Librium: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Librium (Clordiazepossido Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Librium (Clordiazepossido Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ansia, tensione ed altre manifestazioni somatiche o psichiatriche associate con sindrome ansiosa.

Le benzodiazepine sono indicate soltanto quando il disturbo è grave, disabilitante e sottopone il soggetto a grave disagio.

Librium: come funziona?

Ma come funziona Librium? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Librium

Come con altre benzodiazepine una dose eccessiva di clordiazepossido non è generalmente pericolosa per la vita. Quando assunto con farmaci ad azione centrale, in particolare l’alcool, gli effetti del sovradosaggio rischiano di essere più gravi e, in assenza di misure di supporto possono rivelarsi fatali.

Segni e sintomi

Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta solitamente con vari gradi di depressione del sistema nervoso centrale, che variano dalla sonnolenza al coma. Nei casi lievi, i sintomi includono sonnolenza, confusione mentale e letargia, nei casi più gravi, i sintomi possono includere atassia, ipotonia, ipotensione, depressione respiratoria, raramente coma e molto raramente morte.

Trattamento

Nei casi lievi i pazienti devono dormire, mentre viene controllata la funzione respiratoria e circolatoria. L’induzione del vomito non è raccomandata. L’utilizzo di carbone attivo può ridurre l’assorbimento. La lavanda gastrica non è raccomandata di routine, ma può essere fatta in casi gravi. Nei casi più gravi possono essere necessarie ulteriori misure (stabilizzazione della funzione circolatoria, monitoraggio intensivo). A causa dell’elevato legame alle proteine e dell’elevato volume di distribuzione del clordiazepossido, la diuresi forzata o l’emodiuresi sembrano essere di scarso valore. Il Flumazenil è indicato per antagonizzare l’effetto depressivo centrale in caso di intossicazioni con grave insufficienza respiratoria e cardiovascolare. Il controllo delle funzioni respiratorie e cardiovascolari deve essere mantenuto. L’antagonista delle benzodiazepine flumazenil non è indicato nei pazienti con epilessia che sono stati trattati con benzodiazepine. L’antagonismo dell’effetto delle benzodiazepine in questi pazienti può provocare convulsioni.

In caso di eccitazione, non devono essere usati barbiturici.


Librium: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Librium, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Librium

Categoria farmacoterapeutica: Ansiolitici, derivati benzodiazepinici Codice ATC: N05BA02

Il clordiazepossido è una sostanza psicotropa dalla classe delle 1,4-benzodiazepine con proprietà di attenuazione della tensione, eccitazione, ansia ed effetti sedativi e ipnotici. Il clordiazepossido ha effetti rilassanti sulla muscolatura e anticonvulsivanti.

Il clordiazepossido si lega a specifici recettori delle benzodiazepine situati sui neuroni GABA-ergici e potenzia le azioni inibitorie dei neuroni GABA-ergici nel sistema nervoso. Dopo un trattamento prolungato con benzodiazepine è stato osservato sviluppo di tolleranza. L’uso cronico di benzodiazepine porta a modifiche compensatorie nel sistema nervoso centrale. I recettori GABA A possono diventare meno sensibili ai continui effetti acuti delle benzodiazepine, o come risultato di adattamento nello stesso recettore GABA A o per meccanismi intracellulari, o per cambiamenti nei sistemi neurotrasmettitori. Probabilmente molteplici meccanismi adattativi coesistono simultaneamente. .


Librium: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Librium agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Librium è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Librium: dati sulla sicurezza

Assorbimento

Librium è ben assorbito, con livelli di picco ematici che si raggiungono una o due ore dopo la somministrazione. Il farmaco ha un’emivita di 6-30 ore. Livelli allo stato stazionario sono generalmente raggiunti entro tre giorni.

Metabolismo

Il clordiazepossido viene metabolizzato a desmetilclordiazepossido. Nel plasma di pazienti in trattamento continuo sono stati trovati anche demoxepam e desmetildiazepam. Il metabolita attivo desmetilclordiazepossido ha un emivita di accumulo di 10-18 ore; mentre quella del demoxepam è di 21-78 ore. Livelli allo stato stazionario di questi metaboliti attivi vengono raggiunti dopo 10-15 giorni, con concentrazioni di metabolita che sono simili a quelle del farmaco progenitore. Eliminazione L’eliminazione urinaria avviene sotto forma di demoxepam e oxazepam coniugati. L’emivita di eliminazione è di 7-28 ore (solitamente 20-24 ore).


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Librium: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Librium

Librium: interazioni

Librium contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp-lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.


Librium: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Librium: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

danza

Il clordiazepossido attraversa la barriera placentare. Sulla base dell’esperienza nell’uomo il clordiazepossido può causare malformazioni congenite come di seguito descritto quando somministrato durante la gravidanza. Gli studi sugli animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Librium non è raccomandato durante la gravidanza, soprattutto durante il primo e l’ultimo trimestre di gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna richiedano il trattamento con clordiazepossido (vedere paragrafo 4.4).

Se, per gravi motivi medici, il prodotto è somministrato ad alte dosi o a basse dosi per un periodo prolungato durante l’ultimo trimestre di gravidanza o durante il travaglio, possono verificarsi effetti sul neonato, quali irregolarità della frequenza cardiaca fetale, difficoltà alla suzione (sindrome del bambino flaccido), ipotermia, ipotonia e depressione respiratoria dovuti all’azione farmacologica del farmaco.

Inoltre, neonati nati da madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e possono presentare un certo rischio a sviluppare i sintomi da astinenza nel periodo postnatale.

Le osservazioni nell’uomo non hanno fino ad ora mostrato alcuna chiara evidenza di un effetto teratogeno del clordiazepossido, mentre in studi su animali sono stati osservati aumentati tassi di riassorbimento, aumento dell’incidenza di nati morti e morte neonatale, malformazioni del cranio (exencefalia, palatoschisi), anomalie polmonari e cambiamenti nel tratto urogenitale così come sono stati osservati nella prole cambiamenti comportamentali e neurochimici.

Il rischio di malformazioni con la somministrazione di dosi terapeutiche di clordiazepossido all’inizio della gravidanza sembra essere basso, anche se alcuni studi epidemiologici hanno provato un aumento del rischio per l’insorgenza di palatoschisi e ci sono alcuni casi di malformazioni e ritardo mentale di bambini esposti nel periodo prenatale dopo sovradosaggio e avvelenamento da clordiazepossido.

Allattamento

Poiché le benzodiazepine sono escrete nel latte materno, la somministrazione alle madri che allattano al seno non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).

Fertilità

Se Librium viene prescritto ad una donna in età fertile, ella deve essere informata che, sia se intende iniziare una gravidanza, sia se sospetta di essere incinta, deve contattare il proprio medico per valutare la sospensione del trattamento.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco