Migranal: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Migranal (Diidroergotamina Mesilato): sicurezza e modo d’azione

Migranal (Diidroergotamina Mesilato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Attacco emicranico, con o senza aura.

Migranal: come funziona?

Ma come funziona Migranal? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Migranal

La diidroergotamina dimostra affinità da moderata ad elevata per diversi sottotipi di recettori della serotonina. Essa presenta una attività agonista particolarmente potente sul recettore 5-HT1D che, riducendo la funzione neuronale della serotonina e di conseguenza determinando una contrazione della muscolatura vascolare cerebrale e/o sopprimendo la componente neurogena dell’infiammazione, è ritenuta essere alla base della sua efficacia antiemicranica. In confronto con l’ergotamina, la diidroergotamina ha un effetto di blocco più potente sui recettori a-adrenergici e un minore effetto vasocostrittore sistemico.

Oltre al beneficio sulla cefalea, occorre segnalare l’effetto positivo sulla nausea che spesso è associata all’emicrania. Migranal ha dimostrato di ridurre in modo statisticamente significativo la gravità di questo sintomo determinandone la scomparsa in circa il 50% dei casi trattati. La somministrazione di Migranal produce una rapida insorgenza d’azione.


Migranal: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Migranal, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Migranal

La diidroergotamina, somministrata per via endonasale, viene assorbita rapidamente.

La biodisponibilità assoluta della diidroergotamina per via endonasale è del 43%.

La diidroergotamina somministrata per via endonasale non è soggetta al metabolismo di primo passaggio epatico e pertanto il 70-80% del prodotto in circolo è immodificato.

La diidroergotamina si lega alle proteine plasmatiche per il 93%. Il volume apparente di distribuzione è di circa 30 l/kg. La clearance totale è di circa 1,5 l/minuto e riflette soprattutto la clearance epatica. L’eliminazione plasmatica è bifasica, con un’emivita terminale di 10 ore.

L’escrezione avviene principalmente per via biliare attraverso le feci. Dopo somministrazione endonasale, l’escrezione urinaria del farmaco immodificato e dei suoi metaboliti è di circa il 2%.


Migranal: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Migranal agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Migranal è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Migranal: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta

La DL50 della soluzione endonasale di diidroergotamina, somministrata per via orale, è > 40 mg/kg nel ratto e > 100 mg/kg nel topo. A queste dosi non si è evidenziata alcuna mortalità in ambedue le specie.

Dosi singole della soluzione endonasale, somministrata per via endovenosa, hanno determinato una DL50 40 mg/kg nel ratto.

Tossicità subacuta e cronica

Migranal è risultata leggermente irritante della mucosa nasale solo ad alti dosaggi.

In uno studio a 13 settimane di tollerabilità locale nella scimmia, la somministrazione endonasale di 0,5-1,5-4 mg/die ha determinato alterazioni reversibili nella mucosa dei turbinati e del setto. In un ulteriore studio a 13 settimane nella scimmia, sono stati osservati effetti locali transitori alla mucosa nasale, ma nessuna tossicità sistemica.

In uno studio a 3 mesi nel topo, dosi endonasali comprese tra 0,04 e 0,20 mg/die hanno indotto alterazioni farmaco-correlate solo a livello della mucosa nasale. Nel ratto, in uno studio a 13 settimane, con dosi endonasali comprese tra 0,08 e 1,6 mg/die si sono osservate rinite diffusa laterale da molto leggera a moderata solo ai dosaggi più elevati e una riduzione del guadagno di peso corporeo e della assunzione di cibo.

Tossicità riproduttiva

In uno studio di embriotossicità nel ratto, Migranal ha indotto una riduzione del peso corporeo fetale e un ritardo della ossificazione dello scheletro alla dose più elevata di 1,44 mg/die. Inoltre, si è osservata una ritardata ossificazione del cranio a 0,16 e 0,46 mg/die. In uno studio di embriotossicità nel coniglio, a parte un lieve ritardo dello sviluppo scheletrico, alle dosi più elevate, non si è osservata alcuna alterazione a 0,4 – 1,2 e 3,6 mg/die.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Migranal: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Migranal

Migranal: interazioni

Va evitato l’uso concomitante di Migranal e antibiotici macrolidi (es. eritromicina e josamicina) perché questi antibiotici possono aumentare i livelli plasmatici di diidroergotamina.

L’uso contemporaneo di vasocostrittori, quali i farmaci contenenti ergotamina, il sumatriptan e la nicotina, può aumentare il rischio di vasocostrizione.

L’aumento del rischio di vasocostrizione periferica si può verificare in pazienti in trattamento concomitante con b-bloccanti. Sebbene la maggior parte dei pazienti sia in grado di tollerare tale associazione senza effetti negativi, è richiesta cautela in pazienti particolarmente sensibili.


Migranal: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Migranal: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Nessuno.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco