Pericel: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Pericel (Acido Flavodico Sale Disodico): sicurezza e modo d’azione

Pericel (Acido Flavodico Sale Disodico) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Sintomi attribuibili ad insufficienza venosa; stati di fragilità capillare.

Pericel: come funziona?

Ma come funziona Pericel? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Pericel

Il PERICEL contiene un principio attivo: il flavodato disodico.

Ilflavodatodisodico è un bioflavonoide che esplica la sua attività farmacologica attraverso due fasi distinte, una più precoce di tipo adrenergico ed una più protratta sulle componenti trofiche vasali.

PERICEL agisce quindi:

a) riducendo il catabolismo dell’adrenalina, che rimane quindi più a lungo in circolo, attraverso l’inibizione della catecol-orto-metiltransferasi, determinando una vasocostrizione a livello degli sfinteri precapillari con una conseguente aumentata resistenza capillare

b) rinforzando le strutture endoteliali dei capillari complessandosi alla frazione fosfatocolinica della lecitina, fosfolipide presente nella costituzione delle membrane cellulari degli endoteli capillari.

Sono state inoltre suggerite azioni indirette quali:

– l’inibizione del catabolismo dell’acido ascorbico che è indispensabile per il trofismo capillare

– l’antagonismo verso la liberazione di sostanze capillaro lesive, cioè di sostanze che aumentano la permeabilità dei piccoli vasi.

Ilflavodatodisodico riduce il passaggio di istamina in senso extravasale e protegge l’integrità anatomica dei lisosomi, la cui rottura provoca l’uscita di enzimi proteolitici responsabili dell’imperpermeabilità vasale.

Attraverso questi meccanismi PERICEL è capace di riattivare gli scambi fra capillari e tessuti svolgendo un’azione antiedemigena bloccando e facendo regredire l’evoluzione dell’edema.


Pericel: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Pericel, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Pericel

Nell’organismo umano ilflavodatodisodico viene trasformato, in seguito ad una catena di reazioni di riduzione, in flavonolo senza fenomeni di polimerizzazione.

Il flavonolo è il metabolita attivo in grado di legarsi, in funzione della sua struttura chimica, alla parte fosfatocolinica della lecitina.

L’assorbimento gastrico è rapido in funzione della presenza, nella sua struttura chimica, di due funzioni diossiacetato sodico che favoriscono la solubilità e, conseguentemente, la biodisponibilità della sostanza.

Ilflavodato disodico viene escreto principalmente come flavonolo attraverso l’emuntorio renale e nelle urine si ritrovano pertanto basse concentrazioni di farmaco inalterato a favore della presenza di metaboliti attivi.

L’emivita di eliminazione è di 12 ore.

La diffusione tissutale delflavodatodisodico o dei suoi metaboliti è limitata dal legame con le proteine plasmatiche e da ciò consegue una maggiore concentrazione del principio attivo nel compartimento vascolare, cioè nel sito dove si sviluppa l’effetto farmacologico richiesto.


Pericel: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Pericel agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Pericel è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Pericel: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta:

Nel ratto la DL 50 è di 5,87 g/Kg per via orale e di 2,37 g/Kg per via intraperitoneale, nel topo la DL50 è di 0,83 g/Kg per via intraperitoneale, nel coniglio la dose di 0,8 g/Kg per somministrazione lenta per via endovenosa è risultata ben tollerata.

Tossicità subacuta:

I ratti sopportano, nello spazio di 30 giorni, la somministrazione per via orale di quantità di farmaco pari a circa 6 volte la DL50 senza presentare segni tossici.

Tossicità cronica:

Ricerche di tossicità cronica condotte con flavodatodisodico nel ratto (alla dose di 100 mg/Kg/die per 180 giorni) hanno dimostrato la buona tolleranza del farmaco per tutta la durata dell’esperimento, durante il quale non furono rilevate differenze ponderali, ematologiche ed ematochimiche, autoptiche ed istologiche fra il gruppo trattato ed il gruppo di controllo. Il trattamento ha provocato, in alcuni animali, un lieve aumento dell’escrezione gastrica, comunque non statisticamente significativo, mentre non ha influenzato la funzionalità epatica.

Ricerche di tossicità cronica condotte con PERICEL nel mini-pig (alla dose di 50-100 mg/Kg/die diflavodato disodico per 26 settimane) hanno dimostrato l’assenza di effetti tossici.

Gli studi condotti sulla riproduzione (teratogenesi nel ratto) non hanno rilevato nessuna differenza in tutti i parametri presi in considerazione, tra gli animali trattati con flavodatodisodico ed i controlli.

Gli studi di carcinogenesi sul topo hanno concluso che il trattamento con il farmaco non influisce sullo sviluppo del tumore ascite di Ehrlich.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Pericel: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Pericel

Pericel: interazioni

Nessuna nota.


Pericel: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Pericel: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poichè PERICEL non altera il normale stato di vigilanza, non si conoscono effetti negativi del farmaco sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco