Otezla: รจ un farmaco sicuro? Come funziona?

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso (Apremilast): sicurezza e modo d’azione

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso (Apremilast) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Artrite psoriasica

Otezla, da solo o in associazione a farmaci antireumatici modificanti la malattia (Disease Modifying Antirheumatic Drugs, DMARDs), รจ indicato per il trattamento dellโ€™artrite psoriasica (PsA) attiva in pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata o sono risultati intolleranti a una precedente terapia con DMARD (vedere paragrafo 5.1).

Psoriasi

Otezla รจ indicato per il trattamento della psoriasi cronica a placche da moderata a grave in pazienti adulti che non hanno risposto, che hanno una controindicazione o che sono intolleranti ad altra terapia sistemica comprendente ciclosporina, metotrexato o psoralene e raggi ultravioletti di tipo A (PUVA).

Malattia di Behรงet

Otezla รจ indicato per il trattamento di pazienti adulti con ulcere orali associate alla malattia di Behรงet (BD) che sono candidati alla terapia sistemica.

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: come funziona?

Ma come funziona Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso? Qual รจ il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso

Categoria farmacoterapeutica: immunosoppressori, immunosoppressori selettivi, codice ATC: L04AA32

Meccanismo dโ€™azione

Apremilast, un inibitore orale a basso peso molecolare della fosfodiesterasi 4 (PDE4), agisce a livello intracellulare per modulare una rete di mediatori pro-infiammatori e antinfiammatori. La PDE4 รจ una PDE specifica per lโ€™adenosina monofosfato ciclico (cAMP) ed รจ la PDE dominante nelle cellule infiammatorie. Lโ€™inibizione della PDE4 aumenta i livelli intracellulari di cAMP, che a sua volta provoca una sottoregolazione della risposta infiammatoria modulando lโ€™espressione di TNF-?, IL-23, IL-17 e altre citochine infiammatorie. Lโ€™AMP ciclico modula inoltre i livelli di citochine antinfiammatorie, come IL-10. Questi mediatori pro-infiammatori e antinfiammatori sono coinvolti nellโ€™artrite psoriasica e nella psoriasi.

Effetti farmacodinamici

Negli studi clinici condotti in pazienti con artrite psoriasica, apremilast ha modulato significativamente, senza inibire completamente, i livelli di proteine plasmatiche di IL-1?, IL-6, IL-8, MCP-1, MIP-1?, MMP-3 e TNF-?. Dopo 40 settimane di trattamento con apremilast, sono stati registrati una riduzione dei livelli di proteine plasmatiche di IL-17 e IL-23 e un aumento di IL-10.

Negli studi clinici in pazienti con psoriasi, apremilast ha ridotto lo spessore della lesione sullโ€™epidermide, lโ€™infiltrazione di cellule infiammatorie e lโ€™espressione dei geni pro-infiammatori, inclusi quelli per ossido nitrico sintasi inducibile (iNOS), IL-12/IL-23p40, IL-17A, IL-22 e IL-8.

Negli studi clinici nei pazienti con malattia di Behรงet, trattati con apremilast, vi รจ stata una significativa associazione positiva tra la variazione del TNF-alfa nel plasma e lโ€™efficacia clinica, come misurato dal numero di ulcere orali.

Apremilast somministrato a dosi fino a 50 mg due volte al giorno non ha prolungato lโ€™intervallo QT nei soggetti sani.

Efficacia e sicurezza clinica

Artrite psoriasica

La sicurezza e lโ€™efficacia di apremilast sono state valutate in 3 studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo (studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3), con disegno simile, in pazienti adulti con PsA attiva (? 3 articolazioni tumefatte e ? 3 articolazioni dolenti), nonostante un precedente trattamento con DMARDs biologici o a basso peso molecolare. In totale

1.493 pazienti sono stati randomizzati e trattati con placebo, apremilast 20 mg o apremilast 30 mg, somministrati per via orale due volte al giorno.

I pazienti in questi studi avevano una diagnosi di PsA da almeno 6 mesi. Nello studio PALACE 3 per lโ€™inclusione era richiesta inoltre una lesione cutanea psoriasica (di almeno 2 cm di diametro).

Apremilast รจ stato usato in monoterapia (34,8%) o in associazione a dosi stabili di DMARDs a basso peso molecolare (65,2%). I pazienti hanno ricevuto apremilast in associazione a uno o piรน dei seguenti farmaci: metotrexato (MTX, ? 25 mg/settimana, 54,5%), sulfasalazina (SSZ, ? 2 g/die, 9,0%) e leflunomide (LEF; ? 20 mg/die, 7,4%). Il trattamento concomitante con DMARDs biologici, inclusi bloccanti del TNF, non era consentito. Nei tre studi sono stati arruolati pazienti con ogni sottotipo di PsA, incluse poliartrite simmetrica (62,0%), oligoartrite asimmetrica (26,9%), artrite articolare dellโ€™interfalangea distale (DIP) (6,2%), artrite mutilante (2,7%) e spondilite predominante (2,1%).

Sono stati arruolati pazienti con entesopatia preesistente (63%) o dattilite preesistente (42%). In totale, il 76,4% dei pazienti era stato trattato in precedenza solo con DMARDs a basso peso molecolare,

mentre il 22,4% dei pazienti era stato trattato in precedenza con DMARDs biologici, incluso il 7,8% che non aveva risposto a un precedente DMARD biologico. La durata mediana della PsA era di 5 anni.

Sulla base del disegno dello studio, i pazienti in cui il numero di articolazioni dolenti e tumefatte non era migliorato di almeno il 20% sono stati considerati non-responder alla settimana 16. I pazienti trattati con placebo considerati non-responder sono stati nuovamente randomizzati in rapporto 1:1, in cieco, al trattamento con apremilast a una dose di 20 mg due volte al giorno o 30 mg due volte al giorno. Alla settimana 24 tutti i restanti pazienti del gruppo placebo sono passati al trattamento con apremilast 20 o 30 mg, due volte al giorno. Dopo 52 settimane di trattamento, i pazienti hanno potuto continuare ad assumere apremilast 20 mg o 30 mg in aperto nellโ€™ambito dellโ€™estensione a lungo termine degli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 per una durata totale del trattamento fino a 5 anni (260 settimane).

Lโ€™endpoint primario era la percentuale di pazienti che raggiungevano una risposta American College of Rheumatology (ACR) 20 alla settimana 16.

Il trattamento con apremilast ha prodotto miglioramenti significativi dei segni e sintomi della PsA, valutati secondo i criteri di risposta ACR 20, rispetto al placebo, alla settimana 16. La percentuale di pazienti con risposte ACR 20/50/70 (negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3, e i dati combinati per gli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3), per apremilast 30 mg due volte al giorno alla settimana 16, sono riportati nella tabella 3. Le risposte ACR 20/50/70 risultavano mantenute alla settimana 24.

Tra i pazienti inizialmente randomizzati al trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno, i tassi di risposta ACR 20/50/70 sono stati mantenuti fino alla settimana 52 negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 combinati (figura 1).

Tabella 3. Percentuale di pazienti con risposte ACR negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 e studi combinati alla settimana 16

PALACE 1 PALACE 2 PALACE 3 COMBINATI
Na Placebo
+/- DMARDs
N = 168
Apremilast 30 mg due volte al giorno
+/- DMARDs
Placebo
+/- DMARDs
N = 159
Apremilast 30 mg due volte al giorno
+/- DMARDs
Placebo
+/- DMARDs
N = 169
Apremilast 30 mg due volte al giorno
+/- DMARDs
Placebo
+/- DMARDs
N = 496
Apremilast 30 mg due volte al giorno
+/- DMARDs
N = 168 N = 162 N = 167 N = 497
ACR 20a
Settimana 16 19,0% 38,1%** 18,9% 32,1%* 18,3% 40,7%** 18,8% 37,0%**
ACR 50
Settimana 16 6,0% 16,1%* 5,0% 10,5% 8,3% 15,0% 6,5% 13,9%**
ACR 70
Settimana 16 1,2% 4,2% 0,6% 1,2% 2,4% 3,6% 1,4% 3,0%

*p ? 0,01 per apremilast vs placebo

**p ? 0,001 per apremilast vs placebo

a N รจ il numero di pazienti randomizzati e trattati

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Figura 1 Percentuale di pazienti con risposta ACR 20/50/70 fino alla settimana 52 nellโ€™analisi combinata degli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 (NRI*)

50

Tasso di risposta +/- SE (%)

40

30

20

10

0

444

0 16 2

Settimana di studio

40 52

Endpoint n/m (%) n/m (%) n/m (%) n/m (%)
ACR 20 184/497 (37,0) 196/497 (39,4) 222/497 (44,7) 209/497 (42,1)
ACR 50 69/497 (13,9) 93/497 (18,7) 102/497 (20,5) 90/497 (18,1)
ACR 70 15/497 (3,0) 33/497 (6,6) 44/497 (8,9) 38/497 (7,6)

Endpoint

ACR 20

ACR 50

ACR 70

*NRI: (Non Responder Imputation) imputazione dei non-responder. I soggetti che hanno interrotto lo studio prima del punto di rilevazione temporale e i soggetti che non avevano dati sufficienti per una determinazione definitiva dello stato di risposta al punto di rilevazione temporale sono calcolati come non-responder.

Tra i 497 pazienti inizialmente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno, 375 (75%) pazienti continuavano a seguire questo trattamento alla settimana 52. In questi pazienti, le risposte ACR 20/50/70 alla settimana 52 erano pari rispettivamente al 57%, 25% e 11%. Tra i 497 pazienti inizialmente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno, 375 (75%) pazienti sono stati arruolati negli studi di estensione a lungo termine e, di questi, 221 pazienti (59%) continuavano a seguire questo trattamento alla settimana 260. Le risposte ACR sono state mantenute negli studi di estensione a lungo termine in aperto per un periodo fino a di 5 anni.

Le risposte osservate nel gruppo trattato con apremilast sono risultate simili nei pazienti che assumevano e nei pazienti che non assumevano DMARDs, incluso MTX, in concomitanza. I pazienti trattati in precedenza con DMARDs o medicinali biologici che hanno ricevuto apremilast hanno conseguito una risposta ACR 20 alla settimana 16 superiore rispetto ai pazienti del gruppo placebo.

Risposte ACR simili sono state osservate in pazienti con diversi sottotipi di PsA, inclusa la DIP. Il numero di pazienti affetti dai sottotipi artrite mutilante e spondilite predominante era insufficiente per consentire una valutazione significativa.

Negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3, i miglioramenti nel punteggio dellโ€™attivitร  di malattia per 28 articolazioni (Disease Activity Scale, DAS28) con la proteina C reattiva (CRP) e nella percentuale di pazienti che hanno raggiunto modifiche del Criterio di Risposta per la PsA (PsA Response Criteria, PsARC) , sono stati maggiori nel gruppo apremilast rispetto al placebo alla settimana 16 (rispettivamente p-value nominale p ? 0,0004, valore p ? 0,0017). Questi miglioramenti risultavano mantenuti alla settimana 24. Tra i pazienti che hanno proseguito il trattamento con apremilast a loro assegnato allโ€™inizio dello studio, il punteggio DAS28 (CRP) e la risposta PsARC sono stati mantenuti fino alla settimana 52.

Alle settimane 16 e 24, nei pazienti trattati con apremilast sono stati osservati miglioramenti nei parametri dellโ€™attivitร  periferica caratteristica dellโ€™artrite psoriasica (ad es. numero di articolazioni tumefatte, numero di articolazioni con dolore/indolenzimento, dattilite ed entesite) e nelle manifestazioni cutanee della psoriasi. Tra i pazienti che hanno proseguito il trattamento con apremilast

a loro assegnato allโ€™inizio dello studio, questi miglioramenti sono stati mantenuti fino alla settimana 52.

Negli studi di estensione in aperto, le risposte cliniche sono state mantenute negli stessi parametri dellโ€™attivitร  periferica e nelle manifestazioni cutanee della psoriasi per un periodo fino a 5 anni di trattamento.

Funzione fisica e qualitร  della vita correlata alla salute

I pazienti trattati con apremilast hanno evidenziato un miglioramento statisticamente significativo della funzione fisica, determinato in base alla variazione rispetto al basale nel questionario di valutazione dello stato di salute-indice di disabilitร  (Disability Index of the Health Assessment Questionnaire, HAQ-DI), in confronto al placebo, alla settimana 16 negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 e combinati. Il miglioramento nei punteggi HAQ-DI risultavano mantenuti alla settimana 24.

Tra i pazienti inizialmente randomizzati al trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno, la variazione rispetto al basale nel punteggio HAQ-DI alla settimana 52 รจ stata pari a -0,333 nel gruppo apremilast 30 mg due volte al giorno in unโ€™analisi combinata della fase in aperto degli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3.

Negli studi PALACE 1, PALACE 2 e PALACE 3 sono stati evidenziati miglioramenti significativi nella qualitร  della vita correlata alla salute, misurata sulla base delle variazioni rispetto al basale della funzione fisica (Physical Functioning, PF) attraverso il questionario breve sullo stato di salute versione 2 (Short Form Health Survey, SF-36v2) e in base ai punteggi della valutazione funzionale relativa al trattamento nelle patologie croniche-affaticamento (Functional Assessment of Chronic Illness Therapy โ€“ Fatigue, FACIT-fatigue), nei pazienti trattati con apremilast, rispetto al placebo, alle settimane 16 e 24. Tra i pazienti che hanno proseguito il trattamento con apremilast a loro assegnato allโ€™inizio dello studio, il miglioramento della funzione fisica e del punteggio FACIT-fatigue รจ stato mantenuto fino alla settimana 52.

Negli studi di estensione in aperto, il miglioramento della funzione fisica, determinato in base allโ€™HAQ-DI e al dominio SF36v2PF, e i punteggi FACIT-fatigue sono stati mantenuti per un periodo fino a 5 anni di trattamento.

Psoriasi

La sicurezza e lโ€™efficacia di apremilast sono state valutate in due studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo (studi ESTEEM 1 ed ESTEEM 2), in cui sono stati arruolati in totale 1.257 pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, che presentavano un coinvolgimento

? 10% della superficie corporea (Body Surface Area, BSA), punteggio ? 12 allo Psoriasis Area and Severity Index (PASI), valutazione globale statica da parte del medico (Static Physician Global Assessment, sPGA) ? 3 (moderata o grave) e che erano candidati alla fototerapia o alla terapia sistemica.

Questi studi hanno avuto un disegno simile fino alla settimana 32. In entrambi gli studi, i pazienti sono stati randomizzati in rapporto 2:1 ad apremilast 30 mg due volte al giorno o al placebo per

16 settimane (fase controllata verso placebo), mentre dalla settimana 16 alla settimana 32 tutti i pazienti hanno ricevuto apremilast 30 mg due volte al giorno (fase di mantenimento). Durante la fase di sospensione dal trattamento randomizzato (settimane 32-52), i pazienti originariamente randomizzati ad apremilast che avevano conseguito una riduzione di almeno il 75% nel punteggio PASI (PASI-75) (ESTEEM 1) o una riduzione del 50% del punteggio PASI (PASI-50) (ESTEEM 2) sono stati nuovamente randomizzati alla settimana 32 al placebo o ad apremilast 30 mg due volte al giorno. I pazienti nuovamente randomizzati al placebo e che avevano perso la risposta PASI-75 (ESTEEM 1) o che avevano perso il 50% del miglioramento PASI alla settimana 32 rispetto al basale (ESTEEM 2) sono stati nuovamente trattati con apremilast 30 mg due volte al giorno. I pazienti che non hanno conseguito la risposta PASI designata entro la settimana 32, o che erano stati inizialmente randomizzati al placebo, hanno continuato a ricevere apremilast fino alla settimana 52. Lโ€™uso di

corticosteroidi topici a bassa potenza su viso, ascelle e inguine e di shampoo di catrame di carbone e/o preparati per il cuoio capelluto a base di acido salicilico era consentito per tutta la durata degli studi. Inoltre, alla settimana 32, ai soggetti che non avevano conseguito una risposta PASI-75 in ESTEEM 1 o una risposta PASI-50 in ESTEEM 2 รจ stato consentito lโ€™utilizzo di terapie topiche per la psoriasi e/o fototerapia, in aggiunta al trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno.

Dopo 52 settimane di trattamento, i pazienti hanno potuto continuare ad assumere apremilast 30 mg in aperto nellโ€™ambito dellโ€™estensione a lungo termine degli studi ESTEEM 1 e ESTEEM 2 per una durata totale del trattamento fino a 5 anni (260 settimane).

In entrambi gli studi, lโ€™endpoint primario era la percentuale di pazienti che raggiungevano la risposta PASI-75 alla settimana 16. Lโ€™endpoint secondario principale era la percentuale di pazienti che raggiungevano un punteggio sPGA di 0 โ€œcute libera da segniโ€ o di 1 โ€œcute quasi libera da segniโ€ alla settimana 16.

Il punteggio PASI medio al basale era 19,07 (mediana 16,80) e la percentuale di pazienti con punteggio sPGA di 3 (moderato) e 4 (grave) al basale era rispettivamente del 70,0% e 29,8%, con un coinvolgimento della BSA medio al basale del 25,19% (mediana 21,0%). Circa il 30% di tutti i pazienti era stato sottoposto a precedente fototerapia e il 54% aveva ricevuto una precedente terapia sistemica convenzionale e/o biologica per il trattamento della psoriasi (inclusi i fallimenti del trattamento), con il 37% sottoposto a precedente terapia sistemica convenzionale e il 30% sottoposto a precedente terapia biologica. Circa un terzo dei pazienti non aveva ricevuto precedente fototerapia, terapia sistemica convenzionale o biologica. In totale, il 18% dei pazienti aveva unโ€™anamnesi positiva per artrite psoriasica.

La percentuale di pazienti che avevano raggiunto la risposta PASI-50, -75 e -90 e un punteggio sPGA di 0 โ€œcute libera da segniโ€ o di 1 โ€œcute quasi libera da segniโ€ รจ presentata nella seguente tabella 4. Il trattamento con apremilast ha prodotto un miglioramento significativo della psoriasi a placche da moderata a grave, come dimostrato dalla percentuale di pazienti con risposta PASI-75 alla

settimana 16, rispetto al placebo. Alla settimana 16 si era evidenziato anche un miglioramento clinico misurato dalle risposte sPGA, PASI-50 e PASI-90. Inoltre, il trattamento con apremilast ha dimostrato un beneficio in diverse manifestazioni della psoriasi, quali prurito, onicopatia, coinvolgimento del cuoio capelluto e criteri relativi alla qualitร  della vita.

Tabella 4. Risposta clinica alla settimana 16 negli studi ESTEEM 1 ed ESTEEM 2 (FAS a LOCFb)

ESTEEM 1 ESTEEM 2
Placebo 30 mg due volte al giorno APR* Placebo 30 mg due volte al giorno APR*
N 282 562 137 274
PASIc 75, n (%) 15 (5,3) 186 (33,1) 8 (5,8) 79 (28,8)
sPGAd โ€œcute libera da segniโ€ o
โ€œcute quasi libera da segniโ€, n (%)
11 (3,9) 122 (21,7) 6 (4,4) 56 (20,4)
PASI 50, n (%) 48 (17,0) 330 (58,7) 27 (19,7) 152 (55,5)
PASI 90, n (%) 1 (0,4) 55 (9,8) 2 (1,5) 24 (8,8)
Variazione percentuale BSAe (%)
media ยฑ DS
-6,9
ยฑ38,95
-47,8
ยฑ38,48
-6,1
ยฑ47,57
-48,4
ยฑ40,78
Variazione del prurito VASf (mm), media ยฑ DS -7,3
ยฑ27,08
-31,5
ยฑ32,43
-12,2
ยฑ 30,94
-33,5
ยฑ35,46
Variazione del DLQIg, media ยฑ DS -2,1
ยฑ5,69
-6,6
ยฑ6,66
-2,8
ยฑ7,22
-6,7
ยฑ6,95
Variazione nellโ€™SF-36 MCSh, media ยฑ DS -1,02
ยฑ9,161
2,39
ยฑ9,504
0,00
ยฑ10,498
2,58
ยฑ10,129

* p< 0,0001 per apremilast vs placebo, eccetto per PASI 90 e variazione nellโ€™SF-36 MCS in ESTEEM 2, dove i valori erano rispettivamente p=0,0042 e p=0,0078.

a FAS = Full Analysis Set (analisi completa)

b LOCF = Last Observation Carried Forward (ultima osservazione disponibile)

c PASI = Psoriasis Area and Severity Index

d sPGA = Static Physician Global Assessment (valutazione globale statica da parte del medico)

e BSA = Body Surface Area (superficie corporea)

f VAS = Visual Analog Scale (scala analogica visiva); 0 = migliore, 100 = peggiore

g DLQI = Dermatology Life Quality Index (questionario sulla qualitร  della vita in dermatologia); 0 = migliore, 30 = peggiore

h SF-36 MCS = Medical Outcome Study Short Form 36-Item Health Survey, Mental Component Summary

Il beneficio clinico di apremilast รจ stato dimostrato in diversi sottogruppi, definiti in base agli aspetti demografici al basale e alle caratteristiche cliniche della malattia al basale (inclusi durata della psoriasi e pazienti con anamnesi positiva per artrite psoriasica). Il beneficio clinico di apremilast รจ stato dimostrato anche indipendentemente dal precedente utilizzo di terapie farmacologiche per la psoriasi e dalla risposta a precedenti trattamenti per la psoriasi. Tassi di risposta simili sono stati osservati in tutti gli intervalli di peso.

La risposta ad apremilast รจ stata rapida, con miglioramenti significativamente maggiori in segni e sintomi della psoriasi, inclusi PASI, fastidio/dolore cutaneo e prurito, rispetto al placebo, entro la settimana 2. In generale, le risposte PASI sono state conseguite entro la settimana 16 e sono state mantenute fino alla settimana 32.

In entrambi gli studi, il miglioramento percentuale medio del PASI rispetto al basale รจ rimasto stabile durante la fase di sospensione dal trattamento randomizzato, per i pazienti nuovamente randomizzati ad apremilast alla settimana 32 (tabella 5).

Tabella 5. Persistenza dellโ€™effetto tra i soggetti randomizzati ad APR 30 due volte al giorno alla settimana 0 e nuovamente randomizzati ad APR 30 due volte al giorno alla settimana 32 e fino alla settimana 52

Punto di rilevazione
temporale
ESTEEM 1 ESTEEM 2
Pazienti che hanno raggiunto PASI-75 alla settimana 32 Pazienti che hanno
raggiunto PASI-50 alla settimana 32
Variazione Settimana 16 -77,7 ยฑ 20,30 -69,7 ยฑ 24,23
percentuale del Settimana 32 -88 ยฑ 8,30 -76,7 ยฑ 13,42
PASI rispetto al
basale, media Settimana 52 -80,5 ยฑ 12,60 -74,4 ยฑ 18,91
(%) ยฑ DSa
Variazione del Settimana 16 -8,3 ยฑ 6,26 -7,8 ยฑ 6,41
DLQI rispetto al Settimana 32 -8,9 ยฑ 6,68 -7,7 ยฑ 5,92
basale, media ยฑ
Settimana 52 -7,8 ยฑ 5,75 -7,5 ยฑ 6,27
DSa
Percentuale di Settimana 16 40/48 (83,3) 21/37 (56,8)
soggetti con PGA Settimana 32 39/48 (81,3) 27/37 (73,0)
della psoriasi del
cuoio capelluto
(ScPGA) pari a 0
Settimana 52 35/48 (72,9) 20/37 (54,1)
o 1, n/N (%)b

a Comprende i soggetti nuovamente randomizzati ad APR 30 due volte al giorno alla settimana 32 con un valore basale e un valore post-basale alla settimana di studio valutata.

b N si basa sui soggetti con psoriasi del cuoio capelluto moderata o maggiore al basale che erano stati nuovamente randomizzati ad APR 30 due volte al giorno alla settimana 32. I soggetti con dati mancanti sono stati calcolati come non-responder.

Nello studio ESTEEM 1, circa il 61% dei pazienti nuovamente randomizzati ad apremilast alla settimana 32 ha avuto una risposta PASI-75 alla settimana 52. Dei pazienti con almeno una risposta PASI-75 che erano stati nuovamente randomizzati al placebo alla settimana 32 durante la fase di sospensione dal trattamento randomizzato (Randomized Treatment Withdrawal Phase), lโ€™11,7% presentava una risposta PASI-75 alla settimana 52. Il tempo mediano alla perdita della risposta PASI-75 tra i pazienti nuovamente randomizzati al placebo รจ stato di 5,1 settimane.

Nello studio ESTEEM 2, circa lโ€™80,3% dei pazienti nuovamente randomizzati ad apremilast alla settimana 32 ha avuto una risposta PASI-50 alla settimana 52. Dei pazienti con almeno una risposta PASI-50 che erano stati nuovamente randomizzati al placebo alla settimana 32, il 24,2% presentava una risposta PASI-50 alla settimana 52. Il tempo mediano alla perdita del 50% del miglioramento PASI alla settimana 32 รจ stato di 12,4 settimane.

Dopo la sospensione randomizzata della terapia alla settimana 32, circa il 70% dei pazienti dello studio ESTEEM 1 e il 65,6% dei pazienti dello studio ESTEEM 2 hanno riguadagnato la risposta PASI-75 (ESTEEM 1) o PASI-50 (ESTEEM 2) dopo la ripresa del trattamento con apremilast. In base al disegno dello studio, la durata del ri-trattamento era variabile ed era compresa tra 2,6 e

22,1 settimane.

Nello studio ESTEEM 1, ai pazienti randomizzati ad apremilast allโ€™inizio dello studio che non avevano conseguito una risposta PASI-75 alla settimana 32 รจ stato consentito di utilizzare terapie topiche concomitanti e/o fototerapia UVB tra le settimane 32 e 52. Di questi pazienti, il 12% ha conseguito una risposta PASI-75 alla settimana 52 con apremilast piรน trattamento topico e/o fototerapia.

Negli studi ESTEEM 1 ed ESTEEM 2, miglioramenti significativi (riduzioni) della psoriasi ungueale, misurati in base alla variazione percentuale media rispetto al basale dellโ€™indice di gravitร  della psoriasi ungueale (Nail Psoriasis Severity Index, NAPSI) sono stati osservati nei pazienti trattati con apremilast, rispetto ai pazienti trattati con placebo, alla settimana 16 (rispettivamente p < 0,0001 e

p = 0,0052). Ulteriori miglioramenti della psoriasi ungueale sono stati osservati alla settimana 32 nei pazienti trattati continuativamente con apremilast.

Negli studi ESTEEM 1 ed ESTEEM 2, miglioramenti significativi della psoriasi del cuoio capelluto di gravitร  almeno moderata (? 3), misurati in base alla percentuale di pazienti che raggiungono una valutazione globale da parte del medico sulla psoriasi del cuoio capelluto (Scalp Psoriasis Physicianโ€™s Global Assessment, ScPGA) uguale a 0 โ€œcute libera da segniโ€ o 1 โ€œpsoriasi minimaโ€ alla settimana 16, sono stati osservati nei pazienti trattati con apremilast, rispetto ai pazienti trattati con placebo

(p < 0,0001 per entrambi gli studi). I miglioramenti sono stati in genere mantenuti nei soggetti nuovamente randomizzati ad apremilast alla settimana 32 fino alla settimana 52 (tabella 5).

Negli studi ESTEEM 1 ed ESTEEM 2, miglioramenti significativi della qualitร  della vita, misurati in base al DLQI (Dermatology Life Quality Index) e allโ€™SF-36v2MCS (Medical Outcome Study Short Form 36-Item Health Survey, Mental Component Summary), sono stati dimostrati nei pazienti trattati con apremilast rispetto ai pazienti trattati con placebo (tabella 4). I miglioramenti nel DLQI sono stati mantenuti fino alla settimana 52 nei soggetti nuovamente randomizzati ad apremilast alla settimana 32 (tabella 5). Inoltre, nello studio ESTEEM 1, un miglioramento significativo dellโ€™indice del Work Limitations Questionnaire (WLQ-25) รจ stato conseguito dai pazienti trattati con apremilast, rispetto al placebo.

Tra gli 832 pazienti inizialmente randomizzati al trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno, 443 pazienti (53%) sono stati arruolati negli studi di estensione in aperto di ESTEEM 1 ed ESTEEM 2 e, di questi, 115 pazienti (26%) continuavano a seguire questo trattamento alla settimana 260. Per i pazienti che hanno proseguito il trattamento con apremilast negli studi di estensione in aperto ESTEEM 1 ed ESTEEM 2, i miglioramenti sono stati mantenuti generalmente per quanto riguarda punteggio PASI, BSA interessata, prurito, onicopatia e criteri relativi alla qualitร  della vita per un periodo fino a 5 anni.

La sicurezza a lungo termine del trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno nei pazienti con artrite psoriasica e psoriasi รจ stata valutata per una durata totale del trattamento fino a 5 anni.

Lโ€™esperienza a lungo termine negli studi di estensione in aperto con apremilast รจ stata generalmente paragonabile a quella degli studi di 52 settimane.

Malattia di Behรงet

La sicurezza e lโ€™efficacia di apremilast sono state valutate in uno studio di fase 3, multicentrico, randomizzato, controllato con placebo (RELIEF) in pazienti adulti con malattia di Behรงet attiva (BD) con ulcere orali. I pazienti erano stati trattati in precedenza con almeno un medicinale non biologico per la BD per le ulcere orali ed erano stati candidati per la terapia sistemica. Trattamenti concomitanti per la BD non erano permessi. La popolazione in esame soddisfaceva i criteri dellโ€™International Study Group (ISG [Gruppo di studio internazionale]) per la BD con unโ€™anamnesi di lesioni cutanee (98,6%), ulcere genitali (90,3%), manifestazioni muscoloscheletriche (72,5%), oculari (17,4%), del sistema nervoso centrale (9,7%) o gastrointestinali (9,2%), epididimite (2,4%) e coinvolgimento vascolare (1,4%). I pazienti con BD grave, ossia quelli con coinvolgimento attivo degli organi principali (ad esempio con meningoencefalite o aneurisma dellโ€™arteria polmonare) erano esclusi.

Un totale di 207 pazienti con BD sono stati randomizzati 1:1 per ricevere apremilast 30 mg due volte al giorno (n = 104) o placebo (n = 103) per 12 settimane (fase controllata con placebo) e dalla settimana 12 alla 64 tutti i pazienti hanno ricevuto apremilast 30 mg due volte al giorno (fase di trattamento attivo). I pazienti avevano unโ€™etร  compresa tra 19 e 72 anni, con una etร  media di 40 anni. La durata media della BD รจ stata 6,84 anni. Tutti i pazienti presentavano unโ€™anamnesi di ulcere orali ricorrenti con almeno 2 ulcere orali allo screening e alla randomizzazione: le conte medie di ulcere orali al basale sono state 4,2 e 3,9 nei bracci apremilast e placebo, rispettivamente.

Lโ€™endpoint primario era lโ€™Area Sotto la Curva (AUC) del numero di ulcere orali dal basale fino alla settimana 12. Gli endpoint secondari comprendevano altre misure delle ulcere orali: dolore dellโ€™ulcera orale secondo la Scala Analogica Visiva (VAS), percentuale di pazienti liberi da ulcere orali (risposta completa), tempo di insorgenza della risoluzione dellโ€™ulcera orale e percentuale di pazienti che ottengono la risoluzione delle ulcere orali entro la settimana 6 e che rimangono liberi da ulcere orali, a ogni visita, per almeno altre 6 settimane durante la fase di trattamento controllato con placebo, della durata di 12 settimane. Altri endpoint comprendevano il punteggio relativo allโ€™attivitร  della sindrome di Behรงet (Behรงetโ€™s Syndrome Activity Score, BSAS), il modulo relativo allโ€™attivitร  attuale di BD (Current Activity Form – BDCAF), incluso il punteggio dellโ€™indice di attivitร  attuale di BD (Current Activity Index – BDCAI), la percezione del paziente relativa allโ€™attivitร  della malattia, la percezione complessiva del medico dellโ€™attivitร  della malattia e il questionario sulla qualitร  della vita con BD (Quality of Life Questionnaire -BD QoL).

Misurazione delle ulcere orali

Apremilast 30 mg due volte al giorno ha determinato un miglioramento significativo nelle ulcere orali, come dimostrato dalla AUC per il numero di ulcere orali, dal basale fino alla settimana 12

(p < 0,0001), rispetto al placebo.

Miglioramenti significativi in altre misure delle ulcere orali sono stati dimostrati alla settimana 12.

Tabella 6. Risposta clinica delle ulcere orali alla settimana 12 in RELIEF (popolazione ITT)

Endpointa Placebo N = 103 Apremilast 30 mg BID
N = 104
AUCb per il numero delle ulcere orali dal basale fino alla settimana 12 (IM) Variazione Media LS
222,14
Variazione Media LS
129,54
Variazione del dolore delle ulcere orali dal basale come misurata mediante VASc alla settimana 12 (MMRM) Media LS
-18,7
Media LS
-42,7
Percentuale di soggetti che ottengono la risoluzione delle ulcere orali (liberi da ulcere orali) entro la settimana 6 e che rimangono liberi da ulcere orali a ogni visita per almeno 6 settimane aggiuntive durante la fase di trattamento controllato con placebo, della durata di 12 settimane 4,9% 29,8%
Tempo mediano (settimane) di risoluzione dellโ€™ulcera orale durante la fase di trattamento controllato con placebo 8,1 settimane 2,1 settimane
Percentuale di soggetti con risposta completa dellโ€™ulcera orale alla settimana 12 (NRI) 22,3% 52,9%
Percentuale di soggetti con risposta parziale dellโ€™ulcera oraled
alla settimana 12 (NRI)
47,6% 76,0%

ITT=intent to treat; LS=minimi quadrati; MI=imputazione multipla; MMRM=modello a effetti misti per le misure ripetute; NRI=imputazione senza risposta; BID=due volte al giorno.

a valore p <0,0001 per tutti gli apremilast vs. placebo

b AUC= Area Sotto la Curva.

c VAS= Scala Analogica Visiva; 0 = nessun dolore, 100 = peggior dolore possibile.

d Risposta parziale delle ulcere orali=numero delle ulcere orali ridotto del ? 50% dopo il basale (analisi esplorativa); valore p nominale: <0,0001

Tra 104 pazienti originariamente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno, 75 pazienti (circa il 72%) sono rimasti in questo trattamento alla settimana 64. Una significativa riduzione nel numero medio delle ulcere orali e del dolore dellโ€™ulcera orale รจ stata osservata nel braccio di trattamento con apremilast 30 mg due volte al giorno rispetto al gruppo di trattamento con placebo in occasione di ciascuna visita, giร  dalla settimana 1 fino alla settimana 12, per il numero di ulcere orali (p ? 0,0015) e per il dolore dellโ€™ulcera orale (p ? 0,0035). Tra i pazienti che sono stati trattati in modo continuativo con apremilast e sono rimasti nello studio, i miglioramenti nelle ulcere orali e nella riduzione del dolore dellโ€™ulcera orale sono stati mantenuti fino alla settimana 64 (figure 2 e 3).

Tra i pazienti originariamente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno che sono rimasti nello studio, le percentuali di pazienti con risposta completa e risposta parziale delle ulcere orali sono state mantenute fino alla settimana 64 (53,3% e 76,0% rispettivamente).

Follow-up

Tempo (settimane)

Placebo, n (media)

103 98 97 93 91 86 83 82 83

(3,9) (2,9) (2,8) (2,3) (2,5) (2,2) (1,9) (2,0) (0,7)

78

(0.8)

73

(0,7)

70

(1,1)

67 82

(0,8) (2,0)

APR 30 BID n (media) 104 101 101 101 98 94 94 97 95

(4,2) (1,9) (1,4) (1,3) (1,6) (1,2) (1,0) (1,1) (0,9)

92

(0,9)

85

(0,9)

79

(0,9)

75 85

(1,4) (2,5)

Settimane 0 1 2 4 6 8 10 12 16 28 40 52 64 Follow-up

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Numero medio di ulcere orali

Figura 2. Numero medio di ulcere orali per punto temporale fino alla settimana 64 (popolazione ITT; DAO)

ITT= Intent To Treat; DAO = Dati Come Osservati. APR 30 BID = apremilast 30 mg due volte al giorno.

Nota: placebo o APR 30 mg BID indica il braccio di trattamento a cui i pazienti sono stati randomizzati. I pazienti del braccio di trattamento con placebo sono passati a APR 30 BID alla settimana 12.

Il punto temporale di follow-up รจ stato 4 settimane dopo che i pazienti hanno completato la settimana 64 o 4 settimane dopo che i pazienti hanno interrotto il trattamento prima della settimana 64.

Follow-up

Settimane 1 2 4 6 8 10 12 16 28 40 52 64 Follow-up

Tempo (settimane)

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Variazione media del dolore dellโ€™ ulcera orale rispetto al basale

Figura 3. Variazione media del dolore dellโ€™ulcera orale rispetto al basale su una scala analogica visiva per punto temporale fino alla settimana 64 (popolazione ITT; DAO)

Placebo, n (media) 95 96 91 90 85 82 81
(-15,5) (-17,0) (-16,3) (-14,9) (-20,9) (-24,3) (-
19,1)
82
(-44,8)
77
(-40,6)
73
(-39,8)
70
(-38,3)
68
(-41,0)
81
(-19,7)
APR 30 BID n (media) 95 97 99 97 92 93 95
(-26,1) (-39,4) (-40,7) (-36,8) (-41,0) (-43,4) (-
42,5)
94
(-42,1)
91
(-41,9)
84
(-43,5)
78
(-42,4)
75
(-34,3)
84
(-19,3)

APR 30 BID = apremilast due volte al giorno; ITT = Intent-To-Treat; DAO = Dati Come Osservati

Nota: placebo o APR 30 mg BID indica il braccio di trattamento a cui i pazienti sono stati randomizzati. I pazienti del braccio di trattamento con placebo sono passati a APR 30 BID alla settimana 12.

Il punto temporale di follow-up รจ stato 4 settimane dopo che i pazienti hanno completato la settimana 64 o 4 settimane dopo che i pazienti hanno interrotto il trattamento prima della settimana 64.

Miglioramenti nellโ€™attivitร  complessiva della malattia di Behรงet

Apremilast 30 mg due volte al giorno, rispetto al placebo, ha determinato una riduzione significativa nellโ€™attivitร  complessiva della malattia, come dimostrato dalla variazione media dal basale alla settimana 12 nella BSAS (p < 0,0001) e nel BDCAF (BDCAI, percezione del paziente dellโ€™attivitร 

della malattia, e percezione complessiva del medico dellโ€™attivitร  della malattia; p-value ? 0,0335 per tutti e tre i componenti).

Tra i pazienti originariamente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno, che sono rimasti nello studio, i miglioramenti (variazione media dal basale) sono stati mantenuti alla settimana 64 sia nella BSAS sia nel BDCAF.

Miglioramenti nella qualitร  della vita

Apremilast 30 mg due volte al giorno, rispetto al placebo, ha determinato un miglioramento significativamente piรน elevato nella qualitร  della vita (QoL) alla settimana 12, come dimostrato mediante il questionario BD QoL (p = 0,0003).

Tra i pazienti originariamente randomizzati ad apremilast 30 mg due volte al giorno, che sono rimasti nello studio, il miglioramento nel BD QoL รจ stato mantenuto fino alla settimana 64.


Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual รจ il meccanismo d’azione di Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso, ma รจ altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherร  ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo piรน il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso

Assorbimento

Apremilast รจ ben assorbito, con una biodisponibilitร  orale assoluta di circa il 73% e picco di concentrazione plasmatica (Cmax) che si verifica a un tempo mediano (tmax) di circa 2,5 ore. La farmacocinetica di apremilast รจ lineare, con un aumento proporzionale alla dose dellโ€™esposizione sistemica nellโ€™intervallo posologico da 10 a 100 mg/die. Lโ€™accumulo รจ minimo quando apremilast viene somministrato una volta al giorno ed รจ pari a circa il 53% nei soggetti sani e al 68% nei pazienti con psoriasi, in caso di somministrazione due volte al giorno. La co-somministrazione con cibo non altera la biodisponibilitร ; pertanto, apremilast puรฒ essere assunto con o senza cibo.

Distribuzione

Il legame alle proteine plasmatiche umane di apremilast รจ di circa il 68%. Il volume di distribuzione (Vd) apparente medio รจ di circa 87 L, indicando una distribuzione extra vascolare.

Biotrasformazione

In vitro apremilast รจ un substrato e un debole inibitore della P-glicoproteina (IC50 > 50 ยตM); tuttavia, non si prevede il verificarsi di interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti mediate attraverso la P-gp.

In vitro apremilast ha un effetto inibitore minimo o assente (IC50 > 10 ยตM) sui trasportatori di anioni organici (Organic Anion Transporter, OAT) 1 e 3, sul trasportatore di cationi organici (Organic Cation Transporter, OCT) 2, sui polipeptidi trasportatori di anioni organici (Organic Anion

Transporting Polypeptide, OATP) 1B1 e 1B3, o sulla proteina di resistenza del cancro al seno (breast cancer resistance protein, BCRP) e non รจ un substrato per questi trasportatori. Pertanto, sono improbabili interazioni farmaco-farmaco clinicamente rilevanti in caso di co-somministrazione di apremilast con farmaci che sono substrati o inibitori di questi trasportatori.

Eliminazione

La clearance plasmatica di apremilast รจ in media circa 10 L/h in soggetti sani, con unโ€™emivita di eliminazione terminale di circa 9 ore. Dopo la somministrazione orale di apremilast radiomarcato, circa il 58% e il 39% della radioattivitร  si recuperano rispettivamente nelle urine e nelle feci, mentre circa il 3% e il 7% della dose radioattiva si recuperano sotto forma di apremilast rispettivamente nelle urine e nelle feci.

Pazienti anziani

Apremilast รจ stato studiato in soggetti sani giovani e anziani. Lโ€™esposizione nei soggetti anziani (da 65 a 85 anni di etร ) รจ circa il 13% piรน elevata nellโ€™AUC e circa il 6% piรน elevata nella Cmax per apremilast, rispetto ai soggetti giovani (da 18 a 55 anni di etร ). I dati di farmacocinetica nei soggetti di etร  superiore a 75 anni negli studi clinici sono limitati. Non รจ necessario un aggiustamento della dose per i pazienti anziani.

Compromissione renale

Non esiste una differenza significativa nella farmacocinetica di apremilast tra i soggetti con lieve o moderata compromissione renale e i soggetti sani abbinati (N = 8 ciascuno). I risultati confermano che non รจ necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con lieve e moderata compromissione renale. La dose di apremilast deve essere ridotta a 30 mg una volta al giorno nei pazienti con grave compromissione renale (eGFR inferiore a 30 mL/min/1,73 m2 o CLcr < 30 mL/min). In 8 soggetti con grave compromissione renale a cui era stata somministrata una dose singola di 30 mg di apremilast, lโ€™AUC e la Cmax di apremilast risultavano aumentate rispettivamente dellโ€™89% e del 42%.

Compromissione epatica

La farmacocinetica di apremilast e del suo principale metabolita M12 non รจ influenzata da una moderata o grave compromissione epatica. Non รจ necessario un aggiustamento della dose per i pazienti con compromissione epatica.


Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: รจ un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso รจ un farmaco sicuro?

Prima di tutto รจ necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per lโ€™uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica e tossicitร  a dosi ripetute. Non vi sono evidenze di potenziale immunotossicitร , irritazione cutanea o fototossicitร .

Fertilitร  e primo sviluppo embrionale

In uno studio di fertilitร  su topi maschi, apremilast a dosi orali di 1, 10, 25 e 50 mg/kg/die non ha provocato effetti sulla fertilitร  maschile; la dose priva di effetti avversi osservati (No Observed Adverse Effect Level, NOAEL) per la fertilitร  maschile era superiore a 50 mg/kg/die, 3 volte lโ€™esposizione clinica.

In uno studio combinato di fertilitร  e tossicitร  nello sviluppo embriofetale, condotto in femmine di topo a dosi orali di 10, 20, 40 e 80 mg/kg/die, si sono osservati un prolungamento dei cicli estrali e un aumento del tempo di accoppiamento a una dose di 20 mg/kg/die e oltre; ciononostante, tutti i topi si sono accoppiati e nessun effetto รจ stato osservato sui tassi di gravidanza. La NOEL (No Observed Effect Level) per la fertilitร  femminile era di 10 mg/kg/die (1,0 volte lโ€™esposizione clinica).

Sviluppo embriofetale

In uno studio combinato di fertilitร  e tossicitร  nello sviluppo embriofetale condotto in femmine di topo a dosi orali di 10, 20, 40 e 80 mg/kg/die, il peso assoluto e/o relativo del cuore delle madri risultava aumentato a dosi di 20, 40 e 80 mg/kg/die. Aumento del numero di riassorbimenti precoci e riduzione del numero di tarsi ossificati sono stati osservati a 20, 40 e 80 mg/kg/die. Riduzione del peso fetale e ritardo dellโ€™ossificazione dellโ€™osso sopraoccipitale del cranio sono stati osservati a 40 e 80 mg/kg/die. La NOEL materna e per lo sviluppo nel topo era 10 mg/kg/die (1,3 volte lโ€™esposizione clinica).

In uno studio di tossicitร  nello sviluppo embriofetale condotto nelle scimmie, dosi orali di 20, 50,

200 e 1.000 mg/kg/die hanno causato un aumento dose-correlato della perdita prenatale (aborti) a dosi di 50 mg/kg/die e oltre; nessun effetto correlato alla sostanza in esame nella perdita prenatale รจ stato osservato a 20 mg/kg/die (1,4 volte lโ€™esposizione clinica).

Sviluppo prenatale e postnatale

In uno studio prenatale e postnatale, apremilast รจ stato somministrato per via orale a femmine di topo gravide a dosi di 10, 80 e 300 mg/kg/die dal Giorno di Gestazione (GD) 6 al giorno 20 di allattamento. Riduzione ed aumento del peso corporeo nella madre e un decesso associato a difficoltร  nel parto sono stati osservati a 300 mg/kg/die. Segni fisici di tossicitร  materna associati al parto sono stati osservati inoltre in un topo a ciascuna delle dosi di 80 e 300 mg/kg/die. Aumento dei decessi della prole in fase perinatale e postnatale e ridotto peso corporeo della prole durante la prima settimana di allattamento sono stati osservati a ? 80 mg/kg/die (? 4,0 volte lโ€™esposizione clinica). Non vi sono stati effetti correlati ad apremilast sulla durata della gravidanza, sul numero di femmine di topo gravide al termine del periodo di gestazione, sul numero di topi che hanno partorito, nรฉ effetti sullo sviluppo nella prole oltre il 7ยฐgiorno postnatale. รˆ probabile che gli effetti sullo sviluppo della prole osservati durante la prima settimana del periodo postnatale fossero connessi alla tossicitร  per la prole correlata ad apremilast (riduzione del peso e della vitalitร  della prole) e/o alla mancanza di cure materne (incidenza piรน elevata di assenza di latte nello stomaco della prole). Tutti gli effetti sullo sviluppo sono stati osservati durante la prima settimana del periodo postnatale; nessun effetto correlato ad apremilast รจ stato osservato durante i restanti periodi pre- e post-svezzamento, inclusi i parametri di maturazione sessuale, comportamento, accoppiamento, fertilitร  e uterini. La NOEL nel topo per tossicitร  materna e generazione F1 รจ stata di 10 mg/kg/die (1,3 volte lโ€™AUC clinica).

Studi di cancerogenicitร 

Gli studi di cancerogenicitร  condotti nei topi e nei ratti non hanno evidenziato cancerogenicitร  correlata al trattamento con apremilast.

Studi di genotossicitร 

Apremilast non รจ genotossico. Apremilast non ha indotto mutazioni in un test di Ames nรฉ aberrazioni cromosomiche in colture di linfociti del sangue periferico umano, in presenza o in assenza di attivazione metabolica. Apremilast non รจ risultato clastogenico in un test del micronucleo nel topo in vivo, a dosi fino a 2.000 mg/kg/die.

Altri studi

Non vi sono evidenze di potenziale immunotossicitร , irritazione cutanea o fototossicitร .


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: si puรฒ prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco รจ sicuro o no, รจ quello delle interazioni con altri farmaci.

Puรฒ infatti capitare che un farmaco, di per sรฉ innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo รจ vero anche per i prodotti erboristici: classico รจ l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: interazioni

Negli studi clinici, apremilast รจ stato co-somministrato con terapia topica (inclusi corticosteroidi, shampoo al catrame di carbone e preparati per il cuoio capelluto a base di acido salicilico) e fototerapia UVB.

Non vi sono state interazioni farmacocinetiche tra apremilast e metotrexato nei pazienti con artrite psoriasica. Apremilast puรฒ essere co-somministrato con metotrexato.

Non vi sono state interazioni farmacocinetiche tra apremilast e contraccettivi orali contenenti etinilestradiolo e norgestimato. Apremilast puรฒ essere co-somministrato con contraccettivi orali.


Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato รจ quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacitร  di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacitร  di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacitร  fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Otezla 10 mg e 20 mg e 30 mg compressa rivestita film uso: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Apremilast non altera o altera in modo trascurabile la capacitร  di guidare veicoli e di usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco