Diacardin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Diacardin (Diltiazem Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Diacardin (Diltiazem Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Capsule da 90 mg di diltiazem cloridrato:

Trattamento preventivo delle crisi di angina pectoris.

Capsule da 120 – 180 – 300 di diltiazem cloridrato:

Trattamento preventivo delle crisi di angina pectoris.

Trattamento dell’ipertensione arteriosa.

Diacardin: come funziona?

Ma come funziona Diacardin? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Diacardin

Calcio antagonista, ben assorbito, il Diltiazem è ben metabolizzato dal fegato per desacetilazione, O-demetilazione e N-demetilazione. L’eliminazione è essenzialmente biliare ed in misura minore urinaria.


Diacardin: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Diacardin, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Diacardin

Dopo somministrazione di dosi da 180 mg a 300 mg della formulazione, si raggiungono picchi plasmatici da 80 a 220 ng/ml dopo circa 5,5 ore. Dopo somministrazione ripetuta di 300 mg al giomo fino all’ottenimento dello stato di equilibrio, i tassi plasmatici sono mantenuti al di sopra di 100 ng/ml durante le 24 ore. Il tempo di emivita va dalle 6 alle 8 ore.


Diacardin: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Diacardin agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Diacardin è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Diacardin: dati sulla sicurezza

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Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Diacardin: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Diacardin

Diacardin: interazioni

Il Diltiazem cloridrato dovrà essere somministrato sotto particolare sorveglianza nei pazienti che ricevono medicinali antiipertensivi, o altri agenti ipotensivi, inclusi anestetici alogeni, o prodotti legati alle proteine plasmatiche.

Il Diltiazem cloridrato non protegge dagli effetti che seguono la brusca interruzione di un trattamento con beta-bloccanti né dagli effetti collaterali osservati con altri antiipertensivi. Può condurre ad una bradicardia l’associazione con beta-bloccante che subisce l’effetto di primo passaggio significativo, come ad esempio con il Propranololo. Potrà essere necessario diminuire le dosi dei componenti di questa associazione. Beta-bloccanti, anti-aritmici possono inibire eccessivamente la conducibilità dello stimolo e la funzione cardiaca. Il Diltiazem inibisce in particolare la conduzione atrio-ventricolare.

L’uso concomitante di Diltiazem e di Digossina può condurre ad un aumento dei tassi sierici di digossina. Dovrà essere particolarmente sorvegliata la conduzione atrio-ventricolare.

L’uso concomitante di cimetidina può aumentare i tassi sierici del Diltiazem, mentre l’uso associato con Diazepam può diminuire i tassi sierici del Diltiazem.


Diacardin: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Diacardin: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono noti effetti.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco