Mantadan: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Mantadan 100 mg compresse (Amantadina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Mantadan 100 mg compresse (Amantadina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Mantadan è indicato nel Morbo di Parkinson, parkinsonismi, bradipsichismi dell’età involutiva, anche su base arteriosclerotica, con o senza segni di interessamento extrapiramidale.

Mantadan 100 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Mantadan 100 mg compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Mantadan 100 mg compresse

Antivirale e farmaco antiparkinsoniano

Codice ATC: N04BB01

Amantadina presenta molteplici effetti farmacologici. Amantadina ha un’azione agonistica indiretta sul recettore dopaminergico striatale. Studi condotti sugli animali hanno dimostrato che amantadina aumenta la concentrazione extracellulare di dopamina, sia incrementando il rilascio di dopamina che inibendone la ricaptazione nei neuroni presinaptici.

A concentrazioni terapeutiche, amantadina inibisce il rilascio di acetilcolina mediato dal recettore NMDA e può quindi provocare effetti anticolinergici. Mostra effetti sinergici con L-dopa.


Mantadan 100 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Mantadan 100 mg compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Mantadan 100 mg compresse

Assorbimento:

Amantadina viene assorbita rapidamente e completamente dal tratto gastrointestinale in seguito a somministrazione orale.

Distribuzione:

Le massime concentrazioni plasmatiche vengono raggiunte circa 2 e 8 ore (tmax) dopo la somministrazione di una dose singola.

Amantadina cloridrato, che è facilmente solubile, in seguito alla somministrazione per via orale di una dose singola di 250 mg raggiunge una Cmax di 0,5 ?g/ml.

A una posologia di 200 mg/die, lo stato di equilibrio viene raggiunto dopo 4-7 giorni, con livelli plasmatici compresi fra 400 e 900 ng/ml.

La clearance plasmatica è risultata identica alla clearance renale; nei volontari sani anziani era pari a 17,7

± 10 l/h.

Il volume di distribuzione apparente (4,2 ± 1,9 l/kg) è in funzione dell’età; negli anziani è pari a 6,0 l/kg.

Metabolismo:

Nell’uomo, amantadina non viene metabolizzata.

Eliminazione:

L’emivita di eliminazione (EE) è compresa fra 10 e 30 ore, in media è di circa 15 ore e viene influenzata in maniera determinante dall’età dei pazienti. I pazienti anziani (62-72 anni) di sesso maschile mostrano un’EE di circa 30 h. Nei pazienti con insufficienza renale, l’EE terminale risulta notevolmente prolungata e pari a 68 ± 10 ore.

Amantadina si lega alle proteine plasmatiche all’incirca al 67% (in vitro), circa il 33% si ritrova come frazione libera nel plasma. La barriera ematoencefalica viene oltrepassata con l’ausilio di un sistema di trasporto saturabile.

Amantadina viene escreta quasi completamente nelle urine in forma immodificata (90% della dose singola), in piccole quantità nelle feci.

La disponibilità di amantadina cloridrato per la dialisi è scarsa e pari al 5% per una dialisi singola.


Mantadan 100 mg compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Mantadan 100 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Mantadan 100 mg compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Mantadan 100 mg compresse: dati sulla sicurezza

Amantadina ha effetti sull’elettrofisiologia del cuore, fra l’altro prolunga la durata dei potenziali di azione mediante l’inibizione delle correnti di potassio ripolarizzanti. Raramente, tali effetti possono produrre alcuni casi di disturbi del ritmo cardiaco (tachicardie da torsione di punta o aritmie da torsione di punta) anche nell’uomo.

Negli studi di tossicità cronica sono stati osservati principalmente effetti di stimolazione dell’SNC. Nel cane e nella scimmia sono stati osservati casi isolati di extrasistoli, nel cane anche lievi infiltrazioni adipose nel miocardio.

In uno studio di mutagenicità con test consolidati in vitro e in vivo, amantadina non ha mostrato segni di potenziale genotossico.

Non sono disponibili studi a lungo termine sulla carcinogenicità di amantadina.

Studi di embriotossicità condotti nel ratto, nel topo e nel coniglio hanno mostrato effetti embrioletali e malformazioni a dosi elevate soltanto nel ratto. Si sono verificati con maggiore frequenza edemi, malposizioni delle zampe posteriori e anomalie scheletriche. Gli effetti sulla fertilità sono stati studiati in

maniera insufficiente, vi sono segni di compromissione della fertilità nel ratto. Non sono stati effettuati studi sul periodo peri-/postnatale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Mantadan 100 mg compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Mantadan 100 mg compresse

Mantadan 100 mg compresse: interazioni

È controindicata la somministrazione concomitante di amantadina insieme ad altri farmaci che provocano notoriamente un prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafo 4.3), fra cui per esempio:

alcuni antiaritmici della classe IA (come p.es. chinidina, disopiramide, procainamide) e della classe III (come amiodarone, sotalolo)

alcuni antipsicotici (come p. es. tioridazina, clorpromazina, aloperidolo, pimozide)

alcuni antidepressivi triciclici e tetraciclici (come p.es. amitriptilina)

alcuni antistaminici (come p.es. astemizolo, terfenadina)

alcuni antibiotici macrolidi (come p.es. eritromicina, claritromicina)

alcuni inibitori della DNA girasi (come p.es. sparfloxacina)

antimicotici azolici e altri farmaci come budipina, alofantrina, cotrimoxazolo, pentamidina, ziprasidone o bepridil.

Prima di associare amantadina a un altro farmaco, se ne deve verificare la scheda tecnica per vedere se sia possibile un’interazione fra tale farmaco e amantadina dovuta al prolungamento di QT.

In caso di terapia concomitante con Mantadan insieme ai gruppi di farmaci o ai principi attivi riportati più sotto, possono verificarsi le interazioni descritte qui di seguito:

Anticolinergici:

In caso di associazione p.es. con triesifenidile, benzatropina, ioscina, biperidene, orfenadrina ecc.: potenziamento degli effetti collaterali degli anticolinergici (stati confusionali e allucinazioni).

Simpatomimetici ad azione centrale indiretta:

Potenziamento dell’azione centrale di amantadina.

Altri farmaci antiparkinsoniani o antidemenza:

Mantadan può essere associato ad altri farmaci antiparkinsoniani.

Non sono disponibili studi mirati sulla comparsa di interazioni in seguito alla somministrazione di Mantadan insieme ad altri farmaci antiparkinsoniani o antidemenza (ad esbromocriptina, triesifenidile ecc.).

Levodopa può essere associata a Mantadan. L’associazione con levodopa determina un potenziamento dell’effetto terapeutico di entrambi i farmaci.

Memantina può aumentare l’effetto e gli effetti collaterali di Mantadan (vedere paragrafo 4.8).

In caso di somministrazione contemporanea di amantadina con altri farmaci antiparkinsoniani, sono state osservate psicosi tossiche acute in forma di stati confusionali con allucinazioni visive che possono condurre al coma, così come a mioclono.

Per evitare effetti indesiderati (come ad es. reazioni psicotiche), può risultare necessaria una riduzione del dosaggio degli altri farmaci o dell’associazione.

Diuretici. La somministrazione concomitante di diuretici del tipo dell’associazione triamterene/idroclorotiazide può ridurre la clearance plasmatica di amantadina e determinare concentrazioni plasmatiche tossiche. Si dovrebbe quindi evitare la somministrazione concomitante di tali farmaci.

Alcool

Mantadan riduce la tolleranza all’alcool.


Mantadan 100 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Mantadan 100 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti devono essere avvertiti dei potenziali rischi di guidare veicoli o usare macchinari se accusano effetti indesiderati quali vertigini o visione offuscata.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco