Monacef: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Monacef (Cefuroxima Sodica): sicurezza e modo d’azione

Monacef (Cefuroxima Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili e in particolare:

infezioni delle basse vie respiratorie, quali bronchiti acute e croniche, bronchiectasie infette, polmoniti batteriche, ascesso polmonare ed infezioni polmonari postoperatorie;

infezioni otorinolaringologiche, quali ad esempio sinusiti, otiti, tonsilliti e faringiti;

infezioni urinarie, quali ad esempio pielonefriti acute e croniche, cistiti e batteriuria asintomatica;

infezioni dei tessuti molli, quali ad esempio flemmoni, erisipela e ferite infette;

infezioni ossee ed articolari, quali ad esempio osteomieliti ed artriti settiche;

infezioni ostetriche e ginecologiche, quali ad esempio annessiti;

gonorrea in caso di resistenza alla penicillina;

altre infezioni, incluse setticemia, peritonite e meningite;

profilassi delle infezioni in chirurgia addominale, ortopedica, pelvica, cardiaca, polmonare, esofagea e vascolare, ove vi sia rischio di infezione postoperatoria.

Monacef: come funziona?

Ma come funziona Monacef? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Monacef

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici beta-lattamici – cefalosporine Codice ATC: J01DC02

La cefuroxima sodica è una cefalosporina semisintetica, scoperta e messa a punto nei Laboratori di Ricerca del Gruppo GlaxoSmithKline, caratterizzata dalla presenza di un gruppo metossiminico che conferisce la stabilità nei confronti delle betalattamasi batteriche.

Non viene inattivata dalla maggior parte delle betalattamasi prodotte da gram-negativi nonché dalla penicillinasi stafilococcica: è quindi attiva contro i ceppi batterici che inattivano penicillina, ampicillina e cefalosporine, compresi vari ceppi di Enterobacter.

La cefuroxima provoca la lisi della cellula batterica per inibizione della sintesi di mucoproteine a livello della parete cellulare.

La Minima Concentrazione Battericida (MCB) è praticamente sovrapponibile alla Minima Concentrazione Inibente (MIC).

La cefuroxima è un antibiotico ad ampio spettro: particolarmente sensibili in vitro si sono dimostrati numerosi microrganismi patogeni gram-positivi e gram-negativi.

I seguenti microrganismi si sono dimostrati non sensibili alla cefuroxima: Clostridium difficile, Pseudomonas spp., Campylobacter spp., Acinetobacter calcoaceticus, Listeria monocytogenes, Legionella spp. ed i ceppi meticillino resistenti dello Staplylococcus aureus ed epidermidis.

Alcuni ceppi dei seguenti generi non sono sensibili alla cefuroxima: Enterococcus (Streptococcus) faecalis, Morganella morganii, Proteus vulgaris, Enterobacter spp., Citrobacter spp., Serratia spp. e Bacteroides fragilis.


Monacef: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Monacef, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Monacef

La farmacocinetica è stata studiata nell’uomo; dopo somministrazione per via intramuscolare i picchi dei tassi ematici vengono raggiunti entro 30-45 minuti dalla somministrazione.

L’emivita dopo somministrazione intramuscolare od endovenosa è approssimativamente di 70 minuti. Nelle prime settimane di vita l’emivita può risultare pari a 3-5 volte quella nell’adulto.

La somministrazione contemporanea di probenecid prolunga l’escrezione dell’antibiotico e produce livelli sierici di picco elevati.

L’entità del legame con le proteine del siero risulta compresa tra il 33 ed il 50% a seconda del metodo di determinazione impiegato.

Il farmaco non viene metabolizzato nell’organismo e viene eliminato in forma attiva dal rene, sia per filtrazione glomerulare, sia per secrezione tubulare. Il recupero urinario entro le 24 ore è praticamente completo ed è pari all’85-90% della dose somministrata. La maggior parte della dose viene eliminata nelle prime 6 ore.

I livelli sierici di cefuroxima vengono ridotti dalla dialisi.

Concentrazioni di cefuroxima superiori alle CMI per i comuni patogeni si raggiungono nelle ossa, nel liquido sinoviale e nell’umor acqueo.

La cefuroxima passa nel latte e, in caso di infiammazione delle meningi, attraversa la barriera ematoencefalica.

750mg di cefuroxima sodica contengono 42mg di sodio (1,8mEq).


Monacef: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Monacef agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Monacef è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Monacef: dati sulla sicurezza

La DL 50 varia a seconda della specie animale e della via di somministrazione da 1000mg/kg (ratto e.v.) a 5000mg/kg (topo i.p.).

Negli animali in esperimento la cefuroxima ha dimostrato di possedere una tossicità subacuta estremamente bassa.

Infatti, la somministrazione endovenosa ai ratti, al dosaggio di 400mg/kg/die per un mese, non ha provocato effetti tossici.

La cefuroxima negli studi istopatologici di tossicologia animale non ha indotto modificazioni a carico dei tessuti e degli organi indagati.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Monacef: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Monacef

Monacef: interazioni

Come altri antibiotici, la cefuroxima può avere effetti sulla flora intestinale, causando un minor riassorbimento degli estrogeni ed una ridotta efficacia dei contraccettivi orali combinati.

La cefuroxima non interferisce con i test enzimatici per la glicosuria.

Si possono osservare lievi interferenze con i metodi basati sulla riduzione del rame (test di Benedict, di Fehling, “Clinitest“). Ciò non dovrebbe tuttavia condurre a falsi positivi, come si osserva con altre cefalosporine. Si raccomanda di usare i metodi della glucosio ossidasi o della esochinasi per la determinazione del glucosio ematico nei pazienti trattati con cefuroxima.

La cefuroxima non interferisce con la determinazione della creatina nel saggio con picrato alcalino.


Monacef: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Monacef: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il prodotto non interferisce con la capacità di guidare e con l’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco