Diaborale: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Diaborale (gliciclamide) (Gliciclamide): sicurezza e modo d’azione

Diaborale (gliciclamide) (Gliciclamide) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Diabete mellito sintomatico dell’età adulta, stabile, non complicato, di lieve o media gravità, non chetogenico ed iniziale, che non possa essere controllato con la sola dieta, nei casi in cui la somministrazione di insulina non sia indicata.

Diaborale (gliciclamide): come funziona?

Ma come funziona Diaborale (gliciclamide)? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Diaborale (gliciclamide)

L’azione ipoglicemizzante è stata determinata su ratti albini maschi e femmine in confronto alla tolbutamide dopo somministrazione orale.

Le dosi saggiate sono state 10-25-50-250 mg/kg e la curva glicemica è stata seguita fino a 4 ore dalla somministrazione. La caduta glicemica per entrambi i farmaci è dose dipendente e si evidenzia una maggiore attività ipoglicemizzante della gliciclamide che alla dose di 10 mg/kg provoca un effetto circa 4 volte maggiore di quello causato dalla tolbutamide somministrata alla dose di 250 mg/kg.


Diaborale (gliciclamide): come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Diaborale (gliciclamide), ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Diaborale (gliciclamide)

Il picco massimo di assorbimento della gliciclamide si ha dopo circa 9 ore e i livelli ematici si mantengono elevati per alcune ore. L’emivita è di circa 15 ore.

La quasi totalità del farmaco viene eliminata per via urinaria nelle 24 ore dopo la somministrazione.


Diaborale (gliciclamide): è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Diaborale (gliciclamide) agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Diaborale (gliciclamide) è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Diaborale (gliciclamide): dati sulla sicurezza

La tossicità acuta è stata determinata per via intraperitoneale nel topo (DL 50 1150 mg/kg) e nel ratto (DL 50 870 mg/kg).

La tossicità cronica della gliciclamide è stata valutata nel ratto per somministrazione per sonda gastrica di 250 mg/kg/die per 170 giorni, in confronto alla tolbutamide.

I risultati hanno permesso di concludere che i due principi attivi esplicano pressoché la stessa tossicità, anche se si evidenzia a favore della gliciclamide una maggiore attività ipoglicemizzante e una minor attività antimetabolica.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Diaborale (gliciclamide): si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Diaborale (gliciclamide)

Diaborale (gliciclamide): interazioni

L’azione ipoglicemizzante delle sulfaniluree può essere potenziata dal dicumarolo e derivati, dagli inibitori delle monoaminossidasi, dai sulfamidici, da fenilbutazone e derivati ed altri farmaci antinfiammatori non steroidei, dal cloramfenicolo, dalla ciclofosfamide, dal probenecid, dal feniramidolo, dai salicilati e dai bloccanti beta-adrenergici; essa può essere invece ridotta dall’adrenalina ed altri simpaticomimetici, dai corticosteroidi, dagli estrogeni e dai contraccettivi orali, dai tiazidici ed altri diuretici, dall’acido nicotinico, dalla fenitoina, dalle fenotiazine, dai prodotti tiroidei, dai calcio-antagonisti e dall’isoniazide.

Quanto precede presuppone che ogni trattamento deve essere costantemente seguito dal medico, il quale soltanto potrà decidere eventuali variazioni della terapia, del dosaggio o della dieta, la quale dovrà essere rigorosamente osservata.


Diaborale (gliciclamide): posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Diaborale (gliciclamide): effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non segnalati.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco