Piperonil: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Piperonil (Pipamperone Dicloridrato): sicurezza e modo d’azione

Piperonil (Pipamperone Dicloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Disturbi caratteriali dei bambini, degli anziani con arteriosclerosi cerebrale, dei vasculopatici, degli alcoolisti in trattamento di disassuefazione, degli epilettici, degli psicotici e dei ritardati. Sindromi paranoiche e schizofreniche. Insonnie e disturbi del ritmo sonno-veglia.

Piperonil: come funziona?

Ma come funziona Piperonil? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Piperonil

Categoria farmacoterapeutica: Farmaco psicolettico antipsicotico appartenente alla classe dei derivati del butirrofenone.

odice ATC: N05AD05

Il Piperonil è un neurolettico che fa parte dei butirrofenoni. Esso combina l’antagonismo della serotonina (5-HT2) (cioè il blocco dei recettori della serotonina-2) ed effetti adrenolitici (a1) e antidopaminergici (D2) meno marcati. Il Piperonil non ha effetti anticolinergici noti. Da solo o in combinazione con altri neurolettici più potenti, possiede un effetto favorevole in caso di percezione disturbata, comportamento autistico e personalità rigida.


Piperonil: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Piperonil, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Piperonil

Dopo somministrazione orale il farmaco viene assorbito rapidamente a livello del piccolo intestino.

Nel ratto dopo somministrazione orale e sottocutanea di pipamperone marcato con tritium, i livelli massimi nel sangue e nel fegato si raggiungono dopo circa 15 minuti. Nel cervello la massima concentrazione viene raggiunta dopo circa 1 ora.

Circa il 90% della dose somministrata viene eliminata entro le 24 ore, il 49% con le urine e il 44% con le feci. L’escrezione con le urine è più evidente dopo 2-4 ore dalla somministrazione orale.


Piperonil: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Piperonil agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Piperonil è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Piperonil: dati sulla sicurezza

Tossicità acuta: DL50 per via endovenosa 40 mg/kg, per via orale e sottocutanea 160 mg/kg nel ratto.

Praticamente nulla la tossicità cronica.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Piperonil: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Piperonil

Piperonil: interazioni

Gli effetti extrapiramidali del prodotto possono essere aggravati dalla piperazina e potenziati dagli IMAO. Il prodotto stesso può potenziare i farmaci ad azione depressiva sul S.N.C.: alcool, del quale è consigliabile non fare uso durante i trattamenti ansiolitici, sedativi-ipnotici, antistaminici, anestetici generali, analgesici, stupefacenti.

Analogamente può essere potenziata l’azione di farmaci anticolinergici (per esempio spasmolitici atropinici); viceversa la risposta all’insulina ed agli ipoglicemizzanti orali può essere diminuita così come quella degli antagonisti della dopamina, quali bromocriptine, lisuride e L-dopa.

A causa della sua azione ipotensiva e cardiodepressiva può risultare esaltata l’attività dei beta bloccanti e della metildopa; altrettanto, con diversi meccanismi, può avvenire con il glutammato di litio e con gli anticoagulanti orali.

L’associazione di Piperonil con anticolinergici, compresi quelli utilizzati nella terapia del morbo di Parkinson, può determinare un aumento della pressione endooculare.

Può inoltre aumentare il rischio di ipotensione in pazienti che usano un anti-ipertensivo.


Piperonil: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Piperonil: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

I pazienti che guidano o usano macchinari devono essere avvertiti della possibilità di sonnolenza e disturbi dello stato di vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco