Myelostim: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini (Lenograstim): sicurezza e modo d’azione

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini (Lenograstim) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Myelostim è indicato negli adulti, adolescenti e nei bambini con età superiore ai 2 anni per:

La riduzione della durata della neutropenia in pazienti (con neoplasia non mieloide) sottoposti a terapia mieloablativa, seguita da trapianto di midollo osseo (BMT) e considerati ad aumentato rischio di neutropenia grave prolungata.

La riduzione della durata della neutropenia grave e delle complicanze associate in pazienti sottoposti a schemi di chemioterapia citotossica associati ad una incidenza significativa di neutropenia febbrile.

La mobilizzazione delle cellule progenitrici del sangue periferico (PBPC) nei pazienti e anche nei donatori sani.

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: come funziona?

Ma come funziona Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini

Categoria farmacoterapeutica: citochine, codice ATC L03AA10

Lenograstim (rHuG-CSF) appartiene al gruppo delle citochine, proteine biologicamente attive nel regolare la differenziazione e la crescita cellulare.

Meccanismo d’azione ed effetti farmacodinamici

rHuG-CSF è un fattore che stimola i precursori cellulari dei neutrofili come è dimostrato dall’incremento del numero delle cellule CFU-S e CFU-GM nel sangue periferico.

Myelostim induce un aumento marcato del numero dei neutrofili nel sangue periferico entro le 24 ore.

Gli incrementi del numero dei neutrofili sono dose-dipendenti nell’ambito compreso fra 1 e 10 mcg/kg/die. Alla dose raccomandata, somministrazioni ripetute inducono un aumento della risposta neutrofila.

I neutrofili prodotti in risposta a Myelostim risultano normofunzionanti per quanto riguarda la fagocitosi e la chemiotassi.

Come altri fattori di crescita ematopoietici, G-CSF ha mostrato in vitro proprietà di stimolazione delle cellule endoteliali umane.

Efficacia e sicurezza clinica

L’uso di Myelostim in pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo o trattati con chemioterapie citotossiche porta ad una significativa riduzione della durata della neutropenia e delle complicanze associate.

L’impiego di Myelostim sia da solo che dopo chemioterapia, mobilizza le cellule progenitrici ematopoietiche nel sangue periferico. Queste Cellule Progenitrici autologhe del Sangue Periferico (PBPCs) possono essere raccolte e reinfuse dopo la chemioterapia citotossica ad alte dosi, sia in sostituzione che in aggiunta al trapianto di midollo osseo.

È stato dimostrato che le PBPC reinfuse, ottenute dopo mobilizzazione con Myelostim, sono in grado di ricostituire l’ematopoiesi e di ridurre il periodo necessario all’attecchimento, con il risultato di una marcata diminuzione del numero dei giorni di dipendenza dalla trasfusione piastrinica in confronto al trapianto di midollo osseo autologo.

Mediante l’analisi dei dati di 3 studi controllati in doppio cieco contro placebo su 861 pazienti (n=411? 55 anni) è stato dimostrato un rapporto rischio/beneficio favorevole per la somministrazione di lenograstim in pazienti oltre i 55 anni d’età sottoposti alla chemioterapia convenzionale per la leucemia mieloide acuta “de novo”, con eccezione della leucemia mieloide acuta con citogenetica favorevole cioè t(8;21), t(15;17) e inv. (16). Il beneficio indotto da lenograstim nel sottogruppo di pazienti oltre i 55 anni d’età include un’accelerazione del recupero dei valori dei neutrofili, un aumento della percentuale dei pazienti senza episodi di infezione, una riduzione della durata dell’infezione, della durata dell’ospedalizzazione, della durata dell’antibioticoterapia IV. Comunque, questi risultati positivi non sono associati a diminuzione dell’incidenza delle infezioni gravi o letali, né a diminuzione della mortalità legata a infezioni.

Dati di uno studio in doppio cieco contro placebo condotto su 446 pazienti con leucemia mieloide acuta “de novo” hanno dimostrato che nel sottogruppo di 99 pazienti con citogenetica favorevole la sopravvivenza libera da eventi è significativamente inferiore nel braccio di lenograstim rispetto a quello del placebo; nel braccio di lenograstim è stata inoltre osservata una tendenza verso la sopravvivenza globalmente inferiore rispetto ai dati del sottogruppo con citogenetica non favorevole.


Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini

Assorbimento e distribuzione

La farmacocinetica di Myelostim è dose e tempo dipendente.

Dopo somministrazioni ripetute (e.v., s.c.) le concentrazioni massime nel siero (immediatamente dopo l’infusione endovenosa o dopo l’iniezione sottocutanea) sono proporzionali alla dose iniettata.

Dosi ripetute di Myelostim somministrate con entrambe le due vie non mostrano effetti di accumulo del farmaco. Alla dose raccomandata, la biodisponibilità assoluta di Myelostim è pari al 30%. Il volume apparente di distribuzione (Vd) è approssimativamente di 1 l/kg di peso corporeo. Il tempo medio di permanenza è prossimo alle 7 ore dopo la somministrazione sottocutanea.

Eliminazione

Allo stato di equilibrio dopo somministrazioni ripetute, l’emivita apparente di eliminazione sierica di Myelostim è di circa 3-4 ore dopo iniezione sottocutanea e più breve (1-1,5 ore) dopo infusione endovenosa.

La clearance plasmatica di rHuG-CSF è risultata incrementata di tre volte (da 50 a 150 ml/minuto) dopo somministrazioni sottocutanee ripetute.

Meno dell’1% di lenograstim è escreto nelle urine in forma immodificata, si ritiene quindi che venga metabolizzato in peptidi.

Durante dosi multiple per via sottocutanea le concentrazioni massime sieriche di lenograstim sono vicine a 100 pg/ml/kg di peso corporeo alla dose raccomandata. Esiste una correlazione positiva fra la dose e la concentrazione sierica di Myelostim e tra la risposta neutrofila e la quantità totale di lenograstim nel siero.


Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: dati sulla sicurezza

Negli animali, studi di tossicità acuta (fino a 1000 mcg/kg/die nei topi) e studi di tossicità subacuta (fino a 100 mcg/kg/die nelle scimmie) hanno dimostrato che gli effetti del sovradosaggio sono limitati ad una esacerbazione reversibile degli effetti farmacologici.

In studi condotti su ratti e conigli Myelostim non ha evidenziato attività teratogena. Un’aumentata incidenza di aborti è stata osservata nei conigli, ma non si sono evidenziate malformazioni.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: interazioni

Data la sensibilità alla chemioterapia citotossica delle cellule mieloidi che si moltiplicano rapidamente, l’uso di Myelostim non è raccomandato nel periodo compreso fra le 24 ore precedenti e le 24 ore successive la fine della chemioterapia (vedere paragrafo 4.4). Possibili interazioni con altri fattori di crescita emopoietici e citochine devono essere ancora studiate mediante specifiche ricerche cliniche.


Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Myelostim 34 milioni ui/ml, polvere e solvente per soluzione ini: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco