Ethrane: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ethrane (Enflurano): sicurezza e modo d’azione

Ethrane (Enflurano) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ethrane è indicato per ottenere l’induzione ed il mantenimento nell’anestesia generale. Ethrane è anche indicato per il taglio cesareo benchè i dati ottenuti non consentono di consigliare il suo uso nelle altre pratiche di anestesia ostetrica.

Ethrane: come funziona?

Ma come funziona Ethrane? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ethrane

Categoria farmacoterapeutica: Anestetici generali per inalazione – Codice ATC: N01AB04. Caratteristiche chimico-fisiche:

Peso molecolare 184,5
Punto di ebollizione (760 mm/Hg) 55,5°C-57,5°C
Indice di rifrazione nD20 1,3026-1,3030
Peso specifico a 25°/25°C 1,517
Tensione di vapore a 20°C 174,5
25°C 217,7
36°C 345,2

Coefficienti di ripartizione (a 37°C):

Acqua/gas 0,82

Sangue/gas 1,91

Olio/gas 98,5

Coefficienti di ripartizione (a 25°C nella gomma e nelle materie plastiche):

Gomma conduttiva 74,0
Gomma butilata 90,0
Polivinilcloruro 120,0
Polietilene 2,0
Purezza (determ.
con gas-cromatogr.)
99,9%
Infiammabilità in aria Nessuna
Infiammabilità in ossigeno Nessuna

(nell’arco dell’intera gamma di concentrazioni, alle temperature comprese fra i 22°C ed i 45°C ed alla pressione di 743 mm/Hg).

Enflurano è un anestetico per inalazione dotato di notevole stabilità e non infiammabile. La concentrazione minima alveolare è:

Uomo (con solo 02) 1,68

Uomo (con il 70% di N2O) 0,56 (Stim.)

In seguito alla somministrazione di enflurano si osserva una minima stimolazione delle secrezioni salivari o bronchiali: inoltre i riflessi faringei e laringei sono rapidamente depressi, semplificando così l’intubazione tracheale. Il livello di anestesia può essere rapidamente modificato variando la concentrazione di anestetico inspirata.

Come avviene per gli altri anestetici alogenati, il volume corrente diminuisce con l’approfondimento del piano di anestesia.

Tuttavia, diversamente da quanto avviene per gli altri anestetici generali, la frequenza respiratoria rimane costante o diminuisce solo leggermente. Enflurano, diversamente agli altri alogenati, produce il classico “sospiro”.

Durante la fase dell’induzione si ha una diminuzione della pressione arteriosa, tuttavia essa ritorna pressochè normale in seguito allo stimolo chirurgico. Un approfondimento del piano di anestesia provoca una corrispondente diminuzione della pressione arteriosa. La frequenza cardiaca rimane costante senza manifestazioni significative di bradicardia. L’ECG indica stabilità del ritmo cardiaco. Un aumento della pCO2 arteriosa non influenza il ritmo cardiaco.

A normali livelli di anestesia il rilassamento muscolare può essere adeguato per le operazioni intra-addominali. In seguito alla somministrazione di enflurano si ha una adeguata azione miorilassante durante la fase del mantenimento. Se si desidera un

maggior rilassamento muscolare, si possono usare piccole dosi di miorilassanti. Tutti i più comuni miorilassanti sono compatibili con enflurano, tuttavia l’azione dei miorilassanti non depolarizzanti è nettamente potenziata da enflurano e quindi il loro dosaggio deve essere in media ridotto della metà. La neostigmina non annulla l’azione miorilassante di enflurano. Nell’adulto di 70 Kg, da 6 a 2 mg di d-tubocurarina o 1.0 mg – 1.5 mg di pancuronio producono il 90% o più di depressione del livello di contrazione. Il sanguinamento uterino può aumentare quando l’enflurano viene utilizzato ad elevate concentrazioni nel parto naturale o nel facilitare il parto mediante taglio cesareo; comunque questa evidenza non è stata osservata nel range di dosi raccomandate (vedere paragrafo 4.2).

La perdita media stimata di sangue in pazienti anestetizzate con enflurano all’1.0% in protossido di azoto al 70% e ossigeno per la terminazione terapeutica della gravidanza è approssimativamente doppia rispetto a quella notata in seguito alla terminazione terapeutica della gravidanza condotta con tecniche di anestesia locale (40ml contro 20ml).


Ethrane: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ethrane, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ethrane

Enflurano non altera il volume ematico e non vi sono stati effetti significativi sulla chimica ematica attribuibili all’anestetico.

E’ stato dimostrato che la quantità di enflurano metabolizzata nell’uomo è significativamente più bassa rispetto agli altri agenti anestetici alogenati.

La misura dell’escrezione urinaria di fluoruri indica un grado di degradazione metabolica solo del 10-25% rispetto a quello degli altri anestetici alogenati correntemente usati. Questi livelli sono ben al di sotto del valore di 50 mcmol/l che può determinare un minimo danno renale nel soggetto normale. Ciò è dovuto alla stabilità chimica della molecola di enflurano ed al suo relativamente basso coefficiente di ripartizione sangue/gas. Comunque, pazienti cronicamente trattati con isoniazide o altri composti contenenti idrazina possono metabolizzare quantitativi maggiori di enflurano. Sebbene fin qui non sia stata riportata disfunzione renale in tali pazienti, i livelli di picco sierico di fluoruri possono eccedere le 50 mcmol/L, in particolar modo quando l’anestesia procede oltre le due ore-MAC.

Nell’uomo la depressione della trasformazione linfocitaria non avviene dopo anestesia prolungata con enflurano in assenza di intervento chirurgico. Di conseguenza l’enflurano non deprime questo aspetto della risposta immunitaria.


Ethrane: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ethrane agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ethrane è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ethrane: dati sulla sicurezza

Nei cani, enflurano sensibilizza il cuore all’azione della adrenalina e della noradrenalina e la somministrazione di queste due sostanze insieme a enflurano può indurre aritmie cardiache.

I dati ottenuti sull’uomo indicano che iniezioni sottocutanee di adrenalina possono essere sicuramente somministrate ogni dieci minuti per concentrazione di 1:100.000 o meno per dose di 10 ml a non più di 30 ml per ora.

Enflurano non influenza i processi di coagulazione del sangue e non altera l’emogramma. Si riportano qui di seguito alcuni dati tossicologici:

Topi (maschi) DL50 6,2% mg/kg Topi (femmine) DL50 5,2% mg/kg

Gli Autori affermano che non è prevedibile che si manifestino effetti tossici particolari.

Sono stati effettuati studi sulla teratogenesi in gatti e conigli e non è stato evidenziato alcun danno al feto. A topi Swiss ICR è stato somministrato enflurano per determinare quale esposizione poteva determinare neoplasia. Enflurano è stato somministrato a 1/2, 1/8 e 1/32 MAC per quattro esposizioni in utero e per 24 esposizioni ai cuccioli per le prime nove settimane di vita. I topi sono stati sacrificati al quindicesimo mese di età. L’incidenza di tumori in questi topi è risultata essere la stessa di quella dei topi di controllo non trattati ai quali erano stati somministrati gli stessi gas dell’ambiente ma non l’anestetico.

L’esposizione nei topi a 20 ore di enflurano all’1.2% causa un piccolo (circa 1/2 dell’1.0%) ma statisticamente significante aumento nelle anomalie allo sperma. In contrasto con questi risultati, studi in vitro di mutagenesi (Test di Ames, test sullo scambio di cromatidi

fratelli, e il sistema della 8-azaguanina) non hanno mostrato effetto mutagenico legato all’enflurano.

E’ ignota la corrispondenza di questi studi all’uomo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ethrane: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ethrane

Ethrane: interazioni

L’azione di rilassanti non depolarizzanti è potenziata dall’Ethrane, cosicchè dovrebbero essere usate quantità inferiori dell’usuale di tali farmaci in concomitanza con la somministrazione di Ethrane.

La concomitante somministrazione di adrenalina per via sub-cutanea, topica, o per via iniettiva e di Ethrane può dar luogo ad aritmie cardiache; si eviti quindi la somministrazione endovenosa di adrenalina.

Evitare l’uso concomitante di Ethrane con antidepressivi triciclici specialmente se presente una storia di convulsioni o quando sono necessarie iperventilazione o elevate concentrazioni di anestetico.

Test di laboratorio

La ritenzione di Bromosulfaleina (BSP) è in alcuni casi moderatamente elevata nel periodo post operatorio. Ciò può essere correlato con l’effetto dell’operazione dal momento in cui l’anestesia prolungata (da cinque a sette ore) in soggetti volontari non determina aumento della BSP.


Ethrane: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ethrane: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Trattandosi di un anestetico la capacità di guida e dell’uso di macchine è naturalmente ridotta a zero.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco