaminergici DA1 del sistema arterioso periferico causando un calo della pressione arteriosa pronto e controllabile senza tachicardia marcata e con un incremento del flusso ematico renale. Questi effetti sono stati riscontrati in soggetti sia normo che ipertesi.

Negli animali gli effetti vasodilatatori di Corlopam sono stati riscontrati nelle coronarie, nelle arterie renali, mesenteriche e periferiche. Gli effetti vasodilatatori a livello renale si sono riscontrati sia sulle arteriole efferenti che afferenti.

Corlopam non ha effetti agonistici sui recettori adrenergici alfa e beta né sui recettori dopaminergici presinaptici (DA2).

La selettività di Corlopam verso i recettori dopaminergici DA1 permane in un ampio range di dosaggio, evitando così gli effetti inotropi e vasocostrittori degli alti dosaggi di dopamina.


Corlopam: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Corlopam, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Corlopam

Durante un’infusione endovenosa di due ore di Corlopam in soggetti sani, sono state ottenute concentrazioni di plasma stabili in 30-60 minuti. L’emivita è di 6 minuti, mentre la clearance media del plasma è di 42 ml/min/kg.

Studi con composto marcato hanno mostrato che Corlopam iniettato in vena viene rapidamente metabolizzato nel fegato. Dopo l’infusione di 14C- Corlopam in volontari sani, il 4% della dose somministrata viene escreta immodificata. I 7- e 8-metossi-coniugati compongono rispettivamente l’11% e il 17% della dose somministrata, mentre i metaboliti del glucuronide il 10%. L’86% della radioattività somministrata viene rinvenuta nelle urine entro 24 ore. Entro 192 ore il composto viene praticamente eliminato in toto, l’89% nelle urine e l’11% nelle feci.

Corlopam ha un legame proteico approssimativamente dell’88%.

Studi con composto marcato nel ratto hanno dimostrato che Corlopam non attraversa la barriera emato- encefalica.


Corlopam: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Corlopam agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Corlopam è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Corlopam: dati sulla sicurezza

La DL50 nel topo e nel ratto dopo somministrazione endovenosa è stata rispettivamente di 28,9-50,3 mg/kg.

Uno studio di infusione endovenosa condotto nei ratti per 24 ore a dosaggi varianti da 0,1 a 1,0 mcg/kg/min non ha evidenziato effetti tossici.

Gli stessi tipi di studi condotti nel cane e nella scimmia a dosaggi varianti da 5 a 100 mcg/kg/min non hanno evidenziato alterazioni particolari.

Studi dopo somministrazioni ripetute a dosaggi molto alti fino a 14 giorni (per più di 6 ore al giorno) nel cane, non hanno evidenziato segni di tossicità imputabili al farmaco dopo somministrazione endovenosa. Studi di tossicità cronica per via orale fino a un anno nel ratto e nel cane hanno dimostrato la buona tollerabilità del composto.

Il prodotto, dagli studi condotti, si è dimostrato non teratogeno né fetotossico dopo somministrazione orale ed è privo di effetti mutageni.

È da tener presente che in alcuni casi l’infusione endovenosa di Corlopam ha causato nel ratto, trattato a dosaggi di 1 mcg/kg/min, lesioni alle arterie che sono specie-specifiche; difatti le stesse non sono state

riscontrate nel cane a dosaggi fino a 100 mcg/kg/min, nell’uomo non si sono verificate anomalie vascolari.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Corlopam: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Corlopam

Corlopam: interazioni

Non si conoscono interazioni con Corlopam somministrato per via endovenosa. Non sono state segnalate interazioni con altri agenti cardiovascolari, quali digitale, nitroglicerina (sublinguale), betabloccanti, alfabloccanti, calcioantagonisti, ACE- inibitori (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina) e diuretici. Poichè il Fenoldopam può aumentare la concentrazione di noradrenalina plasmatica, l’uso concomitante di Corlopam e di MAO inibitori deve essere affrontato con cautela.


Corlopam: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Corlopam: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Corlopam può alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Il farmaco può indurre ipotensione.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco