Emosint: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Emosint (Desmopressina Acetato Idrato): sicurezza e modo d’azione

Emosint (Desmopressina Acetato Idrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Emofilia A lieve e moderata – Malattia di von Willebrand di tipo 1;

Preparazione ad interventi chirurgici di pazienti con emofilia A lieve o moderata e con malattia di von Willebrand di tipo 1.

Emosint: come funziona?

Ma come funziona Emosint? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Emosint

Gruppo farmacoterapeutico: Desmopressina. Codice ATC: H01BA02.

La desmopressina (1-deamino-8-D-arginina vasopressina, dDAVP) è un principio attivo di sintesi analogo dell’ormone antidiuretico vasopressina (ADH), dotato di proprietà simili a quelle dell’ormone antidiuretico naturale.

La desmopressina si è rivelata superiore all’analogo naturale nell’aumentare i livelli basali di fattore VIII e nel promuovere l’attività del fattore di von Willebrand, così da essere indicata per il trattamento di pazienti emofilici (emofilia A) e con malattia di von Willebrand (tipo I) che presentino livelli di fattore VIII C non inferiore al 5%.

L’effetto antidiuretico della desmopressina si mantiene nell’uomo per 10-12 ore.

Le concentrazioni di fattore VIII tornano ai valori di partenza dopo circa 8 ore dall’infusione del farmaco.

Nelle prove sperimentali precliniche sono stati ampiamente dimostrati gli effetti che giustificano le applicazioni della desmopressina in terapia: la desmopressina è risultata attiva sui modelli di laboratorio a dosi analoghe a quelle cliniche.


Emosint: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Emosint, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Emosint

L’emivita biologica plasmatica dell’ormone sintetico è di 55 minuti (ratto), e appare dipendente dalla via di somministrazione. L’effetto biologico dura molto più a lungo ed è indipendente dalla via di somministrazione.

La clearance negli animali e nell’uomo, dopo infusione costante, è risultata essere di 3,6 ml/kg/min.

La desmopressina è inattivata nel fegato e nei reni: l’inattivazione consiste nella riduzione e successivo clivaggio ad opera di una endopeptidasi.

Poiché con la somministrazione per via sottocutanea si ottengono, a parità di dose, gli stessi effetti farmacodinamici che conseguono all’introduzione endovenosa del farmaco, anche l’assorbimento da parte del tessuto sottocutaneo appare completo.


Emosint: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Emosint agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Emosint è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Emosint: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: nel topo e nel ratto non è possibile la determinazione delle DL50 anche per dosi intramuscolari superiori rispettivamente a 7.500 e 60.000 volte la dose terapeutica.

Tossicità subacuta: ratti trattati con 5 mcg/kg/die di desmopressina non hanno manifestato alterazioni comportamentali, della crescita, del quadro ematochimico ed istologico.

Tossicità cronica: nessun effetto rilevabile per somministrazioni durate 6 mesi nel ratto a dosi 5 e 10 ng/kg/die. Solo con 500 ng/kg/die si riscontra una significativa diminuzione degli acidi grassi non esterificati. Nel cane nessuna alterazione degna di nota dopo somministrazione cronica (sei mesi) di 10 e 100 ng/kg/die.

Tossicità fetale: la somministrazione nel periodo organogenetico di 0,1-1-10 mcg/kg/die per via intramuscolare nell’animale non ha determinato intolleranza materna, alterazioni della fertilità, effetti teratogeni od embriotossici e nemmeno turbe dell’accrescimento ponderale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Emosint: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Emosint

Emosint: interazioni

La desmopressina ha un’azione antidiuretica che può indurre ritenzione idrica e conseguente iponatremia. Si raccomanda pertanto di contenere l’assunzione di liquidi per tutta la durata della terapia. Questa raccomandazione si applica in particolare nei pazienti in cui questa condizione potrebbe essere aggravata dalla presenza di patologie concomitanti (come ad esempio l’insufficienza epatica o renale).

Inoltre, la desmopressina deve essere somministrata con cautela in:

pazienti sofferenti di asma bronchiale;

soggetti affetti da epilessia e/o emicrania;

pazienti con manifestazioni di insufficienza cardiaca, coronaropatici, ipertesi o per i quali il rischio di eventi trombotici è noto.

La desmopressina, oltre ad incrementare la concentrazione plasmatica di fattore VIII, determina anche l’immissione in circolo dell’attivatore del plasminogeno, con conseguente aumento dell’attività fibrinolitica plasmatica. E’ consigliabile quindi associare alla somministrazione di desmopressina farmaci dotati di attività antifibrinolitica (come l’acido epsilon-aminocaproico).

L’entità dell’incremento di fattore VIII e del fattore di von Willebrand è variabile e in alcuni pazienti può non essere sufficiente ad assicurare l’emostasi, mentre in altri la risposta al farmaco decresce dopo somministrazioni ripetute a breve distanza. E’ consigliabile, pertanto, per valutare la risposta alla desmopressina di ogni paziente dosare i livelli di fattore VIII e fattore di von Willebrand prima di iniziare la terapia, un’ora dopo l’infusione per via endovenosa e due ore dopo la somministrazione per via sottocutanea. Si consiglia inoltre un test dell’attività del fattore VIII e del fattore di von Willebrand 2-4 ore dopo la somministrazione di desmopressina per valutare la durata della risposta. In corso di trattamenti ripetuti con desmopressina, si suggerisce di monitorare la diuresi e gli elettroliti sierici e urinari, in particolare nei bambini e in caso di terapie concomitanti con possibile impatto sulla natriemia.

EMOSINT 4 mcg/0,5 ml soluzione iniettabile contiene 4,5 mg di sodio per fiala, equivalenti a 0,22 % dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

EMOSINT 20 mcg/1 ml soluzione iniettabile contiene 9 mg di sodio per fiala, equivalenti a 0,44 % dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.

Popolazione pediatrica

È necessariovalutare il rapporto rischio/beneficio prima di somministrare desmopressina ai bambini.

Per effetto dell’azione antidiuretica del principio attivo, si può manifestare ritenzione idrica e/o iponatremia che può esporre al rischio di convulsioni.

Si raccomanda di usare desmopressina con cautela e sotto stretto monitoraggio nei bambini che possono essere soggetti ad un rischio maggiore di ritenzione idrica e iponatremia, ovvero:

bambini al di sotto dei 2 anni;

bambini affetti da fibrosi cistica;

bambini affetti da patologie che inducono l’assunzione inappropriata di grandi quantità di liquidi, come il deficit di attenzione e iperattività (ADHD) o la sindrome di Prader-Willi.

Pertanto, l’assunzione di liquidi in questi pazienti deve essere contenuta per tutta la durata della terapia e devono essere monitorati i livelli di elettroliti nel siero e nelle urine per almeno 24 ore dopo la somministrazione.

Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione

Carbamazepina, ciclofosfamide, clofibrato, triciclici, SSRI, FANS, sulfaniluree (in particolare clorpropamide) ed altri farmaci in grado di indurre la secrezione di ADH possono potenziare l’effetto antidiuretico della desmopressina.

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati specifici d’interazione nella popolazione pediatrica.


Emosint: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Emosint: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

EMOSINT non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco