Surfactal: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Surfactal 1 g/50 ml (Ambroxolo Cloridrato): sicurezza e modo d’azione

Surfactal 1 g/50 ml (Ambroxolo Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

tetricia

Profilassi dei quadri patologici connessi con un’immaturità del sistema surfattante neonatale: in gestanti tra il 187° ed il 237° giorno di amenorrea (limiti inclusi) con minaccia di parto prematuro o con programmazione di espletamento anticipato del parto per cause ostetriche.

Chirurgia toracica ed addominale – Anestesia e rianimazione

Profilassi e trattamento di complicanze broncopolmonari post-operatorie da interventi di chirurgia toracica addominale – ginecologica e da anestesia.

Surfactal 1 g/50 ml: come funziona?

Ma come funziona Surfactal 1 g/50 ml? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Surfactal 1 g/50 ml

Categoria farmacoterapeutica: surfattanti polmonari, codice ATC: R07AA49.

Surfactal stimola la sintesi e la secrezione di surfattante negli alveoli e nei bronchioli, favorendo la maturazione del polmone del feto nel periodo pre-natale. L’impiego tempestivo di Surfactal consente di ridurre il rischio di sindrome da distress respiratorio nei neonati e nei prematuri.

Come dimostrato da studi pre-clinici, Surfactal non è caratterizzato da proprietà che lo rendono dannoso alla fertilità ed alle cellule atte alla riproduzione, anche a dosaggi elevati.

In vitro il rilascio delle citochine dal sangue, ma anche delle cellule mononucleari legate al tessuto e delle cellule polimorfonucleari è risultato significativamente ridotto dall’ambroxolo cloridrato.

In base all’esperienza finora acquisita, la somministrazione di Surfactal non sembra avere alcun effetto tocolitico né oxitocico.


Surfactal 1 g/50 ml: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Surfactal 1 g/50 ml, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Surfactal 1 g/50 ml

La farmacocinetica di 1000 mg di ambroxolo cloridrato, somministrato come un’infusione endovenosa giornaliera di 2 ore per 5 giorni, è stata studiata in maschi sani volontari come in donne in gravidanza. Una concentrazione massima plasmatica di 3,7 ± 1,4 ?g/ml è stata osservata nelle donne in gravidanza alla fine dell’infusione il primo giorno. Le proprietà farmacocinetiche dell’ambroxolo cloridrato non erano significativamente differenti tra maschi sani volontari e donne in gravidanza. In seguito alla dose multipla di 5 giorni, l’ambroxolo cloridrato non si è accumulato in misura significativa.

Distribuzione:

La distribuzione dell’ambroxolo cloridrato dal sangue al tessuto è rapida e marcata, con la più alta concentrazione della sostanza attiva trovata nei polmoni. È stato dimostrato che le concentrazioni nel tessuto polmonare superano quelle del sangue di un fattore di ? 17. Il volume di distribuzione (Vss) in seguito ad una somministrazione e.v. è stato valutato essere 453 l nelle donne in gravidanza.

Il farmaco si lega alle proteine plasmatiche approssimativamente per il 90% negli adulti e ad un livello più basso (60-70%) nei neonati. Il farmaco attraversa la placenta e raggiunge il polmone del feto.

Metabolismo ed eliminazione:

Entro 3 giorni dalla somministrazione endovenosa, il 4,6% della dose è ritrovato in forma libera, mentre il 35,6% della dose è recuperato in una forma coniugata nelle urine.

L’ambroxolo cloridrato è eliminato con una emivita di eliminazione terminale approssimativamente di 8 – 10 ore in volontari sani e approssimativamente di 7 ore in donne in gravidanza. Nei volontari sani, la clearance totale è stata valutata essere approssimativamente di 660 ml/min con clearance renale che incide approssimativamente per il 4,5% della clearance totale.

Nelle donne in gravidanza, la clearance è stata valutata essere di 857 ml/min.


Surfactal 1 g/50 ml: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Surfactal 1 g/50 ml agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Surfactal 1 g/50 ml è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Surfactal 1 g/50 ml: dati sulla sicurezza

L’ambroxolo cloridrato ha un indice basso di tossicità acuta. In studi a dose ripetuta, dosi orali di 150 mg/kg/die (topo, 4 settimane), 50 mg/kg/die (ratto, 52 e 78 settimane), 40 mg/kg/die (coniglio, 26 settimane) e 10 mg/kg/die (cane, 52 settimane) erano i livelli senza effetti avversi osservabili (NOAEL). Nessun organo bersaglio tossicologico è stato individuato.

In studi di tossicità per somministrazione endovenosa a quattro settimane condotti con ambroxolo cloridrato in ratti (4, 16 e 64 mg/kg/die) e in cani (45, 90 e 120 mg/kg/die (infusioni da 3 h/die)) non hanno mostrato grave tossicità locale e sistemica inclusa quella istopatologica. Tutte le reazioni avverse erano reversibili.

L’ambroxolo cloridrato non è risultato né embriotossico né teratogeno quando provato a dosi orali fino a 3000 mg/kg/die nei ratti e fino a 200 mg/kg/die nei conigli. La fertilità di ratti maschi e femmine non è stata compromessa da dosi fino a 500 mg/kg/die.

Il NOAEL nello studio in sviluppo peri- e postnatale è stato di 50 mg/kg/die. A 500 mg/kg/die, l’ambroxolo cloridrato è stato leggermente tossico per genitrici e cuccioli, come dimostrato da uno sviluppo ritardato del peso corporeo e dalle ridotte dimensioni della cucciolata.

Studi di genotossicità in vitro (test di Ames e di aberrazione cromosomica) e in vivo (test del micronucleo del topo) non hanno rivelato alcun potenziale mutageno dell’ambroxolo cloridrato.

L’ambroxolo cloridrato non ha mostrato nessun potenziale oncogeno negli studi di cancerogenicità condotti sui topi (50, 200 e 800 mg/kg/die) e sui ratti (65, 250 e 1000 mg/kg/die) quando somministrato con una combinazione dietetica rispettivamente per 105 e 116 settimane.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Surfactal 1 g/50 ml: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Surfactal 1 g/50 ml

Surfactal 1 g/50 ml: interazioni

Surfactal è destinato esclusivamente alla somministrazione per infusione endovenosa lenta. L’iniezione rapida e.v. in bolo deve essere evitata perché non possono essere escluse reazioni a livello del sistema nervoso centrale.

L’eventuale somministrazione in bolo, senza diluizione, può comportare emolisi al sito di iniezione a causa dell’elevata concentrazione di principio attivo. Anche la somministrazione intra-arteria deve essere evitata, poiché negli studi preclinici sono stati osservati edema locale e fenomeni di cicatrizzazione al sito d’iniezione.

In caso di funzionalità renale compromessa, Surfactal deve essere somministrato con cautela.

Surfactal soluzione per infusione concentrata contiene meno di 1mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è essenzialmente privo di sodio.

Sono stati segnalati casi di reazioni cutanee gravi quali eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson (SJS)/necrolisi epidermica tossica (TEN) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) associati alla somministrazione di ambroxolo. Se sono presenti sintomi o segni di rash cutaneo progressivo (talvolta associato a vesciche o lesioni della mucosa), il trattamento con ambroxolo deve essere interrotto immediatamente e deve essere consultato il medico.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Non è stata riportata nessuna interazione sfavorevole con altri farmaci clinicamente rilevante. In seguito alla somministrazione di ambroxolo, le concentrazioni di alcuni antibiotici (amoxicillina, cefuroxima, eritromicina) nelle secrezioni bronco-polmonari e nell’espettorato risultano aumentate.


Surfactal 1 g/50 ml: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Surfactal 1 g/50 ml: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Dai dati post-marketing non vi è dimostrazione di un effetto sulla capacità di guidare e usare macchinari.

Non sono stati eseguiti studi sugli effetti sulla capacità di guidare e usare macchinari. Tuttavia, i pazienti devono essere avvisati che possono manifestarsi “vertigini”. Pertanto, deve essere raccomandata cautela in caso di pazienti che guidino un auto o usino un macchinario. Se i pazienti manifestano “vertigini” devono evitare attività potenzialmente pericolose come guidare o usare macchinari.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco