Ditropan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ditropan (Oxibutinina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Ditropan (Oxibutinina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dei disturbi minzionali conseguenti ad iperattività del detrusore vescicale: vescica instabile, vescica neurologica, deficit del controllo della minzione nei pazienti anziani con deterioramento neuro-vascolare su base arteriosclerotica e nei pazienti diabetici, enuresi, incontinenza involontaria con o senza stimolo alla minzione, pollachiuria diurna e notturna non su base ostruttiva, tenesmo e spasmi vescicali.

Coadiuvante nel trattamento delle cistiti di varia natura, anche dopo trattamento radiante e delle prostatiti croniche.

Disturbi psicosomatici della minzione (pollachiuria e cistalgie su base neuro-eretistica).

Popolazione Pediatrica

Ditropan è indicato nei bambini al di sopra dei 5 anni di età per:

Incontinenza urinaria, bisogno urgente o frequente di urinare nelle condizioni di vescica instabile dovute ad iperattività vescicale idiopatica o disturbi da vescica neurogena (iperattività del detrusore);

Enuresi notturna associata ad iperattività del detrusore, in combinazione con terapia non farmacologica dopo fallimento di altri trattamenti.

Ditropan: come funziona?

Ma come funziona Ditropan? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ditropan

Categoria farmacoterapeutica: Antispastici urinari; Codice ATC: G04BD04

L’oxibutinina esercita sulla muscolatura liscia un’azione antispastica diretta ed un’azione antimuscarinica.

Sul muscolo pubo-vescicale del coniglio l’oxibutinina presenta soltanto un quinto dell’attività anticolinergica dell’atropina mentre la sua attività antispastica é da quattro a dieci volte superiore a quella dell’atropina. Inoltre essa non provoca effetti bloccanti a livello delle placche neuromuscolari o dei gangli del sistema autonomo (effetti antinicotinici).


Ditropan: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ditropan, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ditropan

Nel ratto il picco ematico si riscontra 2 ore dopo la somministrazione per via orale, l’escrezione é prevalentemente fecale e solo per il 10% urinaria. È possibile l’esistenza di un circolo enteroepatico.

Nel coniglio l’oxibutinina é escreta per il 60% con le urine e per il rimanente con le feci. Nell’uomo l’oxibutinina somministrata per OS viene assorbita dal tratto gastroenterico e presenta un picco ematico di circa 7mcg/l dopo 50’ dall’assunzione orale di 5mg.


Ditropan: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ditropan agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ditropan è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ditropan: dati sulla sicurezza

Oltre alle informazioni incluse nelle altre sezioni, i dati preclinici basati su studi convenzionali di tossicità generale, genotossicità e carcinogenicità non rivelano nessun rischio particolare per l’uomo.

Studi embriofetali in ratte gravide hanno evidenziato cuori malformati. Inoltre dosaggi più alti sono stati correlati alla presenza di coste aggiuntive e ad un aumento di tossicità neonatale. In assenza di dati di esposizione, la validità di queste osservazioni non può essere accertata.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ditropan: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ditropan

Ditropan: interazioni

Si deve prestare attenzione nel caso in cui altri farmaci anticolinergici siano somministrati insieme a oxibutinina, poiché si possono potenziare gli effetti anticolinergici.

L’attività anticolinergica di oxibutinina aumenta con l’uso concomitante con altri anticolinergici o con medicinali con attività anticolinergica, come amantadina, e altri medicinali antiparkinson anticolinergici (per es. biperiden, levodopa), antistaminici, antipsicotici (per es. fenotiazine, butirrofenoni, clozapina), chinidina, digitale, antidepressivi triciclici, atropina e composti correlati come antispastici atropinici e dipiridamolo.

L’oxibutinina può antagonizzare le terapie procinetiche.

L’uso concomitante con gli inibitori della colinesterasi può risultare in una ridotta efficacia dell’inibitore della colinesterasi.

Nei soggetti normali il DITROPAN non modifica il metabolismo dei farmaci metabolizzati dagli enzimi microsomiali epatici (fenobarbitale, fenitoina, warfarin, fenilbutazone, tolbutamide).

Bisogna informare i pazienti che l’alcol può aumentare la sonnolenza causata dagli agenti anticolinergici come l’oxibutinina (vedere 4.7).


Ditropan: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ditropan: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il DITROPAN può dar luogo a sonnolenza o ad offuscamento della vista. Nel corso della terapia con questo farmaco, si devono avvisare di questi possibili effetti i pazienti che devono svolgere attività richiedenti prontezza mentale, come la guida di autoveicoli, la conduzione di macchinari e l’esecuzione di lavori pericolosi.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco