Dea: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Dea (Detastrano Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Dea (Detastrano Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Il Dea è indicato nelle ipercolesterolemie primarie e nella ipercolesterolemia associata a ipertrigliceridemia quando la prima rappresenta il maggior problema terapeutico, in tutti i casi che non rispondono al solo trattamento dietetico.

Dea: come funziona?

Ma come funziona Dea? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Dea

Dea è una specialità medicinale per uso orale ad attività ipocolesterolemizzante ed ipotrigliceridemizzante a base di principio attivo dietilamino etil destrano (Deae-D).

Il Deae-Destrano è una grossa molecola policationica ad alto peso molecolare che non viene modificata dagli enzimi gastrointestinali.

L’attività del Deae-Destrano si esplica attraverso meccanismi concomitanti. Da una parte Deae-Destrano dopo aver raggiunto immodificato l’intestino a divello digiuno-ileale, esplica la sua azione all’interno del lume intestinale mediante la formazione di legami con gli acidi biliari, dando luogo a micelle insolubili e non assorbibili che vengono eliminate con le feci. Il sequestro degli acidi biliari impedisce il riassorbimento intestinale ed il loro ritomo venoso portale al fegato, favorendo: processi, altrimenti inibiti dagli acidi biliari, di idrossilazione microsomiale che catalizzano la tappa metabolica di conversione del colesterolo in acidi biliari ed aumentando la velocità di utilizzazione epatica del colesterolo. La riduzione degli acidi biliari comporta inoltre una riduzione dell’attività emulsionante sui grassi alimentari, con conseguente minor assorbimento lipidico. Deae-Destrano esplica la sua attività nei confronti del colesterolo veicolato dalle LDL e VLDL che rappresentano le porzioni che determinano la formazione dell’ateroma, mentre non influenza i valori del colesterolo HDL che esplica invece azione di protezione rispetto al processo ateromatoso.


Dea: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Dea, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Dea

Il Dea è una resina idrosolubile ad alto peso molecolare, non assorbibile a livello gastro-intestinale e completamente eliminata con le feci.


Dea: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Dea agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Dea è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Dea: dati sulla sicurezza

Nel ratto non si hanno casi di morte né articolare sintomatologia tossica dopo l’assunzione per os di dosi fino a 5 g/kg e per via endoperitoneale per dosi fino a 1 g/kg.

Nel topo maschio per via endoperitoneale la DL50 è pari a 965 mg/kg (730-1300), nel topo femmina, sempre per via intraperitoneale di 1490 mg/kg (1070-2150).

Nel coniglio per via endovenosa dosi fino a 50 mg/kg non provocano casi di morte né intomatologia tossica apprezzabile. In esperimenti di tossicità e tollerabilità croniche per 90 giorni per somministrazione orale, il Deae-Destrano risulta ben tollerato per dosi quotidiane fino a 447 mg/kg (cane) e fino a 1000 mg/kg (ratto). Il Deae-Destrano ha dimostrato di non avere azione teratogena per via orale nel coniglio fino a dosi di 1000 mg/kg e nel ratto fino a 500 mg/kg. Nell’esame istologico degli organi e dei visceri non sono state rilevate alterazioni di rilievo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Dea: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Dea

Dea: interazioni

Tutte le resine a scambio ionico possono interferire con l’assorbimento intestinale di molti farmaci, in particolare con quelli che a livello intestinale assumono carica elettrica negativa. Per questo si consiglia di posticipare la somministrazione di altri farmaci dopo qualche ora di distanza dall’assunzione di Dea.

La somministrazione del farmaco in soggetti digitalizzati non ha portato variazioni significative dei livelli di digossina.


Dea: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Dea: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il farmaco non riduce la concentrazione né provoca sonnolenza nei pazienti in trattamento.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco