Efracea: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato (Doxiciclina Monoidrato): sicurezza e modo d’azione

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato (Doxiciclina Monoidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Efracea è indicato per la riduzione delle lesioni papulo-pustolose nei pazienti adulti con rosacea facciale.

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: come funziona?

Ma come funziona Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Categoria farmacoterapeutica: Antibatterici per uso sistemico, Tetracicline, Codice ATC: J01AA02. Meccanismo d’azione

La patofisiologia delle lesioni infiammatorie della rosacea è, in parte, manifestazione di un processo mediato dai neutrofili. È stato dimostrato che la doxiciclina inibisce l’attività di neutrofili e numerose reazioni pro-infiammatorie comprese quelle associate a fosfolipasi A2, ossido nitrico endogeno e interleuchina-6. Il significato clinico di tali osservazioni non è noto.

Effetti farmacodinamici

La concentrazione plasmatica della doxiciclina successiva alla somministrazione di Efracea è ben al di sotto del livello richiesto per l’inibizione dei microrganismi comunemente associati alle patologie batteriche.

Studi microbiologici in vivo con una simile esposizione al principio attivo per 6-18 mesi non hanno dimostrato alcun effetto sulla flora batterica dominante prelevata da cavità orale, pelle, tratto intestinale e vagina. Tuttavia, non è possibile escludere che l’uso a lungo termine di Efracea possa portare alla comparsa di batteri intestinali resistenti quali Enterobacteriaceae e Enterococchi, oppure all’arricchimento di geni resistenti.

Efficacia e sicurezza clinica

Efracea è stato valutato in due studi pilota randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo, di 16 settimane su 537 pazienti con rosacea (da 10 a 40 papule e pustole e massimo due noduli). In entrambi gli studi, la riduzione media nella conta delle lesioni infiammatorie totali era significativamente maggiore nel gruppo Efracea rispetto al gruppo placebo:

Tabella 2 – Variazione media dal basale alla Settimana 16 nella conta delle lesioni infiammatorie totali:

Studio 1 Studio 2
Efracea 40 mg
(N = 127)
Placebo (N = 124) Efracea 40 mg
(N = 142)
Placebo (N = 144)
Variazione media (DS) dal
basale
-11,8 (9,8) -5,9 (13,9) -9,5 (9,6) -4,3 (11,6)
Differenza media tra gruppi (Limiti di confidenza 95%) -5,9
(-8,9, -2,9)
-5,2
(-7,7, -2,7)
Valore-pa 0,0001 <0,0001

a Valore di p per la differenza tra trattamenti in funzione della variazione rispetto al basale (ANOVA)


Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Assorbimento

La doxiciclina viene quasi completamente assorbita dopo somministrazione orale. A seguito della somministrazione orale di Efracea, la media delle concentrazioni plasmatiche massime è risultata di 510 ng/ml dopo una singola dose e di 600 ng/ml allo stato stazionario (Giorno 7). Le concentrazioni plasmatiche massime sono state generalmente ottenute da 2 a 3 ore dopo la somministrazione. La somministrazione concomitante di un pasto molto grasso e altamente proteico che includeva derivati del latte ha ridotto la biodisponibilità (AUC) della doxiciclina da Efracea di circa il 20% e ha ridotto la concentrazione plasmatica massima del 43%.

Distribuzione

La doxiciclina è legata alle proteine plasmatiche per oltre il 90% e presenta un volume di distribuzione apparente di 50 l.

Biotrasformazione

I percorsi metabolici principali della doxiciclina non sono stati identificati ma gli induttori enzimatici ne diminuiscono l’emivita.

Eliminazione

La doxiciclina viene eliminata attraverso le urine e le feci come principio attivo immodificato. Dopo 92 ore è possibile ritrovare tra il 40% e il 60% della dose somministrata nelle urine e circa il 30% nelle feci. L’emivita di eliminazione terminale della doxiciclina dopo somministrazione di Efracea è stata di circa 21 ore dopo una singola dose e di circa 23 ore allo stato stazionario.

Altre popolazioni speciali

L’emivita della doxiciclina non viene significativamente alterata nei pazienti con funzione renale gravemente compromessa. La doxiciclina non viene eliminata in maniera estesa in corso di emodialisi.

Non esistono informazioni sulla farmacocinetica della doxiciclina nei pazienti con compromissione epatica.


Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: dati sulla sicurezza

Le reazioni avverse notate in studi a dosi ripetute nell’animale comprendono l’iperpigmentazione della tiroide e la degenerazione tubulare del rene. Tali effetti sono stati notati a livelli di esposizione di 1,5- 2 volte quelli visti nell’ uomo a cui veniva somministrato Efracea alle dosi proposte. La rilevanza clinica di tali riscontri resta sconosciuta.

La doxiciclina non ha mostrato attività mutagena e nessuna evidenza convincente di attività clastogenica. In uno studio sulla carcinogenicità nel ratto, sono stati notati nelle femmine aumenti nei tumori benigni della ghiandola mammaria (fibroadenoma), dell’utero (polipo) e della tiroide (adenoma delle cellule C).

Nel ratto, dosi di 50 mg/kg/die di doxiciclina hanno provocato una diminuzione nella velocità in linea retta dello sperma ma senza influenzare la fertilità maschile o femminile o la morfologia dello sperma. A questa dose l’esposizione sistemica a cui sono stati sottoposti i ratti è probabilmente stata di circa 4 volte quella riscontrata negli esseri umani che assumevano la dose raccomandata di Efracea. A dosi maggiori di 50 mg/kg/die la fertilità e le prestazioni riproduttive nel ratto sono invece state influenzate. Uno studio sulla tossicità peri/postnatale nel ratto ha rivelato l’assenza di effetti significativi alle dosi rilevanti a livello terapeutico. È noto che la doxiciclina attraversa la placenta e i dati in letteratura indicano che le tetracicline possono avere effetti tossici sul feto in fase di sviluppo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: interazioni

Le raccomandazioni indicate qui di seguito riguardanti le potenziali interazioni tra la doxiciclina e gli altri medicinali si basano sull’esperienza a seguito dell’uso di dosi più elevate generalmente utilizzate nelle formulazioni antimicrobiche di doxiciclina piuttosto che di quelle di Efracea. Tuttavia, al momento, ci sono dati insufficienti per rassicurare che le interazioni descritte con le dosi più elevate di doxiciclina non si verificheranno anche con Efracea.

Interazioni relative alla doxiciclina:

L’assorbimento di doxiciclina dal tratto gastrointestinale può essere inibito da ioni bi- o trivalenti quali alluminio, zinco, calcio (che si trova ad esempio nel latte e derivati o nei succhi di frutta contenenti calcio), dal magnesio (presente ad esempio negli antiacidi) oppure dalle preparazioni a base di ferro, carbone attivo, colestiramina, chelati di bismuto e sucralfato. Pertanto tali medicinali o generi alimentari devono essere assunti circa 2-3 ore dopo l’assunzione di doxiciclina.

I medicinali che aumentano il pH gastrico possono ridurre l’assorbimento della doxiciclina, pertanto devono essere presi almeno 2 ore dopo l’assunzione di doxiciclina.

Il quinapril può ridurre l’assorbimento della doxiciclina, a causa dell’elevato contenuto in magnesio presente nelle compresse di quinapril.

Rifampicina, barbiturici, carbamazepina, difenilidantoina, primidone, fenitoina e l’abuso cronico di alcol possono accelerare la decomposizione della doxiciclina a seguito dell’induzione enzimatica nel fegato riducendone così il periodo di emivita, e portando a concentrazioni sub-terapeutiche di doxiciclina.

È stato segnalato che l’uso concomitante di ciclosporina riduce l’emivita della doxiciclina. Interazioni relative ad altri medicinali:

Uso concomitante non raccomandato:

Quando la doxiciclina viene somministrata poco prima, durante o dopo cicli di isotretinoina, esiste la possibilità di un potenziamento tra i medicinali che può portare ad aumento reversibile della pressione endocranica (ipertensione endocranica). La somministrazione concomitante pertanto deve essere evitata.

I medicinali batteriostatici, inclusa la doxiciclina possono interferire con l’azione battericida della penicillina e degli antibiotici beta-lattamici. È consigliabile pertanto che la doxiciclina e gli antibiotici beta-lattamici non vengano utilizzati in associazione.

Altre interazioni:

È stato segnalato che l’uso in associazione di tetracicline e metossiflurano porta a nefrotossicità fatale.

È stato dimostrato che la doxiciclina potenzia l’effetto ipoglicemico degli antidiabetici orali a base di sulfonilurea. Se somministrata in combinazione con tali medicinali, monitorare i livelli ematici di glucosio e, se necessario, ridurre le dosi di sulfonilurea.

È stato dimostrato che la doxiciclina deprime l’attività protrombinica plasmatica, potenziando così l’effetto degli anticoagulanti del tipo dicumarolo. Se somministrata in associazione con tali agenti, si devono monitorare i parametri della coagulazione, compreso l’INR (Rapporto Normalizzato Internazionale), e, se necessario, ridurre le dosi dei medicinali anticoagulanti. Deve sempre essere presa in considerazione la possibilità di un aumento del rischio di sanguinamenti.


Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Efracea 40 mg capsule rigide a rilascio prolungato: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Efracea non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco