Endofemine: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Endofemine 2 mg (Dienogest): sicurezza e modo d’azione

Endofemine 2 mg (Dienogest) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento dell’endometriosi.

Endofemine 2 mg: come funziona?

Ma come funziona Endofemine 2 mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Endofemine 2 mg

Categoria farmacoterapeutica: progestinici, codice ATC: G03D08.

Il dienogest è un derivato del nortestosterone privo di attività androgena, ma dotato piuttosto di un’attività antiandrogena pari a circa un terzo di quella del ciproterone acetato. Il dienogest si lega al recettore del progesterone dell’utero umano con un’affinità relativa pari a solo il 10% di quella del progesterone. Nonostante la sua bassa affinità per il recettore del progesterone, il dienogest ha un potente effetto progestinico in vivo. Il dienogest non ha una significativa attività androgena, mineralcorticoide o glucocorticoide in vivo.

Il dienogest agisce sull’endometriosi riducendo la produzione endogena di estradiolo, con conseguente soppressione degli effetti trofici dell’estradiolo sia sull’endometrio eutopico sia su quello ectopico. In seguito a somministrazione continua, il dienogest crea un ambiente endocrino ipoestrogenico ed iperprogestinico, causando una iniziale decidualizzazione del tessuto endometriale seguita da atrofia delle lesioni endometriosiche.

Dati sull’efficacia:

Uno studio della durata di 3 mesi condotto su 198 pazienti con endometriosi ha dimostrato la superiorità del dienogest rispetto al placebo. Il dolore pelvico associato all’endometriosi è stato misurato su una Visual Analogue Scale (0-100 mm). Dopo 3 mesi di trattamento con Dienogest 2 mg è stata dimostrata una differenza statisticamente significativa rispetto al placebo (?=12,3 mm: 95% IC:6,4-18,1; p<0,0001) ed una riduzione clinicamente significativa del dolore rispetto al basale (riduzione media=27,4 mm ± 22,9).

Dopo tre mesi di trattamento, una riduzione del dolore pelvico associato all’endometriosi almeno del 50% senza aumento rilevante della terapia antidolorifica concomitante è stata raggiunta nel 37,3% delle pazienti trattate con Dienogest 2 mg (placebo: 19,8%); una riduzione del dolore pelvico associato all’endometriosi almeno del 75% senza rilevante aumento della terapia antidolorifica concomitante è stata raggiunta nel 18,6% delle pazienti trattate con Dienogest 2 mg (placebo: 7,3%).

Il prolungamento in aperto del medesimo studio controllato verso placebo ha suggerito un miglioramento continuo del dolore pelvico associato all’endometriosi per un periodo di trattamento fino a 15 mesi.

I risultati verso placebo sono supportati da quelli ottenuti in uno studio di confronto con un GnRH- agonista, della durata di 6 mesi, condotto su 252 pazienti con endometriosi.

Tre studi condotti su un totale di 252 pazienti che hanno ricevuto una dose giornaliera di 2 mg di dienogest hanno dimostrato una riduzione importante delle lesioni endometriosiche dopo 6 mesi di trattamento.

In un piccolo studio (n=8 pazienti per dose), è stato dimostrato che una dose giornaliera di 1 mg di dienogest induce uno stato anovulatorio dopo 1 mese di trattamento. L’efficacia contraccettiva di Dienogest 2 mg non è stata valutata in studi più ampi.


Endofemine 2 mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Endofemine 2 mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Endofemine 2 mg

I livelli di estrogeni endogeni sono moderatamente soppressi durante il trattamento con Dienogest 2 mg.

Attualmente non sono disponibili dati a lungo termine sulla densità minerale ossea (BMD) e sul rischio di fratture nelle utilizzatrici di Dienogest 2 mg. La BMD è stata valutata in 21 pazienti adulte prima e dopo sei mesi di trattamento con Dienogest 2 mg e non è stata osservata riduzione nella densità minerale ossea media. In 29 pazienti trattate con leuprorelina acetato (LA), dopo lo stesso periodo di trattamento è stata riscontrata una riduzione media del 4,04%±4,84% ( fra gruppi

= 4,29%; 95% IC: 1,93 – 6,66; p<0,0003).

Durante un trattamento con Dienogest 2 mg fino a 15 mesi (n=168) non sono state osservate alterazioni significative nei parametri standard di laboratorio (parametri ematologici ed ematochimici, enzimi epatici, lipidogramma, ed emoglobina glicata (HbA1C).

Sicurezza nelle adolescenti

La sicurezza di dienogest relativamente alla BMD è stata valutata in uno studio clinico non controllato durato 12 mesi e condotto su 111 donne adolescenti (da 12 a <18 anni) con endometriosi clinicamente sospetta o confermata. La variazione media relativa della BMD delle vertebre lombari (L2-L4) dall’inizio del trattamento in 103 pazienti è stata pari a -1.2%. In un sottogruppo di pazienti con BMD ridotta, sono state effettuate misurazioni successive a 6 mesi dalla fine del trattamento che hanno dimostrato un aumento della BMD (-0.6%).


Endofemine 2 mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Endofemine 2 mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Endofemine 2 mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Endofemine 2 mg: dati sulla sicurezza

Assorbimento

Dopo somministrazione orale, il dienogest viene rapidamente e quasi completamente assorbito. Concentrazioni sieriche di picco pari a 47 ng/ml vengono raggiunte dopo circa 1 ora e mezza

dall’ingestione di una compressa. La biodisponibilità è di circa il 91%. La farmacocinetica del dienogest è proporzionale alla dose entro l’intervallo di dosaggio di 1-8 mg.

Distribuzione

Il dienogest si lega all’albumina sierica e non alla globulina che lega gli ormoni sessuali (SHBG) né alla globulina che lega i corticoidi (CBG). Il 10% della concentrazione sierica totale del farmaco è presente come steroide libero, mentre il 90% è legato in modo aspecifico all’albumina.

Il volume apparente di distribuzione (Vd/F) del dienogest è di 40 l.

 Biotrasformazione

La clearance metabolica dal siero (Cl/F) è di 64 ml/min.

Eliminazione

I livelli sierici del dienogest diminuiscono con andamento bifasico. La fase terminale di eliminazione è caratterizzata da una emivita di circa 9-10 ore. Il dienogest è escreto sotto forma di metaboliti con un rapporto di escrezione urinaria/fecale di circa 3:1 dopo somministrazione orale di 0,1 mg/kg. L’emivita di escrezione dei metaboliti urinari è di 14 ore. Dopo somministrazione orale, approssimativamente l’86% della dose somministrata viene eliminata entro 6 giorni. La maggior parte di questa quantità è eliminata entro le prime 24 ore soprattutto attraverso le urine.

Condizioni allo stato stazionario

La farmacocinetica del dienogest non è influenzata dai livelli di SHBG. In seguito ad assunzione giornaliera, i livelli sierici del farmaco aumentano di circa 1,24 volte e lo stato stazionario è raggiunto dopo 4 giorni di trattamento. La farmacocinetica del dienogest dopo somministrazione ripetuta di Endofemine può essere calcolata dalla farmacocinetica della dose singola.

Farmacocinetica in popolazioni speciali di pazienti

Endofemine non è stato studiato in modo specifico in soggetti con funzionalità renale compromessa. Endofemine non è stato studiato in soggetti con funzionalità epatica compromessa.

Dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno e tossicità riproduttiva. Tuttavia, si deve tenere presente che gli steroidi sessuali possono promuovere la crescita di alcuni tessuti e tumori ormono-dipendenti.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Endofemine 2 mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Endofemine 2 mg

Endofemine 2 mg: interazioni

Nota: consultare le informazioni per il medico dei medicinali utilizzati in concomitanza al fine di identificare potenziali interazioni.

Effetti degli altri medicinali su Endofemine

Un aumento della clearance degli ormoni sessuali dovuto ad induzione enzimatica può ridurre l’effetto terapeutico di Endofemine con la possibilità di comparsa di effetti indesiderati, quali ad esempio cambiamenti del profilo del sanguinamento uterino.

Una riduzione della clearance degli ormoni sessuali dovuta ad inibizione enzimatica può aumentare l’esposizione al dienogest, con la possibilità di comparsa di effetti indesiderati.

– Sostanze che aumentano la clearance degli ormoni sessuali (efficacia diminuita per induzione enzimatica) ad esempio:

fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e forse anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina, e prodotti contenenti l’erba di S. Giovanni ( Hypericum perforatum).

L’induzione enzimatica può essere già osservata dopo alcuni giorni di trattamento. L’induzione enzimatica massima si osserva generalmente entro poche settimane. Dopo l’interruzione della terapia l’induzione enzimatica può permanere per almeno 4 settimane.

Sostanze con effetto variabile sulla clearance degli ormoni sessuali:

Quando sono co-somministrati con gli ormoni sessuali, molte combinazioni di inibitori della proteasi dell’HIV e di inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa, incluse le combinazioni con inibitori dell’HCV possono aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche di progestinici. L’effetto netto di questi cambiamenti in alcuni casi può essere clinicamente rilevante.

La rilevanza clinica di interazioni potenziali con gli inibitori enzimatici rimane sconosciuta.

Effetti del dienogest 2 mg su altri medicinali

Interazioni con il cibo

Un pasto standard con alto contenuto di grassi non ha influito sulla biodisponibilità del dienogest 2 mg.

Esami di laboratorio

L’uso di progestinici può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio, fra cui i parametri biochimici relativi alla funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, i livelli plasmatici di proteine (trasportatrici) quali ad esempio, la globulina legante i corticosteroidi e le frazioni lipidiche/lipoproteiche, i parametri del metabolismo glucidico ed i parametri della coagulazione e della fibrinolisi. Le variazioni generalmente rimangono entro i valori di riferimento di laboratorio.


Endofemine 2 mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Endofemine 2 mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I prodotti contenenti dienogest non alterano la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco