Metotressato: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Metotressato teva (Metotrexato): sicurezza e modo d’azione

Metotressato teva (Metotrexato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Metotressato Teva è indicato nel trattamento del coriocarcinoma, del corionadenoma destruente e della mola vescicolare o idatiforme. L’uso del Metotressato Teva sia da solo che in polichemioterapia induce remissioni sui principali tumori solidi (sarcomi, linfomi, carcinomi cervico-facciali, carcinoma della mammella, del polmone e della cervice dell’utero) riuscendo a mantenere tali remissioni anche per lunghi periodi. Metotressato Teva trova anche indicazione nelle leucemie acute. Studi recenti hanno evidenziato l’ottima risposta terapeutica indotta dal metotressato nella leucemia linfoblastica del bambino. Il metotressato ha inoltre dimostrato validità terapeutica anche nel linfosarcoma del bambino in III e IV stadio.

Metotressato teva: come funziona?

Ma come funziona Metotressato teva? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Metotressato teva

Categoria farmacoterapeutica: Antineoplastico, antimetabolita, codice ATC: L01BA01

Il metotressato (acido 4-amino-N10-metil-pteroil-glutammico) è un derivato dell’acido folico ed appartiene alla classe di agenti citotossici conosciuti come antimetaboliti. Agisce principalmente durante la fase "S" della divisione cellulare come inibitore competitivo dell’enzima diidrofolato- reduttasi, impedendo la riduzione del diidrofolato in tetraidrofolato, passaggio necessario nel processo di sintesi del DNA e nella moltiplicazione cellulare. Tessuti attivamente proliferanti quali cellule maligne, midollo osseo, cellule fetali, epitelio cutaneo, mucose della bocca ed intestinali e cellule della vescica urinaria sono generalmente più sensibili a questo effetto di Metotressato Teva.

La proliferazione cellulare nei tessuti maligni è maggiore che nei tessuti normali e così Metotressato Teva può rallentare la crescita tumorale senza danni irreversibili ai tessuti normali.


Metotressato teva: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Metotressato teva, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Metotressato teva

Dopo iniezione parenterale, i livelli plasmatici massimi vengono raggiunti in circa mezz’ora o un’ora. Approssimativamente in mezz’ora il farmaco assorbito è reversibilmente legato alle proteine plasmatiche ma scambia facilmente con i liquidi del corpo e si diffonde nelle cellule del tessuto corporeo. L’escrezione di una singola dose giornaliera avviene attraverso i reni in una quantità che varia dal 55% all’88% od in misura anche superiore nelle 24 ore. Ripetute dosi giornaliere si risolvono in livelli plasmatici più alti ed in una certa ritenzione del farmaco per un periodo superiore alle 24 ore che può portare ad un accumulo nei tessuti. Le cellule epatiche sembrano trattenere una certa quantità del farmaco per periodi prolungati anche dopo una sola dose terapeutica. Metotressato Teva viene trattenuto nei casi in cui la funzionalità renale è alterata e in tali condizioni può aumentare rapidamente nel siero e nelle cellule tissutali. Metotressato Teva non supera la barriera ematica cerebrospinale quando viene somministrato per via orale o parenterale in dosi terapeutiche. Alte concentrazioni del farmaco, quando necessario, possono essere raggiunte per somministrazione diretta intratecale (vedì “Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone”).


Metotressato teva: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Metotressato teva agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Metotressato teva è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Metotressato teva: dati sulla sicurezza

La DL50 nel topo è risultata pari a 94 mg/Kg per somministrazione i.p.; essa è risultata invece pari a 180 mg/kg quando somministrata per os. Nel ratto la DL50 è risultata variabile tra 6 e 25 mg/kg per somministrazione i.p. Quando il metotressato viene somministrato a ratti dal 14° al 18° giorno di

gravidanza, può indurre perdita di peso della madre, riassorbimento, aborto e ipotrofia del feto. Il farmaco può indurre l’interruzione della gravidanza in diverse specie animali quali: topi, ratti, coniglie. Anoressia, diarrea acquosa e perdite ematiche vaginali sono state talvolta osservate in animali che ricevevano il farmaco a dosi ripetute superiori a 0,5 mg/Kg, mentre con dosi singole di 1,6 mg/Kg non sono stati riscontrati tali effetti. Il metotressato come del resto la maggior parte dei farmaci antitumorali ed immunosoppressivi, ha dimostrato proprietà cancerogene negli animali in particolari condizioni sperimentali.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Metotressato teva: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Metotressato teva

Metotressato teva: interazioni

Medicinali con elevato legame con le proteine plasmatiche

I medicinali con elevato legame con le proteine plasmatiche (quali: salicilati, sulfonamidi, difenilidantoine, tetraciclina, cloramfenicolo ed acido p-aminobenzoico), possono spiazzare il

metotressato, che si lega ampiamente alle proteine, aumentando il suo potenziale di tossicità quando somministrati contemporaneamente.

FANS

Se il metotressato viene somministrato prima o contemporaneamente ai FANS, compresi i salicilati, occorre prestare estrema cautela, in quanto sono stati segnalati casi di grave tossicità del metotressato e anche decessi a causa di ridotta escrezione del metotressato. E’ stato segnalato che questi medicinali riducono la secrezione tubulare del metotressato in un modello animale e pertanto possono aumentare la tossicità del metotressato. Si raccomanda di controllare attentamente il dosaggio del metotressato durante il trattamento con FANS.

Analogamente va considerata la possibilità che gli acidi organici deboli, compresi i salicilati, possono ritardare l’escrezione renale del metotressato ed aumentare l’accumulo.

Farmaci con attività farmacologica simile

Farmaci con attività farmacologica simile, come la pirimetamina, non devono essere somministrati a pazienti in cura con metotressato.

Acido folico

Preparazioni vitaminiche contenenti acido folico o suoi derivati, assunti in concomitanza con il metotressato, possono alterare la risposta al metotressato. Alte dosi di folinato di calcio possono ridurre l’efficacia del metotressato somministrato per via intratecale.

Altri potenziali agenti epatotossici

Il potenziale aumento di epatotossicità legato alla somministrazione contemporanea del metotressato con altri agenti epatotossici non è stato valutato. In tali casi, comunque, è stata riportata epatotossicità. Pertanto pazienti che ricevono metotressato con altri farmaci potenzialmente epatotossici (p. es. leflunomide, azatioprina, retinoidi, sulfasalazina) devono essere monitorati accuratamente per un possibile rischio di epatotossicità. Per lo stesso motivo si deve evitare l’uso concomitante di alcool.

Probenecid, penicilline, inibitori di pompa protonica

Il trasporto tubulare renale viene ridotto da probenecid, penicilline e inibitori di pompa protonica, il che può determinare livelli di metotressato potenzialmente tossici. L’uso del metotressato con questi medicinali deve essere attentamente monitorato. Tossicità ematologica e gastrointestinale sono state osservate in associazione a dosi elevate e basse di metotressato.

Agenti chemioterapici potenzialmente nefrotossici

E’ possibile osservare un incremento della nefrotossicità quando si somministra una dose elevata di metotressato in associazione con un agente chemioterapico potenzialmente nefrotossico (ad es. cisplatino).

Antagonisti dei folati

In rari casi è stato segnalato che la somministrazione concomitante di metotressato e antagonisti dei folati, ad es. trimetoprim e cotrimossazolo, può causare soppressione midollare.

Antibiotici orali e antibiotici ad ampio spettro non assorbibili

Gli antibiotici orali, quali tetracicline, e gli antibiotici ad ampio spettro non assorbibili possono ridurre l’assorbimento intestinale del metotressato o interferire con la circolazione enteroepatica attraverso l’inibizione della flora intestinale e la soppressione del metabolismo batterico del metotressato.

Teofillina

Il metotressato può ridurre la clearance della teofillina, per cui in caso di trattamento concomitante è necessario monitorare i livelli di teofillina.


Metotressato teva: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Metotressato teva: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

In relazione alla possibilità che si verifichino disturbi neurologici, l’uso di macchine è sconsigliato durante la terapia.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco