Ritalin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Ritalin 10 mg compresse (Metilfenidato Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Ritalin 10 mg compresse (Metilfenidato Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Disturbo da deficit dell’attenzione ed iperattività (ADHD)

Il metilfenidato è indicato come parte di un programma globale di trattamento del disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) nei bambini a partire dai 6 anni di età e negli adolescenti nei casi in cui i soli interventi psico-sociali o psico-comportamentali si dimostrino insufficienti. Il trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di un neuropsichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza o specialista affine responsabile dei centri territoriali. La diagnosi deve essere fatta in base ai criteri della versione attuale del DSM o ICD-10 e si deve basare su un’anamnesi e una valutazione complete del bambino e non solo sulla presenza di uno o più sintomi.

L’eziologia propria di questa sindrome è sconosciuta e non esiste un unico esame diagnostico. Una diagnosi adeguata necessita di un’indagine di tipo medico, neuropsicologico, educativo e sociale.

Un programma globale di trattamento di solito comprende misure terapeutiche di tipo psicologico, educativo e sociale oltre che farmacologico e mira a stabilizzare i bambini che presentano una sindrome comportamentale caratterizzata da sintomi che possono includere una storia cronica di attenzione limitata nel tempo, tendenza alla distrazione, labilità emotiva, impulsività, iperattività di grado da moderato a severo, segni neurologici secondari ed EEG anormale. Possono esservi o meno disturbi dell’apprendimento.

Il trattamento con metilfenidato non è indicato in tutti i bambini con ADHD e la decisione di utilizzare il medicinale si deve basare su una valutazione molto approfondita della gravità e della persistenza dei sintomi in relazione al quadro generale del bambino.

E’ essenziale un idoneo programma educativo, e di solito è necessario un intervento psico-sociale. Nei casi in cui i soli interventi psico-sociali o psico-comportamentali si dimostrino insufficienti, la decisione di prescrivere uno stimolante si deve basare su una rigorosa valutazione della gravità dei sintomi nel bambino. L’uso di metilfenidato deve essere sempre attuato con queste modalità, secondo le indicazioni autorizzate e secondo le linee guida relative alla prescrizione e alla diagnosi.

La prescrizione del medicinale «Ritalin» a base di metilfenidato deve essere effettuata: su diagnosi e piano terapeutico dei centri specialistici, individuati dalle Regioni e Province Autonome di Trento e

Bolzano (Centri di riferimento), coordinandosi con i servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile, i medici pediatri di libera scelta o il medico di medicina generale che ha il paziente tra i propri assistiti.

Ritalin 10 mg compresse: come funziona?

Ma come funziona Ritalin 10 mg compresse? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Ritalin 10 mg compresse

Categoria farmacoterapeutica: psicostimolante, codice ATC: N06B A04.

Ritalin è un debole stimolante del sistema nervoso centrale con effetti più marcati sulle attività mentali piuttosto che su quelle motorie. Il suo meccanismo d’azione nell’uomo non è ancora del tutto chiarito, ma si crede che i suoi effetti stimolanti siano dovuti ad un’inibizione della ricaptazione di dopamina nello striato, senza provocare il rilascio di dopamina.

Il meccanismo attraverso cui Ritalin esercita i suoi effetti sulle attività mentali e comportamentali nei bambini non è stato ancora chiaramente dimostrato, né esiste una chiara evidenza di come questi effetti si correlino alle condizioni del sistema nervoso centrale.

Ritalin è un racemato che consiste in una miscela 1:1 di d-metilfenidato (d-MPH) e l-metilfenidato (l-MPH).

L’enantiomero d- è farmacologicamente più attivo dell’enantiomero l-.

L’effetto del trattamento con 40 mg di desmetilfenidato cloridrato, l’enantiomero destrogiro farmacologicamente attivo di Ritalin, sull’intervallo QT/QTc è stato valutato in uno studio condotto in 75 volontari sani. Il valore medio del prolungamento massimo dell’intervallo QTcF è risultato < 5 msec, e il limite superiore dell’intervallo di confidenza al 90% è risultato inferiore a 10 msec per tutti i confronti nel tempo verso placebo. Questo è risultato inferiore al valore soglia avente significato clinico e non è risultata evidente alcuna relazione tra esposizione e risposta.


Ritalin 10 mg compresse: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Ritalin 10 mg compresse, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Ritalin 10 mg compresse

Assorbimento

Dopo somministrazione orale il principio attivo (metilfenidato cloridrato) viene assorbito rapidamente e quasi completamente. A causa del notevole metabolismo di primo passaggio la sua disponibilità assoluta è 22±8% per l’enantiomero d- e 5±3% per l’enantiomero l-.

L’assunzione con il cibo non ha un effetto significativo sull’assorbimento. Le concentrazioni massime nel plasma, pari a circa 40 nmol/l (11 ng/ml), sono raggiunte in media 1-2 ore dopo la somministrazione. Le concentrazioni massime nel plasma variano notevolmente fra i pazienti. L’area sotto la curva (AUC) e la concentrazione massima nel plasma (Cmax) sono proporzionali alla dose.

Distribuzione

Nel sangue, il metilfenidato e i suoi metaboliti sono distribuiti tra il plasma (57%) e gli eritrociti (43%). Il legame con le proteine plasmatiche è basso (10-33%). Il volume di distribuzione è 2,65±1,11 l/kg per il d-MPH e 1,80±0,91 l/kg per l-MPH.

Biotrasformazione

Il metilfenidato viene biotrasformato in modo rapido e completo dalla carbossilesterasi CES1A1. Le concentrazioni plasmatiche massime del principale metabolita non esterificato – acido ?-fenil-2- piperidin acetico (acido ritalinico) – sono raggiunte circa 2 ore dopo la somministrazione e sono 30- 50 volte maggiori di quelle della sostanza immodificata. L’emivita dell’acido ?-fenil-2-piperidin acetico è circa doppia rispetto a quella del metilfenidato e la sua clearance sistemica media è di 0,17 l/h/kg. Sono rilevabili soltanto piccole quantità di metaboliti idrossilati (per esempio idrossimetilfenidato e acido idrossiritalinico). L’attività terapeutica sembra essere principalmente dovuta alla sostanza immodificata.

Eliminazione

Il metilfenidato viene eliminato dal plasma con una emivita media di 2 ore. Il valore della clearance sistemica è di 0,40±0,12 l/h/kg per d-MPH e 0,73±0,28 l/h/kg per l-MPH. Dopo somministrazione per via orale, il 78-97% della dose è escreto con le urine e l’1-3% con le feci sotto forma di metaboliti entro 48-96 ore. Soltanto minime quantità (< 1%) di metilfenidato immodificato compaiono nelle urine. La maggior parte della dose è eliminata con le urine sotto forma di acido ?- fenil-2-piperidin acetico (60-86%).

Caratteristiche nei pazienti

Non ci sono in apparenza differenze nelle caratteristiche farmacocinetiche del metilfenidato tra i bambini iperattivi e i volontari sani in età adulta. I dati relativi all’eliminazione in pazienti con normale funzionalità renale suggeriscono che l’escrezione renale del metilfenidato immodificato potrebbe risultare diminuita di pochissimo in caso di alterazione della funzionalità renale. Tuttavia, l’escrezione renale dell’acido ?-fenil-2-piperidin acetico può essere ridotta.


Ritalin 10 mg compresse: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Ritalin 10 mg compresse agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Ritalin 10 mg compresse è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Ritalin 10 mg compresse: dati sulla sicurezza

Carcinogenicità

In studi di carcinogenicità condotti a vita su ratti e topi, è stato osservato un aumento del numero di tumori epatici maligni soltanto nei topi maschi. Il significato per la specie umana di tale osservazione non è noto.

Fertilità

Il metilfenidato non ha avuto alcun effetto sulla funzione riproduttiva o sulla fertilità di topi e ratti quando somministrato in multipli bassi della dose clinica.

Tossicità riproduttiva

Il metilfenidato non è ritenuto essere teratogeno nei ratti. Nei ratti è stata osservata tossicità fetale (perdita totale della prole) e materna con dosaggi tossici per la madre. Metilfenidato è potenzialmente teratogeno nei conigli; la miscela racemica ha prodotto una bassa incidenza di spina bifida a un livello di dose materna pari a 200 mg/kg/die.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Ritalin 10 mg compresse: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Ritalin 10 mg compresse

Ritalin 10 mg compresse: interazioni

Farmaci antipertensivi

Il metilfenidato può diminuire l’efficacia dei farmaci usati per il trattamento dell’ipertensione.

Uso con farmaci che alzano la pressione sanguigna

Il metilfenidato deve essere usato con cautela nei pazienti trattati con farmaci che possono anche aumentare la pressione sanguigna (vedere anche la sezìone sulle Condìzìonì Cardìovascolarì e Cerebrovascolarì al paragrafo 4.4).

A causa di possibili crisi ipertensive, l’uso del metilfenidato è controindicato nei pazienti trattati (contemporaneamente o nelle ultime 2 settimane) con inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) (vedere paragrafo 4.3).

Uso con alcol

L’alcol può esacerbare gli eventi avversi a carico del sistema nervoso centrale causati dai farmaci psico-attivi, metilfenidato compreso. E’ consigliabile quindi che i pazienti si astengano dall’assumere alcolici durante il trattamento.

Uso con anestetici

Esiste il rischio di un improvviso aumento della pressione sanguigna, in alcuni casi associato ad aumento della frequenza cardiaca, durante le procedure chirurgiche. In caso di programmazione di un intervento chirurgico, il trattamento con metilfenidato non deve essere somministrato il giorno dell’operazione.

Uso con gli alfa-2 agonisti ad azione centrale (ad es. clonidina)

Non è stata stabilita sistematicamente la sicurezza d’uso a lungo termine del metilfenidato in associazione a clonidina o ad altri alfa-2 agonisti ad azione centrale.

Uso con farmaci dopaminergici

Si raccomanda cautela nella somministrazione di metilfenidato contemporaneamente a farmaci dopaminergici, inclusi gli antipsicotici. Poiché un’azione predominante del metilfenidato consiste nell’innalzare i livelli extracellulari della dopamina, il metilfenidato può essere associato ad interazioni farmacodinamiche se somministrato in associazione con gli agonisti dopaminergici diretti ed indiretti (inclusi DOPA e gli antidepressivi triciclici) o con gli antagonisti dopaminergici inclusi gli antipsicotici.


Ritalin 10 mg compresse: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Ritalin 10 mg compresse: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Il metilfenidato può causare capogiri, torpore e disturbi visivi, incluse difficoltà nella messa a fuoco, diplopia e visione offuscata. Esso può avere un moderato effetto sulla capacità di guidare e di usare macchinari. I pazienti devono essere avvisati di tali possibili effetti e, qualora presenti, di evitare lo svolgimento di attività potenzialmente pericolose quali la guida o l’uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco