Merankol: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Merankol (Dicicloverina + Metilcellulosa + Sodio Laurilsolfato + Magnesio Idrossido + Algeldrato + Magnesio Trisilicato): sicurezza e modo d’azione

Merankol (Dicicloverina + Metilcellulosa + Sodio Laurilsolfato + Magnesio Idrossido + Algeldrato + Magnesio Trisilicato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico di patologie del tratto digestivo superiore caratterizzate dall’iperacidità e dai sintomi spastico-dolorosi dell’apparato gastro-intestinale.

Merankol: come funziona?

Ma come funziona Merankol? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Merankol

Categoria farmacoterapeutica: Antiacidi associati agli antispastici. Codice ATC: A02AG.

L’associazione dei principi attivi che costituiscono il MERANKOL compresse consente di svolgere le seguenti tre principali azioni farmacologiche:

azione antispastica esplicata dalla diciclomina cloridrato che agisce come tale sulla muscolatura liscia del tratto gastro-intestinale.

Gli studi condotti su animali indicano che questa azione è realizzata tramite un doppio meccanismo:

una specifica azione anticolinergica (antimuscarinica) a livello del recettore dell’acetilcolina con una potenza pari a circa 1/8 rispetto a quella esercitata da 1 mg di atropina (misurata in vitro su tessuto ileale di guinea pig);

un’azione diretta sulla fibrocellula muscolare liscia come dimostrato dall’antagonismo esercitato dalla diciclomina sugli spasmi indotti dall’istamina e dalla bradichinina (misurata sempre su tessuto ileale di guinea pig). L’atropina non altera l’azione indotta da questi due agonisti a livello intestinale.

azione antiacida ottenuta dall’idrossido di alluminio e dall’ossido di magnesio che riducono l’acidità gastrica;

azione emolliente svolta dalla metilcellulosa che, agendo come una mucina sintetica forma un rivestimento protettivo sulla mucosa dello stomaco e del duodeno, attenuando l’irritazione provocata dagli acidi e dagli enzimi digestivi.

Le prove di farmacodinamica eseguite negli animali di laboratorio direttamente con il MERANKOL e riguardanti gli effetti sulla peristalsi intestinale, sull’azione antiacida e sull’attività antiulcera hanno confermato la notevole efficacia del prodotto in condizioni sperimentali diverse.


Merankol: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Merankol, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Merankol

I composti di alluminio e di magnesio vengono considerati come antiacidi non sistemici che neutralizzano l’acidità gastrica senza tendere a causare una alcalosi sistematica. La quota cationica di queste sostanze forma nell’intestino composti basici insolubili che non vengono assorbiti.

Le più importanti caratteristiche farmacocinetiche del MERANKOL derivano da uno studio comparativo effettuato nell’uomo allo scopo di valutare la velocità e l’entità dell’assorbimento della diciclomina cloridrato e di evidenziare eventualmente interazioni degli altri componenti presenti nelle formulazioni della specialità in esame.

Dai risultati ottenuti è emerso che la diciclomina viene assorbita nel tratto intestinale indipendentemente dalla preparazione impiegata e che il suo assorbimento non viene ostacolato dagli altri principi attivi contenuti nella formulazione con particolare riferimento all’idrossido di alluminio ed all’ossido di magnesio.

Nell’uomo, dopo la somministrazione per via orale, la diciclomina è assorbita velocemente, raggiungendo i valori di picco in 60-90 minuti. L’eliminazione principale della diciclomina avviene con le urine (79,5% della dose). Inoltre, l’eliminazione avviene anche con le feci, ma in percentuale minore (8,4%). Il tempo medio di emivita a livello plasmatico è risultato essere di circa 1,8 ore, in uno studio in cui le concentrazioni plasmatiche sono state misurate per 9 ore dopo una somministrazione singola. Negli studi successivi, le concentrazioni a livello plasmatico sono state misurate fino a 24 ore dopo una somministrazione singola, evidenziando anche una seconda fase di eliminazione caratterizzata da un tempo di emivita più lungo. Il volume medio di distribuzione successivo ad una singola somministrazione per via orale di 20 mg è circa 3,65 L/kg, il che suggerisce un’ampia distribuzione a livello dei tessuti.


Merankol: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Merankol agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Merankol è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Merankol: dati sulla sicurezza

I dati provenienti dagli studi sugli animali rivelano assenza di rischi per gli esseri umani sulla base di studi convenzionali di farmacologia, di sicurezza, tossicità per somministrazioni ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Merankol: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Merankol

Merankol: interazioni

Al pari di altri antiacidi, Merankol deve essere somministrato con molta cautela contemporaneamente ad altri farmaci perché può alterarne l’assorbimento. Si consiglia l’assunzione a distanza di almeno 2-3 ore.

Poiché i sali di Al e Mg riducono l’assorbimento gastroenterico delle tetracicline si raccomanda di evitare l’assunzione di Merankol durante le terapie tetracicliniche per via orale.

Gli antiacidi possono rallentare significativamente l’assorbimento intestinale dei seguenti farmaci: atenololo, naproxene, propanololo, diverse benzodiazepine.

Gli agenti anticolinergici possono interferire con l’assorbimento gastrointestinale delle formulazioni di diossina a rilascio controllato (si possono verificare aumenti delle concentrazioni sieriche di digossina).

Gli antiacidi possono ridurre significativamente i livelli plasmatici dei seguenti farmaci: allopurinolo, anticolinergici, captopril, chinolonici, cimetidina, clorichina, dexametasone, diflunisal, etambutolo, difenilidantoina, furosemide, indometacina, isoniazide, ranitidina, salicilati, sulfamidici, tetracicline, tiroxina.

Gli antiacidi possono aumentare significativamente i livelli plasmatici dei seguenti farmaci: acido valproico, chinidina, eritromicina, levodopa.

Gli anticolinergici antagonizzano gli effetti dei farmaci per il trattamento del glaucoma. L’assunzione di farmaci anticolinergici, in presenza di un aumento della pressione intraoculare possono essere pericolosi, quando assunti contemporaneamente ai farmaci corticosteroidei.

I farmaci anticolinergici possono antagonizzare gli effetti dei farmaci che favoriscono la motilità gastrointestinale, come la metoclopramide.

Gli effetti di inibizione sulla secrezione gastrica dell’acido cloridrico dei farmaci anticolinergici si contrappongono a quella dei farmaci utilizzati per il trattamento dell’acloridria e a quelli usati per valutare la secrezione gastrica.

I seguenti farmaci possono aumentare alcune azioni o gli effetti secondari dei farmaci anticolinergici: amantidina, farmaci appartenenti alla classe degli antiaritmici (per esempio la chinidina), antipsicotici, antistaminici (per esempio fenotiazine), benzodiazepine, inibitori di MAO, farmaci narcotici analgesici (per esempio la meperidina), nitrati e nitriti, farmaci simpaticomimetici, antidepressivi triciclici ed altri farmaci dotati di attività anticolinergica.

Non assumere alcool durante la terapia.


Merankol: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Merankol: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Gli anticolinergici possono indurre disturbi dell’accomodazione visiva e sonnolenza, di ciò deve tener conto chi si pone alla guida di veicoli o macchinari o svolge lavori per i quali è richiesta l’integrità del grado di vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco