Desferal: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile (Deferoxamina Mesilato): sicurezza e modo d’azione

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile (Deferoxamina Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Uso terapeutico

Trattamento monoterapico di chelazione del ferro in caso di accumulo cronico di ferro, come:

emosiderosi trasfusionale, specialmente nella talassemia maggiore, altre anemie congenite, anemia sideroblastica, anemia emolitica autoimmune;

emocromatosi idiopatica (primaria) in pazienti nei quali malattie concomitanti (per es. grave anemia, malattie cardiache, ipoproteinemia) impediscono la flebotomia;

accumulo di ferro associato a porfiria cutanea tarda in pazienti non in grado di tollerare la flebotomia.

Trattamento dell’intossicazione marziale acuta.

Trattamento dell’accumulo cronico di alluminio in pazienti con insufficienza renale terminale (in dialisi di mantenimento) con:

malattie ossee correlate ad alluminio e/o

encefalopatia dialitica e/o

anemia riferita ad alluminio.

Uso diagnostico

Per la diagnosi di accumulo di ferro o alluminio.

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: come funziona?

Ma come funziona Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile

Segni e sintomi

L’involontaria somministrazione di una dose eccessiva di Desferal o un involontario bolo endovenoso/infusione endovenosa rapida possono essere associati con ipotensione, tachicardia e disturbi gastrointestinali; sono stati riportati anche un’acuta ma transitoria perdita della vista, afasia, agitazione, cefalea, nausea, bradicardia, come pure insufficienza renale acuta (vedere paragrafo 4.8). In pazienti con intossicazione marziale acuta e anche nei talassemici, in seguito a trattamento con dosi e.v. eccessivamente alte di Desferal, è stata descritta una sindrome da distress respiratorio acuto (vedere paragrafo 4.4).

Trattamento

Non è noto un antidoto specifico. La somministrazione di Desferal deve essere interrotta e devono essere intrapresi idonei trattamenti sintomatici.

Desferal è dializzabile.


Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile

Categoria farmacoterapeutica: agente chelante, codice ATC: V03AC01

Meccanismo d’azione

La deferoxamina (DFO) forma complessi prevalentemente con gli ioni di Fe e Al trivalenti: le costanti di formazione dei complessi sono rispettivamente 1031 e 1025. L’affinità della DFO per gli ioni bivalenti come Fe++, Cu++, Zn++, Ca++ è sostanzialmente minore (costante di formazione del complesso 1014 o inferiore). La chelazione avviene con rapporto molare 1:1, vale a dire che 1 g di DFO può teoricamente legare 85 mg di ferro trivalente o 41 mg di alluminio trivalente.

Grazie alle sue proprietà chelanti, la DFO può legare il ferro libero sia quello nel plasma che nelle cellule, formando il complesso ferriossamina (FO). L’escrezione urinaria di FO deriva soprattutto dal turnover del ferro plasmatico, mentre il ferro presente nelle feci riflette soprattutto la chelazione intraepatica. Il ferro può essere chelato dalla ferritina e dall’emosiderina, ma è relativamente basso a concentrazioni di DFO clinicamente rilevanti. La DFO non mobilizza, però, il ferro contenuto nella transferrina, nell’emoglobina od in altre sostanze contenenti un gruppo eme.

La DFO può anche mobilizzare e chelare l’alluminio, formando un complesso alluminossamina (AlO).

Effetti farmacodinamici

Poichè entrambi i complessi (FO e AlO) sono escreti completamente, la DFO favorisce l’escrezione del ferro e dell’alluminio per via urinaria e fecale, riducendo così i depositi patologici di ferro o alluminio negli organi.


Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: dati sulla sicurezza

Assorbimento

La DFO è rapidamente assorbita dopo somministrazione intramuscolare in bolo o infusione sottocutanea lenta, ma è solo scarsamente assorbita dal tratto gastrointestinale in presenza di mucosa intatta. La biodisponibilità assoluta è inferiore al 2% dopo somministrazione orale di 1 g di DFO. Se somministrata nel fluido dialitico, la DFO viene assorbita nel corso di una dialisi peritoneale.

Distribuzione

In soggetti sani si sono registrati picchi di concentrazione plasmatica di 15,5 ?mol/l (8,7 ?g/ml) 30 minuti dopo un’iniezione intramuscolare di 10 mg/kg di DFO. Un’ora dopo l’iniezione il picco di concentrazione della FO era di 3,7 ?mol/l (2,3 ?g/ml). Dopo un’infusione endovenosa di 2000 mg (circa 29 mg/kg) di DFO a volontari sani per 2 ore, si sono raggiunte allo steady-state concentrazioni medie di 30,5 ?mol/l di DFO; la distribuzione di DFO è molto rapida, con un’emivita media di distribuzione di 0,4 ore. In vitro, meno del 10% di DFO è legato alle proteine plasmatiche.

Biotrasformazione

Dall’urina dei pazienti con accumulo di ferro sono stati isolati ed identificati 4 metaboliti della DFO. Con la DFO si verificano le seguenti reazioni di biotrasformazione: transaminazione e ossidazione con formazione di un metabolita acido, beta-ossidazione sempre con formazione di un metabolita acido, decarbossilazione e N-idrossilazione con formazione di un metabolita neutro.

Eliminazione

Nei soggetti sani la DFO e la FO hanno eliminazione bifasica dopo somministrazione per via intramuscolare; per la DFO l’emivita di distribuzione apparente è di 1 ora, mentre per la FO è di 2,4 ore. L’emivita terminale apparente è di 6 ore per entrambe. Il 22% della dose iniettata compare nelle urine, entro 6 ore dall’iniezione, come DFO e l’1% come FO.

Caratteristiche nei pazienti

In pazienti con emocromatosi si sono riscontrati livelli di picco plasmatici per la DFO di 7,0 ?mol/l (3,9 ?g/ml) e per la FO di 15,7 ?mol/l (9,6 ?g/ml) un’ora dopo l’iniezione intramuscolare di 10 mg/kg di DFO. In questi pazienti l’emivita di eliminazione di DFO e FO era rispettivamente di 5,6 e 4,6 ore. Dopo 6 ore dall’iniezione, il 17% della dose era escreta con l’urina come DFO e il 12% come FO.

In pazienti con talassemia un’infusione endovenosa continua di 50 mg/kg/24 ore di DFO ha determinato allo steady-state livelli plasmatici di DFO di 7,4 ?mol/l (4,1 ?g/ml). L’eliminazione della DFO dal plasma era bifasica, con una emivita media di distribuzione di 0,28 ore e un’emivita terminale apparente di 3 ore. La clearance plasmatica totale era 0,5 l/h/kg e il volume di distribuzione allo steady-state era calcolato di 1,35 l/kg. L’esposizione al principale metabolita che legava il ferro era di circa il 54% di quella della DFO in termini di AUC. L’emivita di eliminazione monoesponenziale apparente del metabolita era di 1,3 ore.

In pazienti dializzati per insufficienza renale sottoposti ad infusione endovenosa con 40 mg/kg di DFO per un’ora, la concentrazione plasmatica alla fine dell’infusione era di 152 ?mol/l (85,2 ?g/ml), se l’infusione avveniva nel periodo interdialitico. La concentrazione plasmatica di DFO era fra il 13% ed il 27% inferiore, se l’infusione avveniva durante la dialisi. Comunque, in entrambi i casi, le concentrazioni erano di 7,0 ?mol/l (4,3 ?g/ml) per FO, e di 2-3 ?mol/l (1,2-1,8 ?g/ml) per AlO. Al termine dell’infusione, la concentrazione plasmatica di DFO scendeva rapidamente, con un’emivita di 20 minuti. Una frazione minore della dose veniva eliminata con un’emivita più lunga di 14 ore. Le concentrazioni plasmatiche di AlO continuavano ad aumentare fino alla 48ª ora dopo l’infusione, raggiungendo valori di circa 7 ?mol/l (4 ?g/ml). In seguito alla dialisi la concentrazione plasmatica di AlO scendeva a 2,2 ?mol/l (1,3 ?g/ml).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: interazioni

Desferal non deve essere somministrato a dosi più alte di quelle raccomandate. Non deve essere somministrato a concentrazioni superiori a 95 mg/ml per via sottocutanea poichè ciò aumenta il rischio di reazioni locali (vedere paragrafo 6.6). Quando si deve utilizzare obbligatoriamente la via intramuscolare, può essere necessario impiegare concentrazioni maggiori per facilitare l’iniezione (vedere paragrafo 6.6).

Alla concentrazione raccomandata di 95 mg/ml, la soluzione ricostituita appare limpida, incolore o lievemente giallina. Si devono utilizzare solo soluzioni limpide. Soluzioni opache o torbide devono essere eliminate. La tecnica d’iniezione deve essere eseguita con attenzione.

Per infusioni sottocutanee l’ago non deve essere inserito troppo vicino al derma.


Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Desferal polvere e solvente per soluzione iniettabile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Donne potenzialmente fertili

In ogni caso i benefici per la madre devono essere soppesati con eventuali rischi per il bambino.

Gravidanza

I dati relativi all’uso di deferoxamina in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi negli animali (conigli) hanno mostrato una tossicità riproduttiva/teratogenicità (vedere paragrafo 5.3). Il rischio per il feto e la madre non è noto. Deferoxamina deve essere usata durante la gravidanza solo se il beneficio atteso è superiore al potenziale rischio per il feto.

Allattamento

Non è noto se deferoxamina passa nel latte materno. Poichè molti farmaci sono escreti nel latte umano, e a causa del potenziale di reazioni avverse al farmaco serie nei neonati/bambini allattati al seno, deve essere presa la decisione se astenersi dall’allattamento al seno o astenersi dall’uso del medicinale tenendo in considerazione l’importanza del medicinale per la madre.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco