Titenur: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Titenur (Solifenacina Succinato): sicurezza e modo d’azione

Titenur (Solifenacina Succinato) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Trattamento sintomatico dell’incontinenza da urgenza e/o aumento della frequenza urinaria e dell’urgenza che si possono verificare in pazienti con sindrome della vescica iperattiva.

Titenur: come funziona?

Ma come funziona Titenur? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Titenur

Categoria farmacoterapeutica: Antispastici urinari, codice ATC: G04B D08. Meccanismo d’azione

La solifenacina è un antagonista competitivo specifico dei recettori colinergici. La vescica è innervata da nervi parasimpatici colinergici.

L’acetilcolina determina contrazione della muscolatura liscia del detrusore per mezzo di recettori muscarinici, di cui M3 rappresenta il sottotipo principalmente coinvolto. Studi farmacologici in vitro e in vivo indicano che la solifenacina è un inibitore competitivo dei recettori muscarinici M3. Inoltre, la

solifenacina ha mostrato di essere un antagonista specifico per i recettori muscarinici avendo dimostrato un’affinità bassa o assente per vari altri recettori e canali ionici testati.

Effetti farmacodinamici

Il trattamento con solifenacina succinato alle dosi giornaliere rispettivamente di 5 mg e 10 mg è stato esaminato in vari studi controllati, randomizzati, in doppio cieco, condotti su uomini e donne con vescica iperattiva.

Come evidenziato dalla tabella seguente, entrambe le dosi di 5 mg e 10 mg di solifenacina succinato hanno determinato miglioramenti statisticamente significativi degli end point primari e secondari rispetto al placebo. L’efficacia del medicinale è stata osservata entro una settimana dall’inizio del trattamento e si stabilizza nel corso di 12 settimane. Uno studio in aperto a lungo termine ha dimostrato il mantenimento dell’efficacia per almeno 12 mesi. Dopo 12 settimane di trattamento circa il 50% dei pazienti affetti da incontinenza prima del trattamento non presentava più episodi d’incontinenza; inoltre, nel 35% dei pazienti la frequenza giornaliera delle minzioni era scesa a meno di otto al giorno. Il trattamento dei sintomi della vescica iperattiva ha prodotto un effetto positivo su numerosi indici di Qualità della Vita, quali la percezione generale dello stato di salute, l’impatto dell’incontinenza, i limiti di ruolo, i limiti fisici, i limiti sociali, le emozioni, la gravità dei sintomi, le misure relative alla gravità e il rapporto tra riposo ed energia.

Risultati (dati cumulati) di quattro studi controllati di Fase 3 con durata del trattamento di 12 settimane

Placebo Solifenacina

5 mg o.d.

Solifenacina

10 mg o.d.

Tolterodina

2 mg b.i.d.

Numero di minzioni/24 h
Media basale
Riduzione media rispetto ai valori basali
Variazione percentuale rispetto ai valori basali n
Valore p*
11,9
1,4
(12%)
1138
12,1
2,3
(19%)
552
<0.001
11,9
2,7
(23%)
1158
<0.001
12,1
1,9
(16%)
250
<0.004
Numero di episodi di urgenza/24 h
Media basale
Riduzione media rispetto ai valori basali
Variazione percentuale rispetto ai valori basali n
Valore p*
6,3
2,0
(32%)
1124
5,9
2,9
(49%)
548
<0.001
6,2
3,4
(55%)
1151
<0.001
5,4
2,1
(39%)
250
0,031
Numero di episodi d’incontinenza/24 h
Media basale
Riduzione media rispetto ai valori basali
Variazione percentuale rispetto ai valori basali n
Valore p*
2,9
1,1
(38%)
781
2,6
1,5
(58%)
314
<0,001
2,9
1,8
(62%)
778
<0,001
2,3
1,1
(48%)
157
0,009
Numero di episodi di nicturia/24 h
Media basale
Riduzione media rispetto ai valori basali
Variazione percentuale
rispetto ai valori basali n
1,8
0,4
(22%)
1005
2,0
0,6
(30%)
494
1,8
0,6
(33%)
1035
1,9
0,5
(26%)
232
Valore p* 0,025 <0,001 0,199
Volume evacuato/minzione
Media basale
Aumento medio rispetto ai valori basali
Variazione percentuale rispetto ai valori basali n
Valore p*
166 ml

9 ml
(5%)
1135

146 ml

32 ml
(21%)
552
<0,001

163 ml

43 ml
(26%)
1156
<0,001

147 ml

24 ml
(16%)
250
<0,001

Numero di assorbenti/24 h
Media basale
Riduzione media rispetto ai valori basali
Variazione percentuale rispetto ai valori basali n
Valore p*
3,0
0,8
(27%)
238
2,8
1,3
(46%)
236
<0,001
2,7
1,3
(48%)
242
<0,001
2,7
1,0
(37%)
250
0,010

Note: in 4 studi pilota sono stati impiegati solifenacina succinato 10 mg e placebo. In 2 dei 4 studi è stata usata anche solifenacina succinato 5 mg e in uno è stata impiegata tolterodina 2 mg due volte al giorno.

Non tutti i parametri ed i gruppi di trattamento sono stati valutati in ciascuno studio. Pertanto, il numero di pazienti elencati può differire a seconda del parametro e del gruppo di trattamento.

* Valore di “p”: significatività statistica contro placebo


Titenur: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Titenur, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Titenur

Assorbimento

Successivamente all’assunzione di compresse di solifenacina, le concentrazioni plasmatiche massime (Cmax) di solifenacina vengono raggiunte dopo 3-8 ore. Il tmax è indipendente dalla dose. La Cmax e l’area sotto la curva (AUC) aumentano in proporzione alla dose tra 5 mg e 40 mg. La biodisponibilità assoluta è pari a circa il 90%.

L’assunzione di cibo non ha alcun effetto sulla Cmax e sulla AUC della solifenacina.

Distribuzione

Il volume di distribuzione apparente della solifenacina in seguito a somministrazione per via endovenosa è pari a circa 600 litri. La solifenacina è legata in larga misura (circa il 98%) alle proteine plasmatiche, in primo luogo all’?1-glicoproteina acida.

Biotrasformazione

metabolismo della solifenacina. La clearance sistemica della solifenacina è pari a circa 9,5 L/h, mentre la sua emivita terminale varia tra 45 e 68 ore. Dopo somministrazione orale, nel plasma sono stati identificati, oltre alla solifenacina, un metabolita farmacologicamente attivo (4R-idrossi solifenacina) e tre metaboliti inattivi della solifenacina (N-glucuronide, N-ossido e 4R-idrossi-N-ossido).

Eliminazione

Dopo una singola somministrazione di 10 mg di solifenacina [marcata 14C], è stata rilevata la presenza di radioattività per circa il 70% nell’urina e per il 23% nelle feci nei 26 giorni seguenti. Nell’urina, circa l’11% della radioattività viene recuperata come sostanza attiva immodificata; circa il 18% come metabolita N-ossido, il 9% come metabolita 4R-idrossi-N-ossido e l’8% come metabolita 4R-idrossi (metabolita attivo).

Linearità/Non linearità

La farmacocinetica risulta lineare nell’intervallo di dosi terapeutico. Altre popolazioni speciali

Anziani

Non è richiesto alcun aggiustamento della dose in relazione all’età dei pazienti. Gli studi sugli anziani hanno dimostrato che l’esposizione alla solifenacina, espressa come AUC, dopo la somministrazione di solifenacina succinato (5 mg e 10 mg una volta al giorno), era simile tra i soggetti anziani sani (di età compresa tra 65 e 80 anni) e i soggetti giovani sani (di età inferiore a 55 anni). La velocita media di assorbimento espressa come tmax e risultata leggermente inferiore negli anziani e l’emivita terminale negli stessi soggetti anziani presentava una durata superiore di circa il 20%.

Tali lieve differenze non sono state considerate clinicamente significative.

La farmacocinetica di solifenacina non è stata stabilita nei bambini e negli adolescenti.

Sesso

La farmacocinetica della solifenacina non è influenzata dal sesso.

Razza

La farmacocinetica della solifenacina non è influenzata dalla razza.

Compromissione renale

La AUC e la Cmax della solifenacina nei pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata non differiscono in modo significativo da quelle rilevate nei volontari sani. Nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina ?30 ml/min) gli effetti dell’esposizione alla solifenacina sono risultati superiori in misura significativa rispetto ai controlli con aumenti della Cmax circa del 30%, della AUC oltre il 100% e del t. oltre il 60%. Tra la clearance della creatinina e la clearance della solifenacina è stata rilevata una correlazione statisticamente significativa.

Nei pazienti in emodialisi la farmacocinetica non è stata ancora studiata.

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica moderata (valori di Child-Pugh da 7 a 9) non si sono rilevate variazioni della Cmax, mentre la AUC è aumentata del 60% e il t½ è raddoppiato.

La farmacocinetica della solifenacina nei pazienti con compromissione epatica grave non è stata ancora studiata.


Titenur: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Titenur agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Titenur è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Titenur: dati sulla sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, fertilità sviluppo embriofetale, genotossicità e potenziale cancerogeno. Negli studi sullo sviluppo pre e postnatale nei topi, la solifenacina somministrata alle madri durante l’allattamento ha provocato una riduzione dose-dipendente della sopravvivenza dei nati vivi, una riduzione di peso dei cuccioli e uno sviluppo fisico più lento a livelli clinicamente rilevanti.. In topi giovani, trattati a partire dal 10° o 21° giorno dalla nascita con dosi farmacologicamente attive, si è verificato un incremento dose-dipendente della mortalità in assenza di segni clinici ed entrambi i gruppi di animali hanno presentato mortalità più elevata di quella registrata nel gruppo di topi adulti. Nei topi giovani trattati a partire dal 10° giorno dopo la nascita l’esposizione plasmatica era maggiore che nei topi adulti; a partire dal 21° giorno l’esposizione sistemica era comparabile a quella dei topi adulti. Le implicazioni cliniche dell’aumentata mortalità nei topi giovani non sono note.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Titenur: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Titenur

Titenur: interazioni

Interazioni farmacologiche

Il trattamento concomitante con altri medicinali con proprietà anticolinergiche può dare origine a effetti terapeutici più pronunciati ed effetti indesiderati.

In caso di sospensione del trattamento con Titenur, occorre attendere circa una settimana prima di cominciare un’altra terapia anticolinergica. L’effetto terapeutico della solifenacina può essere ridotto in caso di somministrazione concomitante di farmaci agonisti dei recettori colinergici.

La solifenacina può ridurre l’effetto medicinali stimolatori della motilità dell’apparato gastrointestinale, quali la metoclopramide e la cisapride.

Interazioni farmacocinetiche

Effetti di altri farmaci sulla farmacocinetica della solifenacina

Effetti della solifenacina sulla farmacocinetica di altri medicinali

Contraccettivi orali

L’assunzione di Titenur non ha evidenziato interazioni farmacocinetiche tra la solifenacina e i contraccettivi orali (etinilestradiolo/levonorgestrel).

Warfarin

L’assunzione di Titenur non ha determinato un’alterazione della farmacocinetica degli isomeri Rwarfarin o S-warfarin né del loro effetto sul tempo di protrombina.

Digossina

L’assunzione di Titenur non ha evidenziato effetti sulla farmacocinetica della digossina.


Titenur: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Titenur: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché la solifenacina, analogamente ad altri anticolinergici, può causare visione annebbiata e, raramente, sonnolenza e stanchezza (vedere paragrafo 4.8 Effettì ìndesìderatì), la capacità di guidare e di usare macchinari può essere influenzata negativamente.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco