Ipstyl: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Istyl 30 mg/2 ml mg (Lanreotide Acetato): sicurezza e modo d’azione

Istyl 30 mg/2 ml mg (Lanreotide Acetato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ipstyl 30mg è indicato per:

Trattamento dell’acromegalia

-nei pazienti in attesa di intervento chirurgico o qualora la secrezione dell’ormone della crescita non risulti normalizzata in seguito ad intervento chirurgico o radioterapia

Trattamento dei sintomi clinici dei tumori carcinoidi

Trattamento degli adenomi tireotropi primari

Istyl 30 mg/2 ml mg: come funziona?

Ma come funziona Istyl 30 mg/2 ml mg? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Istyl 30 mg/2 ml mg

Categoria farmacoterapeutica: ormone anticrescita Codice ATC: H01CB03

Lanreotide è un octapeptide, analogo della somatostatina naturale. Come la

Somatostatina natuarale, lanreotide è un peptide inibitore di numerose funzioni endocrine, neuroendocrine, esocrine e paracrine; presenta una elevata afinità di legame per i recettori umani della somatostatina (SSTR) 2 e 5 ed una ridotta afinità di legame per i recettori umani SSTR1, 3 e 4. L’attività a livello dei recettori umani SSTR2 e 5 è il meccanismo principale ritenuto responsabile dell’inibizione del GH.

La sua selettività più marcata nei confronti della secrezione dell’ormone della crescita, rispetto a quella dell’insulina, lo rende un prodotto adatto al trattamento dell’acromegalia. Attraverso l’inibizione della sintesi dell’ormone stimolante la tiroide (TSH), lanreotide ha normalizzato anche la funzionalità tiroidea in pazienti con adenomi TSH secernenti.

D’altra parte l’azione inibitrice del Lanreotide sulla secrezione esocrina intestinale, sugli ormoni digestivi e sui meccanismi di proliferazione cellulare lo rende particolarmente interessante nel trattamento sintomatico dei tumori neuroendocrini dell’apparato gastroenterico in particolare i carcinoidi.

Lanreotide, come la somatostatina, possiede una generale azione anti- secretoria esocrina. Inibisce la secrezione basale di motilina, del peptide inibitore gastrico e del polipeptide pancreatico, ma non possiede un efetto significativo sulla stimolazione della secrezione di gastrina o secretina. Lanreotide inibisce in modo marcato l’aumento indotto dal pasto sia del flusso di sangue nell’arteria mesenterica superiore sia del flusso

venoso portale. Lanreotide inibisce in modo significativo la secrezione di acqua, sodio, potassio e cloro indotta dalle prostaglandine E1 a livello del digiuno. Nei pazienti acromegalici trattati a lungo termine lanreotide riduce i livelli di prolattina.

Il Lanreotide è nettamente più attivo della somatostatina naturale e presenta una durata d’azione notevolmente più protratta.


Istyl 30 mg/2 ml mg: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Istyl 30 mg/2 ml mg, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Istyl 30 mg/2 ml mg

Gli intrinseci parametri di farmacocinetica di lanreotide dopo la somministrazione endovenosa in volontari sani indicano una distribuzione extravascolare limitata, con un volume di distribuzione allo steady-state di 16,1 L. La clearance totale era

di 23,7 l/h, l’emivita finale di 1,14 ore ed il tempo medio di permanenza di 0,68 ore.

Negli studi sulla valutazione dell’escrezione, meno del 5% del lanreotide risultava escreto nell’urina e meno dello 0,5% rimaneva invariato nelle feci, indicando quindi una certa escrezione biliare.

Il profilo plasmatico di una singola dose di Ipstyl 30mg a rilascio prolungato, somministrata per via i.m. in volontari sani, è caratterizzato da una prima fase di liberazione rapida, corrispondente al rilascio del peptide legato alla superficie delle microsfere e successivamente da una seconda fase di rilascio, seguita da un calo molto lento provocato dal rilascio prolungato del principio attivo catturato nelle microparticelle che costituiscono il medicinale. Dopo un iniziale picco di concentrazione sierica di 8,5 ± 4,7 ng/ml ottenuto 1-2 ore dopo la somministrazione del farmaco, i livelli sierici diminuiscono nei giorni 1-3 per poi aumentare nei giorni fra 3-5 fino ai giorni 14- 21 mostrando uno “pseudo-plateau” con i livelli serici, durante questo periodo, per lo più intorno al valore di 1ng/mL.

Il rilascio prolungato è descritto dal tempo medio di permanenza di 15,0 ± 1,6 giorni ed una emivita di 5,0 ±2,3 giorni.

Il profilo farmacocinetico nei pazienti acromegalici dopo singola somministrazione di

Ipstyl 30mg a rilascio prolungato è comparabile a quello ottenuto nei volontari sani.

Anche il profilo farmacocinetico dopo somministrazioni ripetute è stato studiato in pazienti acromegalici. Il livello di steady-state è ottenuto dopo la quarta dose consecutiva, con un picco di 10,9 ± 4,4ng/mL circa 2 ore dopo la somministrazione e quindi uno pseudo- plateau” seguito da una cinetica di primo ordine. Il valore minimo medio e le concentrazioni medie sieriche allo steady-state sono 2,2 ± 0,7 e 2,8 ± 0,8 ng/mL rispettivamente e non è stato osservato accumulo (Rac = 2,2).

Alterata funzionalità renale e/o epatica

I soggetti con grave alterazione della funzionalità renale presentano una diminuzione di circa 2 volte della clearance sierica totale di lanreotide con un conseguente aumento dell’emivita e della AUC.

Nei soggetti con alterazione da moderata a grave della funzionalità epatica, è stata osservata una riduzione della clearance (30%). Il volume di distribuzione ed il tempo medio di permanenza risultano aumentati nei soggetti con insuficienza epatica, a qualsiasi livello di gravità.

Non è necessario tuttavia modificare la dose di inizio terapia nei pazienti con alterata funzionalità renale o epatica poichè ci si aspetta che le concentrazioni sieriche di lanreotide in queste popolazioni siano ampiamente nel range di concentrazioni sieriche tollerate con sicurezza nei soggetti sani.

Pazienti anziani:

I soggetti anziani presentano un aumento dell’emivita e del tempo medio di permanenza rispetto a quanto osservato nei giovani soggetti sani. Non è necessario tuttavia modificare la dose di inizio terapia nei pazienti anziani

poichè ci si aspetta che le concentrazioni sieriche di lanreotide in questa popolazione siano ampiamente nel range di concentrazioni seriche tollerate con sicurezza nei soggetti sani.


Istyl 30 mg/2 ml mg: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Istyl 30 mg/2 ml mg agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Istyl 30 mg/2 ml mg è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Istyl 30 mg/2 ml mg: dati sulla sicurezza

Negli studi di dosaggio biologico per carcinogenesi eseguiti nei ratti e nei topi, non sono state osservate modificazioni neoplastiche con dosi più elevate rispetto alle dosi terapeutiche utilizzate nell’uomo. Un aumento dell’incidenza di tumori sottocutanei è stato osservato ai siti di iniezione e probabilmente è dovuto alla maggiore frequenza di

somministrazione della dose negli animali (giornaliera) rispetto al dosaggio mensile negli uomini, quindi potrebbe non essere clinicamente rilevante.

Nei test in vitro ed in vivo, in batterie standard, lanreotide non ha mostrato alcun potenziale genotossico.

Il riassorbimento delle microsfere si completa entro 45-60 giorni.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Istyl 30 mg/2 ml mg: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Istyl 30 mg/2 ml mg

Istyl 30 mg/2 ml mg: interazioni

Gli efetti farmacologici a livello gastrointestinale del lanreotide possono portare ad una riduzione dell’assorbimento intestinale di farmaci co- somministrati, inclusa la ciclosporina.

La somministrazione concomitante di ciclosporina con lanreotide può diminuire la biodisponibilità relativa della ciclosporina e quindi potrebbe essere necessario un aggiustamento nella dose di quest’ultima per mantenerne i livelli terapeutici.

Interazioni con farmaci fortemente legati alle proteine plasmatiche sono improbabili in considerazione del moderato legame del lanreotide alle proteine sieriche.

Dati limitati provenienti da pubblicazioni indicano che la somministrazione concomitante degli analoghi della somatostatina e bromocriptina, potrebbe aumentare la disponibilità di quest’ultima.

La somministrazione concomitante di farmaci che inducono bradicardia (ad esempio beta- bloccanti) può avere un efetto aggiuntivo alla debole riduzione della frequenza cardiaca associata al lanreotide. Potrebbe essere necessario aggiustare il dosaggio di tali farmaci.


Istyl 30 mg/2 ml mg: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Istyl 30 mg/2 ml mg: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

i Nonostante non siano stati stabiliti effetti sulla capacità di guidare e d i utilizzare macchinari, con Ipstyl 30mg sono state segnalate vertigini. Se un paziente ne sofre, non deve guidare o utilizzare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco