Selezen: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Selezen (Imidazato): sicurezza e modo d’azione

Selezen (Imidazato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

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Compresse, gocce, supposte

Stati infiammatori delle vie aeree o di pertinenza otorino-laringoiatrica (O.R.L.). Stati febbrili.

Selezen: come funziona?

Ma come funziona Selezen? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Selezen

Categoria farmacoterapeutica: Altri analgesici ed antipiretici . Codice ATC: N02BA16.

SELEZEN appartiene al gruppo dei salicilati non acetilati. In comune con l’acetilsalicilico, il farmaco ha proprietà analgesica, antinfiammatoria ed antipiretica. Come gli altri antinfiammatori non steroidei, il suo meccanismo d’azione è l’inibizione dell’enzima ciclo-ossigenasi con riduzione della biosintesi di prostaglandine e di trombossano a partire dall’acido arachidonico.


Selezen: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Selezen, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Selezen

La somministrazione di SELEZEN consente di ottenere un rapido assorbimento con concentrazioni terapeutiche entro 1 ora. Il picco delle concentrazioni viene mediamente raggiunto 1 ora dopo la somministrazione sia per la componente imidazolica sia per quella salicilica del farmaco e concentrazioni elevate persistono per diverse ore. L’eliminazione di SELEZEN avviene prevalentemente attraverso le urine, dove il farmaco è presente sotto forma dei prodotti di scissione e metabolizzazione: imidazolo, acido salicilico ed acido salicilurico.


Selezen: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Selezen agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Selezen è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Selezen: dati sulla sicurezza

In tutte le esperienze svolte sia nel ratto che nel topo, nel coniglio e nel cane la somministrazione di SELEZEN non provoca la comparsa di fenomeni tossici particolari risultando in ogni condizione ben tollerato. La DL per via orale di SELEZEN è risultata di 980-1211 mg/kg nel roditore. Di particolare interesse è risultata la mancanza di ulcerazioni gastriche.

La somministrazione di SELEZEN nell’animale durante la gravidanza non ha portato ad alcuna alterazione del normale sviluppo embrionale o fetale.

Dopo la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei in femmine di ratto gravide è stata osservata restrizione del dotto arterioso fetale.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Selezen: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Selezen

Selezen: interazioni

La somministrazione di salicilati, particolarmente in caso di terapia protratta, può potenziare l’attività dei farmaci anticoagulanti, aumentare il rischio di emorragia gastrointestinale in caso di contemporaneo trattamento con corticosteroidi. Inoltre possono aumentare gli effetti collaterali del metotrexate e dei farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

I salicilati potenziano l’effetto ipoglicemizzante delle sulfaniluree orali e riducono l’attività diuretica dello spironolattone e dei farmaci uricosurici.

Non è escluso che SELEZEN possa avere interazioni con uricosurici, sulfamidici, difenilidantoina, barbiturici e ormoni tiroidei.

In corso di terapia con farmaci a base di litio, la contemporanea somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei provoca aumento dei livelli plasmatici del litio stesso.


Selezen: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Selezen: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Non sono noti effetti sulla capacità di guida o di uso di macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco