Ranidex: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ranidex (Ranitidina Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Ranidex (Ranitidina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Ulcera duodenale, ulcera gastrica benigna, incluse quelle associate al trattamento con farmaci antinfiammatori non steroidei, ulcera recidivante, ulcera post-operatoria, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison. La ranitidina è anche indicata in quelle condizioni come la gastrite o la duodenite quando associate a ipersecrezione acida.

Ranidex: come funziona?

Ma come funziona Ranidex? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ranidex

Gli studi sperimentali eseguiti hanno dimostrato che la ranitidina è un potente e selettivo antagonista competitivo dell’istamina a livello dei recettori H2. La ranitidina presenta un’affinità particolarmente elevata verso i recettori H2-gastrici e risulta particolarmente potente nell’inibire l’ipersecrezione gastrica indotta da tutta una serie di secretagoghi nel ratto e nel cane. Ciò appare di particolare rilevanza poiché la sostanza in esame ha nella sua struttura un anello furanico invece dell’anello imidazolico ritenuto finora essenziale per l’attività H2-bloccante. Inoltre l’inibizione della secrezione acida gastrica non è causata da una riduzione dell’irrorazione ematica della mucosa gastrica, anzi il rapporto tra flusso sanguigno della mucosa e secrezione acida aumenta durante l’inibizione della secrezione.

La sostanza in esame ha dimostrato una notevole efficacia antiulcera sia gastrica che duodenale nei numerosi modelli sperimentali con cui è stata valutata.


Ranidex: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ranidex, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ranidex

Due, tre ore dopo la somministrazione, per via orale, di 150 mg di ranitidina, si ottengono picchi emetici di 440-545 ng / ml. L’emivita di eliminazione è di circa 2,5 ore. L’assorbimento della ranitidina non è significativamente compromesso dalla concomitante somministrazione di cibo. La principale via di escrezione è rappresentata dalle urine (filtrazione glomerulare e secrezione tubulare). La clearance renale è pari a circa 410 ml / min. Gli studi condotti somministrando, per via orale, ranitidina marcata C-14, nel ratto e nel cane, consentono di affermare che :

-la ranitidina è un farmaco bene assorbito nel ratto e nel cane;

-viene completamente eliminata tramite le urine e la bile;

-viene escreta in gran parte come tale, mentre un’aliquota minore viene metabolizzata conducendo all’N-ossido, al sulfossido e al demetilderivato.


Ranidex: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ranidex agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ranidex è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ranidex: dati sulla sicurezza

Gli studi di tossicità acuta e cronica sono stati condotti su topi, ratti, conigli, cani sia per via orale che parenterale, senza dimostrare alcun tipo di rischio tossicologico. In particolare nella tossicità acuta, nel topo e nel ratto, la DL50 per somministrazione endovenosa è di 75 mg / kg, mentre per via orale dosi fino a 1000 mg / kg non si sono dimostrate letali.

Nella tossicità cronica, dosi molto elevate di ranitidina (fino a 2000 mg / kg / die) somministrate a topi per tutto il periodo della loro vita, e dosi fino a 450 mg / kg / die per periodi fino ad un anno, somministrate nei cani, non hanno dimostrato alcun segno di tossicità sui vari organi ed apparati studiati.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ranidex: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ranidex

Ranidex: interazioni


Ranidex: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ranidex: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Qualora, durante la terapia, si notassero stordimento, sonnolenza, vertigini, evitare di guidare o di operare sulle macchine o comunque svolgere attività che richiedano pronta vigilanza.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco