Kurovent: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Kurovent (Formoterolo Fumarato Diidrato): sicurezza e modo d’azione

Kurovent (Formoterolo Fumarato Diidrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Prevenzione e trattamento del broncospasmo in pazienti con broncopneumopatie ostruttive quali asma bronchiale e bronchite cronica, con o senza enfisema, come pure del broncospasmo indotto da allergeni, da sforzo o da freddo.

Kurovent: come funziona?

Ma come funziona Kurovent? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Kurovent

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA: Farmaci per le sindromi ostruttive, adrenergici per aerosol, agonisti selettivi dei recettori beta2

adrenergici. Codice ATC: R03AC13.

Il formoterolo è un potente agonista dei recettori beta2. Il formoterolo esercita un’azione broncodilatatrice in pazienti con ostruzioni reversibili delle vie aeree. Tale effetto è di rapida insorgenza (entro 1-3 minuti) ed è ancora significativo dopo 12 ore dall’inalazione. A dosi terapeutiche, gli effetti cardiovascolari sono trascurabili e compaiono solo occasionalmente.

Il formoterolo inibisce il rilascio di istamina e di leucotrieni dal polmone umano sensibilizzato passivamente. In studi con gli animali sono state osservate alcune proprietà anti-infiammatorie come l’inibizione dell’edema e l’accumulo di cellule infiammatorie.

Nell’uomo è stato dimostrato che il formoterolo è efficace nella prevenzione dal broncospasmo indotto da allergeni inalati, attività fisica, aria fredda, istamina e metacolina.

In pazienti con malattie polmonari croniche ostruttive con componente reversibile, il formoterolo inalato tramite l’apparecchio Aerolizer a dosi da 12 a 24 microgrammi due volte al giorno ha dimostrato un effetto broncodilatatore ad azione rapida che permane per almeno 12 ore. Inoltre, il trattamento induce un miglioramento soggettivo nella qualità della vita valutato mediante il “Saint George’s Respiratory Questionnaire”.


Kurovent: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Kurovent, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Kurovent

Assorbimento:

circa il 90% della dose di formoterolo inalata viene deglutita e assorbita dal tratto gastrointestinale. Questo significa che le caratteristiche farmacocinetiche di una formulazione per via orale si applicano anche a quella per via inalatoria.

Dosi orali fino a 300 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato vengono prontamente assorbite dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica massima del formoterolo fumarato inalterato viene raggiunta dopo 0,5 – 1 ora dall’ingestione. Dopo somministrazione di una dose orale di 80 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato, più del 65% viene assorbita.

Le farmacocinetiche del formoterolo sono lineari nell’intervallo delle dosi studiate (20 – 300 microgrammi). Somministrazioni ripetute di 40 – 160 microgrammi/die non hanno causato un significativo accumulo della sostanza.

Dopo inalazione di dosi terapeutiche, il formoterolo non può essere determinato nel plasma mediante le normali metodiche analitiche. L’analisi della velocità di escrezione urinaria suggerisce che il formoterolo inalato é assorbito rapidamente. Il massimo della velocità di escrezione viene raggiunto dopo 1-2 ore dall’inalazione di dosi comprese tra 12 e 96 microgrammi. La somministrazione di dosi superiori a quella

terapeutica (120 microgrammi in dose unica), il picco di concentrazione plasmatica (266 picomoli/L) veniva osservato 5 minuti dopo l’inalazione. In pazienti con malattie polmonari croniche ostruttive con componente reversibile trattati per 12 settimane con 12 o 24 microgrammi di formoterolo fumarato due volte al giorno, valutate 10 minuti, 2 ore e 6 ore dopo l’inalazione variavano rispettivamente le concentrazioni di formoterolo da 11,5 a 25,7 picomoli/L e da 23,3 a 50,3 picomoli /L.

L’escrezione urinaria cumulativa di formoterolo, dopo somministrazione per inalazione della polvere (12 – 24 microgrammi) e di due differenti formulazioni per aerosol (12 – 96 microgrammi), mostra un incremento dose-proporzionale nel volume di formoterolo disponibile nel circolo.

Distribuzione:

il 61 – 64 % del formoterolo si lega alle proteine plasmatiche (34% principalmente all’albumina).Con le concentrazioni determinate dalla somministrazione di dosi terapeutiche non si verifica la saturazione dei siti di legame.

Biotrasformazione:

il formoterolo viene eliminato principalmente come glucuronato. Una quota considerevole viene metabolizzata mediante O-demetilazione seguita dalla glucuronazione.

Eliminazione:

l’eliminazione del formoterolo sembra essere multifasica; l’emivita apparente dipende dall’intervallo di tempo considerato. Sulla base delle concentrazioni plasmatiche o ematiche, fino a 6, 8 o 12 ore dopo la somministrazione per inalazione l’emivita di eliminazione è di 2-3 ore. Sulla base della velocità di eliminazione urinaria determinata tra 3 e 16 ore dopo l’inalazione, l’emivita viene calcolata a 5 ore.

Il formoterolo e i suoi metaboliti vengono completamente eliminati dall’organismo e precisamente 2/3 (della dose ingerita) nelle urine e 1/3 nelle feci. Dopo inalazione, il 6 –9 % della dose viene escreta inalterata nelle urine. La clearance renale del formoterolo è di 150 µl/min.


Kurovent: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Kurovent agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Kurovent è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Kurovent: dati sulla sicurezza

Mutagenesi:

gli studi di mutagenesi sono stati condotti con un ampio raggio di obiettivi sperimentali. Non sono stati osservati effetti genotossici né in vitro né in vivo.

Carcinogenesi:

dagli studi di carcinogenesi a due anni, eseguiti su topi e ratti, non risulta alcun potenziale carcinogenetico.

Topi maschi trattati con alte dosi di formoterolo fumarato presentano una maggior probabilità di sviluppare cellule tumorali benigne nel tessuto subcapsulare del surrene. Questo è probabilmente dovuto a variazioni del processo fisiologico di invecchiamento.

Due studi condotti sul ratto a vari dosaggi, hanno mostrato un aumento di leiomiomi mesoovariali. Questi tumori benigni vengono tipicamente associati a trattamenti a lungo termine con alte dosi di farmaci beta 2 agonisti. E’ stata anche osservata un’aumentata incidenza di cisti ovariche e di cellule tumorali benigne della granulosa e della teca; i farmaci beta2 agonisti infatti sono noti per determinare effetti sull’ovaio dei ratti e molto probabilmente di tutti i roditori. Alcuni altri tipi di tumore sono stati osservati associati agli alti dosaggi, ma la loro frequenza è simile a quella osservata storicamente nella popolazione controllo e non sono stati osservati negli esperimenti con basso dosaggio di formoterolo.

In nessun tipo di tumore la dose più bassa di formoterolo aveva determinato un incremento statisticamente significativo dei tumori. Questa dose più bassa comunque produceva un effetto sistemico 10 volte superiore a quello determinato dalla dose massima raccomandata.

Sulla base di questi dati, ed in assenza di potere mutageno, si conclude che il formoterolo non presenta alcun rischio carcinogenico alle dosi terapeutiche.

Teratogenesi:

gli esperimenti condotti sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogenico. Dopo somministrazione orale il formoterolo viene secreto con il latte materno nel ratto.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Kurovent: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Kurovent

Kurovent: interazioni

Non sono stati condotti studi specifici di interazione con Kurovent.

Il trattamento concomitante con altri simpaticomimetici, quali altri ?2 agonisti o efedrina, può potenziare gli effetti indesiderati di Kurovent e può chiedere una titolazione del dosaggio.

Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici quali tiazidici e diuretici dell’ansa può potenziare un raro evento avverso ipopotassiemico dei ?2 agonisti.

L’ipopotassiemia può aumentare la disposizione all’artmia nei pazienti con glicosidi digitalici.

Esiste il rischio teorico che il trattamento concomitante con altri farmaci noti per prolungare l’intervallo QTc possa causare interazione farmacodinamica con il formoterolo ed aumentare il possibile rischio di artmie ventricolari. Esempi di tali farmaci includono alcuni antistaminici (per es. terfenadina, astemizolo, mizolastina), alcuni antiritmici (per es. chinidina, disopiramide, procainamide), eritromicina, fenotiazine e antidepressivi triciclici.

La combinazione di corticosteroidi e formoterolo può causare un aumento dell’effetto iperglicemizzante. Esiste un rischio elevato di aritmia nei pazienti che ricevono contemporanemente un’anestesia con idrocarburi alogenati.

Gli effetti brancodilatatori del formoterolo possono essere potenziati da farmaci anticolinergici, corticosteroidi e derivati delle xantine.

I ?-bloccanti adrenergici possono ridurre o inibire l’effetto di Kurovent.

Kurovent non deve essere quindi somministrato in concomitanza con ?-bloccanti adrenergici (inclusi i colliri) tranne nei casi di assoluta necessità.

Inibitori delle monoaminossidasi:

il formoterolo può interagire con gli inibitori delle monoaminossidasi e non deve essere prescritto in pazienti in corso di trattamento con questi farmaci o fino a 14 giorni dopo la loro interruzione.


Kurovent: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Kurovent: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Kurovent non influisce sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

In caso di effetti avversi, quali tremore ed irritabilità, la capacità di guidare veicoli e l’uso di macchinari può risultare compromessa.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco